Detenuta perquisita in cella, ingiuria e minaccia l’agente : non è resistenza ex art. 337, ma solo ingiuria (594) e minaccia (612) per cui se non c’è la querela si ha NDP ; capovolta la condanna in secondo grado che aveva a sua volta disatteso il NDP del Primo Giudice ; La Corte chiarisce che, se il comportamento di aggressione all’incolumità fisica del pubblico ufficiale non è diretto a costringere il soggetto a fare un atto contrario ai propri doveri o ad omettere un atto dell’ufficio, ma rappresenta solo espressione di volgarità ingiuriosa e di atteggiamento genericamente minaccioso, senza alcuna finalizzazione ad incidere sull’attività dell’ufficio o del servizio, la condotta violenta non integra il delitto di cui all’art. 337 c.p., ma i diversi reati di ingiuria e di minaccia, aggravati dalla qualità delle persone offese, per la cui procedibilità è necessaria la querela (Sez. 6, ord. n. 12188 del 03/02/2005, Rv. 231319).(Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 23684/15; depositata il 3 giugno)
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