Cambiato di recente l’orientamento, ossia il dipendente di Poste Italiane S.p.A. che svolge attività di tipo bancario, specificamente nel contesto di “bancoposta”, non è incaricato di un pubblico servizio, pertanto commette appropriazione indebita se si appropria di danaro e non peculato : <<con le recenti sentenze Sez. 6 sent. 18457/15 e 10124/15 questa Corte ha affermato il principio di diritto massimato nei seguenti termini: il dipendente di Poste Italiane S.p.A. che svolga attività di tipo bancario (cosiddetto “bancoposta”) non riveste la qualità di persona incaricata di pubblico servizio; con la conseguenza che l’appropriazione di somme dei risparmiatori commessa con abuso del ruolo integra il reato di appropriazione indebita e non quello di peculato>> (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 39852/15; depositata il 2 ottobre)
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