Su ricorso del P.M. in sede la Cassazione annulla con rinvio l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Brescia che aveva a sua volta annullato la misura degli arresti domiciliari per il titolare del metodo stamina , fondamentalmente perché , secondo i Giudici di Piazza Cavour, l’aver rispettato tutte le tappe pubblicizzate per la erogazione della terapia non basta per obliterare il requisito dell’induzione in errore , risiedente nel pagare somme ingenti per sottoporsi ad una terapia illegale, in quanto disconosciuta dalle autorità sanitarie competenti, accompagnata da assicurazioni di ottenere quanto meno delle chances di guarigione o di miglioramento rispetto alle specifiche patologie da cui erano affetti. Massima : <<La configurabilità del reato di truffa non è esclusa, anzi è aggravata dal comportamento di quei soggetti che inducendo in errore le persone c.d. a disagio, promettano loro un miglioramento della situazione psichica, con un’attività di stimolazione del cervello, attraverso il ricorso ad una somministrazione di farmaci non autorizzati dal ministero ed in assenza di un effettivo controllo medico. In ciò si sostanzia l’elemento oggettivo del reato, rilevando, a tal fine, la particolare condizione di un soggetto, come determinata dalla sua fragilità di fondo o da situazioni contingenti.>>(fattispecie analoga a Scientology) (Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 46119/15; depositata il 20 novembre)
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