Sommario
NUOVE NORME IN MATERIA DI INTERCETTAZIONI 8
LIEVE ENTITA’ (per archiviare occorre sentire indagato e p.o.) 8
SUPEFACENTI SI ALLA LIEVE ENTITA’ ANCHE PER SOSTANZE DIVERSE. 9
GRATUITO PATROCINIO (autocertificazione redditi all’estero) 9
RESPONSABILITA’ DEL MEDICO.. 9
NOTIFICA VIA PEC OPPOSIZIONE DECRETO PENALE DI CONDANNA.. 9
CONFISCA AUTO IN SEGUITO A PRESCRIZIONE GUIDA STATO EBBREZZA (va restituita) 10
PATROCINIO A SPESE DELLO STATO.. 10
DICHIARAZIONE DEI REDDITI NEL GRATUITO PATROCINIO.. 10
GRATUITO PATROCINIO (Anche nel civile l’onorario pagato deve coincidere con la somma liquidata) 10
CASS SS UU E SOSPENSIONE TERMINE FERIALE PER DEPOSITO SENTENZA.. 11
CASS SS UU DOMANDA DI RIMESSIONE IN TERMINI PER IMPUGNARE : VALE LA DATA DI SPEDIZIONE. 11
RICORSO PERSONALE PER CASSAZIONE È INAMMISSIBILE. 11
TENUITA’ DEL FATTO NELLA VIOLAZIONE DI DOMICILIO.. 12
NOMINA DEL DIFENSORE VALIDA ANCHE IN EXECUTIVIS (salva espressa nomina) 12
STATO DI NECESSITA’ NEL FURTO DI ENERGIA ELETTRICA.. 12
LEGGE PINTO ED ISTANZA DI ACCELERAZIONE DEL PROCESSO.. 12
DISCIPLINA DELL’ASSENZA (non basta il verbale di identificazione) 12
GRATUITO PATROCINIO (pubblicati i dati del 2016) 13
RESTITUZIONE NEL TERMINE PER IMPUGNARE. 13
LINEE GUIDA DELLA CASSAZIONE SULLA RIFORMA ORLANDO.. 13
LIQUIDAZIONE DEGLI ONORARI AL DIFENSORE DELL’IRREPERIBILE. 13
AVVOCATI (E’ legge l’obbligo del preventivo scritto ) 14
STUPEFACENTI (50 gr di cocaina non è detto che siano spaccio) 14
SEQUESTRO (anche su beni percipiendi) 14
NOTIFICAZIONI (ammessa anche al “convivente temporaneo” ) 14
ANTIRICICLAGGIO : INCOMBENZE PER GLI AVVOCATI 15
PROCURA ALLE LITI RILASCIATA DALL’ESTERO (occorre la c.d. apostille) 15
STUPEFACENTI (con 100 gr di marijuana e 1 di cocaina spaccio non è in re ipsa) 15
CASS SS UU : CONFISCA E DIRITTI DEL TERZO PROPRIETARIO.. 16
APPROVATO IL DELITTO DI TORTURA.. 16
COMPENSO AVVOCATI E INDEROGABILITA’ MINIMI TARIFFARI 16
LEGITTIMO IMPEDIMENTO COMUNICAZIONE DEL RINVIO (EVENTO SISMICO) 17
CASS SS UU: AMMISSIBILITA’ RICORSO IN CASSAZIONE DOPO LA RESTITUZIONE DEL BENE 17
RIFIUTO ATTI D’UFFICIO DEL MEDICO.. 17
PARTECIPAZIONE DELL’IMPUTATO ALL’UDIENZA DI RIESAME. 17
OPPOSIZIONE AL DECRETO PENALE VIA PEC.. 18
CORTE COSTITUZIONALE SULLA RICHESTA DEI RITI ALTERNATIVI DOPO LA MODIFICA IMPUTAZIONE (516) 18
INQUINAMENTO ATMOSFERICO (E’ reato di pericolo astratto. Art. 279 D.Lt n. 152/06) 18
OMISSIONE DI SOCCORSO E RISARCIMENTO DEL DANNO.. 19
GRATUITO PATROCINIO (liquidazione compensi CTP) 19
E’ LEGGE LA RIFORMA DELLA MAGISTRATURA ONORARIA.. 19
SPESE ALLA PARTE CIVILE NEL PATTEGGIAMENTO DURANTE LA FASE DELLE INDAGINI 19
CORTE COSTITUZIONALE AUSPICA RIFORMA GRATUITO PATROCINIO.. 20
PEC E DOMICILIAZIONE EX LEGE. 20
APPROVATA LA RIFORMA ORLANDO (entra in vigore il 3 agosto 2017) 21
TRUFFA E INSOLVENZA FRAUDOLENTA.. 27
PORTO D’ARMI (sfollagente in casa non è reato ) 27
ESERCIZIO ARBITRARIO DELLE PROPRIE RAGIONI (PROPRIETARIA CONTRO INQUILINA) 28
DIFFAMAZIONE (all’interno dell’assemblea condominiale) 28
CASS SS UU FURTO IN ABITAZIONE (luogo di lavoro) 29
CASS SS UU AL GIUDICE DI PACE NON SI APPLICA LA TENUITA’ DEL FATTO (131 BIS CP) 29
CASS SS UU E NULLITA’ NOTIFICA PRESSO IL DIFENSORE. 29
CASS SS UU IN UN CASO DI ASSORBIMENTO NELLA DISCIPLINA DELLE ARMI 29
CASS SS UU SUL DEPOSITO DEL RIESAME REALE. 29
IMPEDIMENTO DELL’IMPUTATO (ai domiciliari) 30
INGIUSTA DETENZIONE (comportamenti processuali ed extraprocessuali ostativi) 30
NOTIFICAZIONI nella fase esecutiva (occorre nuova nomina) 30
MALTRATTAMENTO ANIMALI 727 (anche i crostacei soffrono) 31
VIOLENZA SESSUALE CONTRO LA MOGLIE. 31
PAGAMENTO DEBITO TRIBUTARIO (ART. 13 d Lgs 74/2000) APPLICABILITA’ AI PROCEDIMENTI IN CORSO.. 31
NOTIFICAZIONE AL DOMICILIO ELETTO INIDONEA: QUANDO GIUSTIFICA LA NOTIFICA COL 161 31
TENUITA’ DEL FATTO E TENTATO FURTO IN SUPERMERCATO.. 33
OMICIDIO STRADALE (nuova e autonoma figura di reato) 33
IL PATTEGGIAMENTO NELL ‘ILLECITO TRIBUTARIO (13 BIS dlt 74/2000) 33
CONCORSO DI PERSONE (accompagnatore) 33
SOSTANZE STUPEFACENTI (accompagna in auto l’autore) 34
VIOLENZA PRIVATA (costretta a salire in auto) 34
GRATUITO PATROCINIO (riproponibilità dopo la presentazione dell’opposizione al rigetto) 34
STALKING (a danno di minore : genericità dell’imputazione e prova del danno) 35
CASS SS UU : PRESCRIZIONE E CIRCOSTANZE “INDIPENDENTI”. 35
CASS SS UU CONTINUAZIONE IN EXECUTIVIS. 35
DICHIARAZIONE DEI REDDITI ILLECITI NEL GRATUITO PATROCINIO.. 37
INGIUSTA DETENZIONE : DOLO E COLPA GRAVE DEVONO ESSERE EZIOLOGICAMENTE RILEVANTI 37
INAPPLICABILE L’AGGRAVANTE EX ART. 80, COMMA 1, LETT. G), ALL’UNIVERSITÀ.. 38
CORTE DI STRASBURGO (procedura irricevibilità) 38
SOSTANZE STUPEFACENTI ( oltre 100 grammi di droghe leggere possono essere per uso personale) 38
ELEZIONE DI DOMICILIO NELL’ISTANZA DI GRATUITO PATROCINIO.. 38
RINUNZIA AL MANDATO (non implica revoca dell’elezione di domicilio) 40
UTILIZZABILITA’ DELLE DICHIARAZIONI SPONTANEE (350 co. VII° cpp) 40
NUOVA DISCIPLINA IN MATERIA DI PREVENZIONE DEL RICICLAGGIO E DI FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO.. 41
FALSO NELLA CAMBIALE (è ancora reato ) 41
MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA (madre colpisce con telecomando il figlio) 41
TRUFFA (commessa dall’Amministratore di condominio) 42
NOTIFICHE ALLA PERSONA OFFESA (no secondo tentativo) 42
NOTIFICAZIONE AL DIFENSORE EX 161 (stante impossibilità di notifica anche solo temporanea) 42
APPROPRIAZIONE INDEBITA NEL MUTUO.. 43
LAVORI ABUSIVI NEI REATI EDILIZI (BUONA FEDE) 43
SOSTANZE STUPEFACENTI (circostanza attenuante di speciale tenuità ex 62 n. 4) 43
PORTO DI ARMI E SCRIMINANTE DELLA FEDE RELIGIOSA (ART. 19 COST) 44
RECUPERO ONORARI DIFESA D’UFFICIO (diffida a mezzo UG non è gratis) 44
SCIOGLIMENTO DEL CUMULO PER REATO OSTATIVO.. 44
NOMINA FIDUCIARIA DEL DETENUTO ( deve comunicarla al nuovo legale) 45
MANDATO AD HOC PER LA FASE ESECUTIVA.. 45
FUMOGENI ALLO STADIO (BASTA L’ACCENSIONE) 45
PROCURA SPECIALE AL DIFENSORE CIVILISTA DA PARTE DEL DETENUTO.. 45
PROCURA SPECIALE DEL DETENUTO.. 45
INTERFERENZE ILLECITE NELLA VITA PRIVATA.. 46
IL RITARDO NELLO SVOLGIMENTO DELLE INDAGINI PRELIMINARI E CONSEGUENZE DISCIPLINARI PER IL PM… 46
STATUIZIONI CIVILI E MORTE DEL REO.. 46
SS UU : MALVERSAZIONE E TRUFFA E’ CONCORSO MATERIALE. 46
AIUTO AL SUICIDIO (caso Marco Cappato su morte Fabiano Antoniani c.d. Fabo ) 47
NULLITA’ PER MANCATO RISPETTO ORARIO.. 47
DELITTI CONTRO LA FEDE PUBBLICA.. 48
CORRELAZIONE TRA ACCUSA E SENTENZA NEI REATI COLPOSI 48
TRUFFA CONTRATTUALE PER MANCATA CONSEGNA DEL BENE ACQUISTATO ON LINE. 48
PUBBLICA SICUREZZA (uso dei caschi può configurare lieve entità ) 48
REATI AMBIENTALI (GESTIONI RIFIUTI NON AUTORIZZATA) 49
INTRALCIO ALLA GIUSTIZIA (377 c.p.) 49
GUIDA IN STATO D’EBBREZZA E LIEVE ENTITA’ 49
TRUFFA SU INTERNET E’ AGGRAVATA EX 61 N 5 C.P. 50
ATTUALITA’ E CONCRETEZZA NELLE NUOVE MISURE CAUTELARI 50
FOTOGRAFIE SCATTATE DA PG NON HANNO STATUTO PROBATORIO PRIVILEGIATO.. 50
PARCHEGGIO VETTURA DEDEICATO A PERSONA DISABILE: VIOLENZA PRIVATA.. 51
RICORSO IN CASSAZIONE SOTTOSCRITTO PERSONALMENTE DA AVVOCATO.. 51
LESIONI COLPOSE DA PARTE DI PROPRIETARIO DI UN CANE. 52
RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE (allontanarsi con l’autovettura) 52
SOPPRESSIONE, DISTRUZIONE E OCCULTAMENTO DI ATTI PUBBLICI (490 C.P.) 52
INQUINAMENTO AMBIENTALE (452 BIS C.P.) 53
NOTIFICAZIONI AL DIFENSORE (deve comunicare all’ A. G. il cambiamento del proprio numero di fax) 53
COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE (DELEGATUS DELEGARI NON POTEST) 53
OPPOSIZIONE RIGETTO GRATUITO PATROCINIO (legittimato ad impugnare anche il difensore) 54
DIRITTO DI DIFESA E ABUSO DEL PROCESSO.. 54
INTERFERENZE ILLECITE NELLA VITA PRIVATA.(615 BIS C.P.) 54
CASS SS UU E NOZIONE DI PRIVATA DIMORA NEL FURTO IN ABITAZIONE (624 BIS C.P.) 54
PROCEDIMENTO DISCIPLINARE MAGISTRATI 55
REMISSIONE TACITA DELLA QUERELA.. 55
BANCAROTTA: FALLIMENTO E’ CONDIZIONE OBIETTIVA DI PUNIBILITA’ 55
NE BIS IN IDEM SOSTANZIALE TRA ABUSO D’UFFICIO E FALSO IN ATTO PUBBLICO (IDEOLOGICO O MATERIALE) 55
AFFIDAMENTO ALLARGATO E SOSPENSIONE DELLA PENA FINO A 4 ANNI 56
ELEZIONE DI DOMICILIO DELLA PERSONA OFFESA DAL REATO.. 56
INTERCETTAZIONI (procedimento diverso) 56
SS UU : SI AL RICORSO STRAORDINARIO AVVERSO DECISIONE SU REVISIONE. 56
RIMEDI EX 35 TER O.P. (LA CELLA DEVE ESSERE ALMENO 3 METRI QUADRATI AL NETTO DEGLI ARREDI ) 57
TENTATO OMICIDIO (differenza con le lesioni , utilizzo della massime di esperienza) 57
TENUITA’ DEL FATTO E REATO CONTINUATO.. 58
DECRETO LEGISLATIVO N. 37 DEL 15 03 2017 (CONTO DI BASE) 58
NOTIFICAZIONI ( al legale di fiducia ex art. 157 co. 8 bis anziché al domicilio dichiarato) 58
PATROCINIO A SPESE DELLO STATO (IMPUGNABILITA’ DEL DECRETO DI REVOCA) 59
COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE (ZII DELLA PERSONA OFFESA) 60
TRUFFA E PERMESSO PER DISABILI CONTRAFFATTO.. 60
FALSITÀ IDEOLOGICA IN CERTIFICATI (481 c.p.) 60
COLPA E RESPONSABILITÀ MEDICA : E’ STATA APPROVATA LA LEGGE “GELLI-BIANCO”. 60
GRATUITO PATROCINIO (lettera del CNF al Ministro del 7 marzo 2017 ) 61
SPRAY AL PEPERONCINO È UN ARMA (se utilizzata per fini di offesa) 61
IMPUTATO DETENUTO LEGITTIMO IMPEDIMENTO.. 62
CONVALIDA DEL FERMO NON SEGUITA DA ORDINANZA CAUTELARE. 62
TUTELA DELLE VITTIME DI VIOLENZA (CORTE EDU) 63
RICICLAGGIO (PRESTACONTO NEL PHISHING) 63
NULLITA’ PER OMESSO INTERROGATORIO CHIESTO DOPO 415 BIS C.P.P. 63
PREVALENZA FORMULE DI PROSCIOGLIMENTO DOPO ABOLITIO CRIMINIS. 63
PARTICOLARE TENUITÀ DEL FATTO DINANZI AL GDP. 64
Ma vedasi infra a proposito della rescissione del giudicato n. 8460/17. 64
FRODE INFORMATICA (640 ter) 64
GRATUITO PATROCINIO (l’onorario non si prescrive in tre anni per il difensore d’ufficio) 65
NE BIS IN IDEM E DOPPIO BINARIO SANZIONATORIO (CORTE EDU) 65
INAMMISSIBILITÀ DELL’APPELLO PER GENERICITÀ DEI MOTIVI 66
RESCISSIONE DEL GIUDICATO ( NO SE HA ELETTO DOMICILIO) 66
RESPONSABILITÀ MEDICA (dell’anestesista e dell’infermiere addetti al risveglio dopo l’intervento) 67
PERQUISIZIONE DELLA BORSA DELL’AVVOCATO.. 67
DISSENSO INFORMATO E TRATTAMENTO SANITARIO COATTO (Nota a Gip Trib. Tivoli) 68
STUPEFACENTI (CONCORSO DELLA MADRE CHE OCCULTA LA DROGA PER PROTEGGERE IL FIGLIO) 69
TRUFFA SU INTERNET (TEMPUS E LOCUS COMMISSI DELICTI) 69
SEGRETO DEL CULTO RELIGIOSO (INOPPONIBILITA’) 69
FAVOREGGIAMENTO PERSONALE (TENTATIVO) 70
DANNI ALLA PARTE CIVILE ONERE DI MOTIVAZIONE. 70
CASS SS UU E REATO CONTINUATO.. 71
IL DIFENSORE DELL’INDAGATO PUO’ INVIARE NOTIFICAZIONI VIA PEC ALL’AVVOCATO DELLA PERSONA OFFESA.. 71
RAPINA (impossessamento del cellulare per finalità di gelosia ) 71
RIVELAZIONE SEGRETI D’UFFICIO (326 c.p.) 72
STUPEFACENTI ( 8 grammi di Marihuana non sono spaccio) 72
REGISTRAZIONE AUDIO VIDEO TRA PRESENTI COL TELEFONINO (PIENAMENTE UTILIZZABILI) 73
COMPENSO AVVOCATI (una interessante decisione del Tribunale civile di Salerno) 73
USO DI FALSO IN SCRITTURA PRIVATA.. 74
LEGGE PINTO : OCCORRE NOTIFICARE ENTRO 30 GG.. 74
DIFFAMAZIONE E FACEBOOK ( è aggravata ma non commessa con mezzo della stampa) 74
NULLITA’ SENTENZA (RELATIVA) PER OMESSA SOTTOSCRIZIONE DEL’ESTENSORE. 75
ACQUISTO SU INTERNET DI BENI MAI CONSEGNATI : E’ TRUFFA (NON MERO INADEMPIMENTO CIVILISTICO) 75
CASS SS UU E RICHIESTA DI SANZIONI SOSTITUTIVE IN APPELLO.. 76
FORMALITA’ DELLA NOMINA DEL DIFENSORE. 76
STUPEFACENTI USO PERSONALE. 76
AGGRAVANTE DELL’AVER COMMESSO IL FATTO CONTRO IL CONIUGE (577 CO. II° C.P.) 76
RINUNCIA ALLA SOSPENSIONE CONDIZIONALE DELLA PENA.. 77
RICICLAGGIO DOPO BANCAROTTA.. 77
MOTIVAZIONE DELL’ORDINANZA CAUTELARE. 77
LEGGE PINTO (termine a quo per la costituzione di parte civile) 77
RESTITUZIONE NEL TERMINE PER IMPUGNARE (il difensore sta male gli ultimi due giorni) 78
IMPEDIMENTO DEL DIFENSORE PER CONCOMITANTE IMPEGNO PROFESSIONALE. 79
NUOVE NORME IN MATERIA DI INTERCETTAZIONI
Gazzetta Ufficiale S.G.n. 8 dell’11.1.2018, pubblicato il decreto legislativo 29 dicembre 2017 , n. 216 recante “Disposizioni in materia di intercettazioni di conversazioni o comunicazioni, in attuazione della delega di cui all’articolo 1, commi 82, 83 e 84, lettere a) , b) , c) , d) ed e) , della legge 23 giugno 2017, n. 103″.
In estrema sintesi diventa vietata la trascrizione anche sommaria delle comunicazioni o conversazioni ritenute irrilevanti per le indagini, sia per l’oggetto che per i soggetti coinvolti, oltre che quelle inerenti i dati personali definiti sensibili dalla legge . È vietata la verbalizzazione di conversazioni tra il difensore e l’assistito anche nel caso ascolto occasionale, fermo restando il divieto di attività diretta di intercettazione con conseguente inutilizzabilità delle relative acquisizioni.Si anticipa il rilascio di copia dei verbali della trascrizione sommaria effettuata dalla polizia giudiziaria, una volta disposta l’acquisizione ad opera del giudice. Il materiale espulso può essere recuperato in udienza preliminare o in dibattimento se diversamente valutato. L’iter prevede prima il deposito del materiale e solo dopo l’acquisizione di ciò che è rilevante e utilizzabile. Il pubblico ministero è garante della riservatezza in quanto custode dell’archivio delle conversazioni irrilevanti e inutilizzabili, con facoltà di ascolto ed esame ma non di copia da parte dei difensori e del giudice, fino al completamento della procedura di acquisizione. Viene introdotto nel codice penale il delitto di “Diffusione di riprese e registrazioni di comunicazioni fraudolente”
LIEVE ENTITA’ (per archiviare occorre sentire indagato e p.o.)
In virtù della riformulazione dell’art. 411 c.p.p., ( nuovo comma 1 bis) che disciplina il relativo procedimento di archiviazione, occorre una necessaria interlocuzione dell’indagato e della persona offesa sulla richiesta del P.M., che li ponga nelle condizioni di contestare la particolare tenuità del fatto, l’indagato al fine di ottenere, con la prosecuzione del processo, un epilogo decisorio pianamente liberatorio, la persona offesa al fine di dimostrare che il fatto non è di lieve entità. (Cass. pen. Sez. II, Sent., (ud. 20-11-2017) 20-12-2017, n. 56942)
ONORARIO DIFESA D’UFFICIO
Confermato orientamento Cassazione civile secondo cui il difensore d’ufficio ha diritto al rimborso delle spese e dei compensi sostenuti nel vano tentativo di escutere l’assistito e tale rimborso è a carico dell’erario.(Cass. civ. Sez. VI – 2, Ord., (ud. 26-10-2017) 12-12-2017, n. 29827)
LEGITTIMO IMPEDIMENTO
Il difensore assente per legittimo impedimento non ha sempre diritto all’avviso di nuova udienza (basta il sostituto ex 97 co. IV° che assiste alla lettura dell’ordinanza che rinvia a udienza fissa(Corte di Cassazione, sez . IV Penale, sentenza n. 55139/17; depositata l’11 dicembre)
SUPEFACENTI SI ALLA LIEVE ENTITA’ ANCHE PER SOSTANZE DIVERSE
La eterogeneità della droga deve esprimere significativa potenzialità offensiva e dunque un reale pericolo di diffusività dello stupefacente, altrimenti, in base a tutti gli altri parametri , può concedersi l’ attenuante in questione. (Corte di Cassazione, sez. VI Penale n 55391/17 dep 12-12-2017)
GRATUITO PATROCINIO (autocertificazione redditi all’estero)
Al fine dell’ammissione al beneficio del patrocinio a spese dello Stato, l’imputato cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione Europea può dimostrare la sussistenza del requisito patrimoniale con la relativa autocertificazione che va a sostituire la certificazione consolare.
(Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 53557/17; depositata il 27 novembre)
RESPONSABILITA’ DEL MEDICO
Due decisioni vicine : Va condannato il medico che non dispose gli esami se il paziente col cancro poteva vivere più a lungo(50875/7 Cass IV dep 08 11 2017)
Il medico risarcisce la morte per cancro perché non dispose l’esame istologico dopo la prima visita(cass civ 26517/17 )
NOTIFICA VIA PEC OPPOSIZIONE DECRETO PENALE DI CONDANNA
In assenza di norma specifica che consenta nel sistema processuale penale alle parti il deposito di atti in via telematica, deve ritenersi inammissibile la presentazione dell’opposizione al decreto penale di condanna da parte del destinatario a mezzo di Posta Elettronica Certificata. (Cass sez III sentenza 50932, dep 08-11-2017)
CONFISCA AUTO IN SEGUITO A PRESCRIZIONE GUIDA STATO EBBREZZA (va restituita)
Deve essere revocata la confisca del veicolo e disposta la restituzione al proprietario dopo la declaratoria di estinzione per prescrizione della contravvenzione di guida in stato d’ebbrezza dovendosi ritenere che l’applicazione contra legem di una pena accessoria (ovvero, come nella specie, di una sanzione amministrativa accessoria alla commissione di reato) da parte del giudice della cognizione può essere rilevata, anche dopo il passaggio in giudicato della sentenza che l’ha disposta, dal giudice dell’esecuzione purché essa sia determinata per legge, ovvero determinabile nella specie e durata senza alcuna discrezionalità, e non derivi da errore valutativo del giudice della cognizione, dovendosi osservare che l’obbligo di confisca giudiziale del veicolo utilizzato per commettere la contravvenzione in discorso predicabile solo quando il giudice penale abbia irrevocabilmente accertato l’esistenza del reato e la commissione dello stesso da parte dell’imputato, anche se da tale accertamento non sia derivata condanna. (Cassazione sezione I n.50719 dep. il 07-11-2017)
PATROCINIO A SPESE DELLO STATO
Compenso liquidato al difensore anche se l’istanza è proposta dopo la chiusura della fase (Tribunale di Verona decreto , sezione Civile del 04-10-2017)
DICHIARAZIONE DEI REDDITI NEL GRATUITO PATROCINIO
Un soggetto aveva dichiarato 10.200 euro ma il suo reddito era 13.782; i giudici di merito lo condannano , ma la Cassazione giustamente rileva che l’anno di riferimento era quello al quale l’ultima dichiarazione dei redditi fa riferimento (quindi 2008 e non 2009 come descritto nel capo di imputazione) e lo assolve perché il fatto non sussiste; vero che la relativa inesattezza può rilevare come omessa dichiarazione dell’adeguamento , ma quello è fatto (falso) diverso. (Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 43842/17; depositata il 22 settembre)
GRATUITO PATROCINIO (Anche nel civile l’onorario pagato deve coincidere con la somma liquidata)
Diamo notizia di una decisione della Cassazione civile secondo cui l’onorario per gratuito patrocinio pagato al legale deve coincidere con la stessa somma liquidata allo Stato ; ed in questo senso conferma l’orientamento della Cassazione penale (Cass. pen. Sez. VI, 08/11/2011, n. 46537: Quando il giudice del processo penale condanna l’imputato alla rifusione integrale delle spese legali sostenute dalla parte civile, ammessa al beneficio del patrocinio a spese pubbliche, la somma che l’imputato deve rifondere in favore dello Stato deve coincidere con quella che lo Stato liquida al difensore). Orientamento che pertanto può dirsi consolidato. (Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 2, ordinanza n. 21611/17; depositata il 19 settembre)
CASS SS UU E SOSPENSIONE TERMINE FERIALE PER DEPOSITO SENTENZA
“Anche a seguito della riduzione del periodo annuale di ferie dei magistrati da 45 a 30 giorni stabilita dal d.l. n. 132 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge 10 novembre 2014, n. 162, art. 16, i termini per la redazione della sentenza non sono soggetti alla sospensione del periodo feriale“.( Cass. pen. Sez. Unite, Sent., (ud. 20-07-2017) 18-09-2017, n. 42361)
CASS SS UU DOMANDA DI RIMESSIONE IN TERMINI PER IMPUGNARE : VALE LA DATA DI SPEDIZIONE
E’ prevalsa la tesi minoritaria , più garantista : «ai fini della verifica della tempestività della richiesta di restituzione nel termine a norma dell’art. 175 c.p.p., comma 2-bis, il giudice, nel caso in cui la richiesta sia presentata a mezzo del servizio postale, deve fare riferimento alla data di spedizione della richiesta» (Cass., SSUU, sent. 18 maggio 2017 dep. 15 settembre 2017, n. 42043)
RICORSO PERSONALE PER CASSAZIONE È INAMMISSIBILE
Da informazione provvisoria: ormai è principio consolidato, ma lo prevede anche il nuovo art. 571 co. I° c.p.p.(Cass., Sez. VI, 13 settembre 2017)
CASS SS ACCESS ABUSIVO AD UN SISTEMA INFORMATICO DA PARTE DEL DIPENDENTE DELL’UFFICIO (NELLA FATTISPECIE UFFICIO GIUDIZIARIO)
“integra il delitto previsto dall’art. 615 ter, secondo comma, n. 1, cod. pen. la condotta del pubblico ufficiale o dell’incaricato di un pubblico servizio che, pur essendo abilitato e pur non violando le prescrizioni formali impartite dal titolare di un sistema informatico o telematico protetto per delimitarne l’accesso (nella specie, Registro delle notizie di reato: Re. Ge.) acceda o si mantenga nel sistema per ragioni ontologicamente estranee e comunque diverse rispetto a quelle per le quali, soltanto, la facoltà di accesso gli è attribuita”. Cass., SSUU, sent. 18 maggio 2017 (dep. 8 settembre 2017), n. 41210,
TENUITA’ DEL FATTO NELLA VIOLAZIONE DI DOMICILIO
Occupata una casa per dormire una notte da parte di un senzatetto per ripararsi dai rigori dell’inverno : annullata senza rinvio , la Corte applica la tenuità del fatto(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 40827/17; depositata il 7 settembre)
NOMINA DEL DIFENSORE VALIDA ANCHE IN EXECUTIVIS (salva espressa nomina)
Ribadito l’orientamento consolidato (Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 39894/17; depositata il 4 settembre)
STATO DI NECESSITA’ NEL FURTO DI ENERGIA ELETTRICA
Imputata sfrattata e priva di lavoro, con una figlia incinta, ma non è stato di necessità , dichiarato inammissibile il ricorso “la mancanza di energia elettrica non comportava nessun pericolo attuale di danno grave alla persona, trattandosi di bene non indispensabile alla vita, nel senso sopra specificato (infatti, l’energia elettrica veniva utilizzata anche per muovere i numerosi elettrodomestici della casa): semmai idoneo procurare agi ed opportunità, che fuoriescono dal concetto di incoercibile necessità, insito nella previsione normativa”(Corte di Cassazione, sez. Feriale Penale, sentenza n. 39884/17; depositata il 4 settembre)
LEGGE PINTO ED ISTANZA DI ACCELERAZIONE DEL PROCESSO
Non c’è bisogno dell’istanza di accelerazione se alla data di entrata in vigore della legge che la introduce (L. 134/2012) già è stata superata la ragionevole durata : l’istanza di accelerazione è stata trasformata in un rimedio preventivo, la cui finalità ha una sua ragione d’essere solo nel caso in cui il termine non sia ancora maturato ovvero sia decorso da appena trenta giorni poiché in tal modo la presentazione dell’istanza potrebbe essere lo stimolo per assicurare una sollecita definizione del giudizio, impedendo quindi il verificarsi del pregiudizio da durata irragionevole del processo. (Corte di Cassazione, sez. II Civile, ordinanza n. 20973/17; depositata l’8 settembre)
DISCIPLINA DELL’ASSENZA (non basta il verbale di identificazione)
Accolto il ricorso di un imputato che , non era comparso nel corso del procedimento ed era stato dichiarato assente, in quanto la conoscenza del procedimento era stata desunta dal Tribunale dal verbale di identificazione redatto dalla p.g. con elezione di domicilio presso il difensore d’ufficio , ma egli si era rifiutato di sottoscrivere il relativo verbale e il difensore d’ufficio aveva anche rifiutato le comunicazioni . La Corte ribadisce che Il verbale di elezione di domicilio redatto dalla polizia (in cui viene nominato un difensore d’ufficio ) non può integrare la situazione dell’assenza , perché manca una contestazione formale (“il diritto dell’imputato alla partecipazione al processo, così come interpretato dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo, viene a realizzarsi non tanto attraverso l’informazione circa accertamenti o indagini di polizia giudiziaria in corso, quanto piuttosto con la possibilità – la più concreta ed effettiva possibile – di avere cognizione “dell’accusa” ovvero della base giuridica e fattuale delle contestazioni formulate nei confronti dell’interessato (Corte Edu, Grande camera, 18/10/2006, Hermi c. Italia, p. 57).”(Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 39563/17; depositata il 30 agosto)
GRATUITO PATROCINIO (pubblicati i dati del 2016)
Pubblicati i dati sul sito del Ministero (https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_12_1.page?contentId=SPS42448&previsiousPage=mg_16_1#ra15) : vi è incremento progressivo dell’incidenza sulla casse dello stato , nel 2016 (144 milioni di euro)
RESTITUZIONE NEL TERMINE PER IMPUGNARE
Confermato l’orientamento che «all’imputato, non comparso in udienza, che abbia rilasciato procura speciale al difensore per definire il procedimento con l’applicazione di pena concordata, non deve essere notificato l’estratto della sentenza così pronunciata».(Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 39509/17; depositata il 29 agosto)
LINEE GUIDA DELLA CASSAZIONE SULLA RIFORMA ORLANDO
Leggasi in http://www.cortedicassazione.it/cassazione-Zesources/resources/cms/documents/LINEE_GUIDA_.pdf
LIQUIDAZIONE DEGLI ONORARI AL DIFENSORE DELL’IRREPERIBILE
Non vi un onere del difensore di verificare la persistenza dello stato di irreperibilità formalmente dichiarata in passato. (Corte di Cassazione, sez. II Civile, ordinanza n. 20967/17, depositata l’8 settembre)
AVVOCATI (E’ legge l’obbligo del preventivo scritto )
Modificata dalla legge sulla concorrenza l’art. 13 della legge professionale n. 247 del 2012 il cui comma 3.
STUPEFACENTI (50 gr di cocaina non è detto che siano spaccio)
Di sicuro una parte era per uso personale (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 37475/17; depositata il 27 luglio)
SEQUESTRO (anche su beni percipiendi)
Non siamo in tema di confisca ove è necessario che il bene sia esistente, quindi è ammissibile il sequestro di quello percipiendo ; è ammissibile il sequestro per equivalente di canoni di locazione percipiendi, conseguente a reati(Corte di Cassazione, Sez. III Penale, sentenza n. 37454/17; depositata il 27 luglio)
NOTIFICAZIONI (ammessa anche al “convivente temporaneo” )
Rientra nella nozione di familiari conviventi (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 37239/17; depositata il 26 luglio)
CORTE DI GIUSTIZIA E GRATUITO PATROCINIO (sì al rimborso della traduzione dei documenti giustificativi)
Decisione della Corte di Giustizia contro lo stato tedesco : Il combinato disposto degli artt.3, 8 e 12 direttiva 2003/8/CE (gratuito patrocinio nelle controversie transfrontaliere) dev’essere interpretato nel senso che il gratuito patrocinio concesso dallo Stato membro del foro, presso il quale una persona fisica, che è domiciliata o dimora abitualmente in un altro Stato membro, ha presentato una domanda di patrocinio a spese dello Stato nell’ambito di una controversia transfrontaliera, include anche le spese anticipate da tale persona per la traduzione dei documenti giustificativi necessari per il trattamento di tale domanda.(Corte di Giustizia UE, Quinta Sezione, sentenza 26 luglio 2017, causa C-670/15)
ANTIRICICLAGGIO : INCOMBENZE PER GLI AVVOCATI
Entrato in vigore d.lgs. n. 90/2017 ha attuato la direttiva (UE) 2015/849, relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose; tra le novità si segnala la soppressione del registro cartaceo della clientela e la ridefinizione delle sanzioni , leggasi Nuove Linee Guida del CNF, 14 luglio 2017, www.consiglionazionaleforense.it.
PROCURA ALLE LITI RILASCIATA DALL’ESTERO (occorre la c.d. apostille)
Diamo notizia , per la rilevanza che potrebbe avere in caso di costituzione di parte civile nel processo penale con procura rilasciata dall’estero , di una decisione della Cassazione civile sul punto : ai fini della valida rappresentanza processuale, anche la procura alle liti notarile sottoscritta in uno stato estero deve essere munita di apostille (essa sostituisce, quindi, in toto la legalizzazione del documento effettuata nei modi usuali attraverso l’ambasciata o il consolato dello Stato in cui verrà utilizzato), da apporre sull’atto stesso o su un foglio di allungamento, secondo il modello allegato alla Convenzione dell’Aja del 6 ottobre 1966, con la conseguenza che in assenza di tale forma legale di autenticità del documento, il giudice italiano non può attribuire efficacia validante alle mere certificazioni provenienti da un pubblico ufficiale di uno Stato estero.(Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza n. 18290/17; depositata il 25 luglio)
STUPEFACENTI (con 100 gr di marijuana e 1 di cocaina spaccio non è in re ipsa)
“La quantità dell’hashish e la eterogeneità della droga detenuta per strada (assumendo che una scorta per uso personale dovrebbe sempre essere custodita in casa), l’atteggiamento guardingo dell’indagato alla vista della Polizia giudiziaria, l’assenza di suoi significativi redditi (ha dichiarato di lavorare come venditore ambulante), il fatto che C. “al di là di sue mere labiali asserzioni non risulti essere tossicodipendente o assuntore di sostanze stupefacenti”, sono tutti sintomi che non bastano per assolvere l’onere probatorio che grava sull’accusa. (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 35965/17; depositata 20 luglio)
SEZIONI UNITE SULLA SOSPENSIONE FERIALE (NON FERMA LA DECORRENZA DEL TERMINE PER IL DEPOSITO DELLE SENTENZE PENALI)
Questione: « Se i termini per la redazione della sentenza siano soggetti alla sospensione nel periodo feriale, a seguito della riduzione del periodo annuale di ferie dei magistrati da 45 a 30 giorni stabilita dal d.l. n. 132 del 2014, conv. dalla legge n. 162 del 2014 ». risposta negativa. Cass., Sez. Un., c.c. 20 luglio 2017, Pres. Canzio, Rel. Vessichelli, ric. D’Arcangelo (informazione provvisoria)
CASS SS UU : CONFISCA E DIRITTI DEL TERZO PROPRIETARIO
Questione: «Se il terzo rimasto estraneo al giudizio di cognizione, proprietario del bene oggetto di sequestro preventivo del quale sia stata disposta con sentenza la confisca, possa chiederne la restituzione e, in caso di diniego, proporre incidente di esecuzione prima che la sentenza sia divenuta irrevocabile». risposta:«Il terzo, prima che la sentenza sia divenuta irrevocabile, può chiedere al giudice della cognizione la restituzione del bene sequestrato e, in caso di diniego, proporre appello dinanzi al tribunale del riesame. Qualora sia stata erroneamente proposta opposizione mediante incidente di esecuzione, questa va qualificata come appello e trasmessa al tribunale del riesame».Cass., Sez. Un., c.c. 20 luglio 2017, Pres. Canzio, Rel. Fumo, ric. Muscari (informazione provvisoria)
APPROVATO IL DELITTO DI TORTURA
Legge, 14/07/2017 n° 110, G.U. 18/07/2017 che introduce l’art. 613-bis c.p. che punisce con la reclusione da 4 a 10 anni chi <<con violenze o minacce gravi, ovvero agendo con crudeltà, cagiona acute sofferenze fisiche o un verificabile trauma psichico a una persona privata della libertà personale o affidata alla sua custodia, potestà, vigilanza, controllo, cura o assistenza, ovvero che si trovi in condizioni di minorata difesa…, se il fatto è commesso mediante più condotte ovvero se comporta un trattamento inumano e degradante per la dignità della persona>> e disciplina varie aggravanti ; 613 ter (Istigazione del pubblico ufficiale a commettere tortura) ; poi viene modificato anche l’art. 191 c.p.p. in tema di prove illegittimamente acquisite: il nuovo comma 2-bis stabilisce la inutilizzabilità delle dichiarazioni o delle informazioni ottenute mediante il delitto di tortura, salvo che contro le persone accusate di tale delitto e al solo fine di provarne la responsabilità penale.
COMPENSO AVVOCATI E INDEROGABILITA’ MINIMI TARIFFARI
Interessante pronuncia della Cassazione civile che consente al difensore di applicare ulteriori diminuzioni alle sue parcelle quando militano ragioni di amicizia, parentela o anche semplice convenienza.(Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 1, ordinanza n. 17975/17; depositata il 20 luglio)
LEGITTIMO IMPEDIMENTO COMUNICAZIONE DEL RINVIO (EVENTO SISMICO)
Si incentiva l’orientamento che nega l’avviso al difensore quando il rinvio è a udienza fissa (non lo è ad es il rinvio a nuovo ruolo)
(Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 35764/17; depositata il 20 luglio)
Contra: Cass. pen. Sez. V, 13/05/2010, n. 28523 (rv. 247899) e Cass. pen. Sez. III Sent., 09/05/2007, n. 25173 (rv. 237122)
CASS SS UU: AMMISSIBILITA’ RICORSO IN CASSAZIONE DOPO LA RESTITUZIONE DEL BENE
Questione: «Se sia inammissibile, per sopravvenuta carenza di interesse, il ricorso per cassazione avverso l’ordinanza del tribunale del riesame di conferma del sequestro probatorio di un computer o di un supporto informatico, nel caso in cui ne risulti la restituzione previa estrazione di copia dei dati ivi contenuti». risposta: «Il ricorso è ammissibile, sempre che sia dedotto l’interesse, concreto e attuale, alla esclusiva disponibilità dei dati». (Cass., Sez. Un., c.c. 20 luglio 2017, Pres. Canzio, Rel. Ramacci, ric. Andreucci , informazione provvisoria)
RIFIUTO ATTI D’UFFICIO DEL MEDICO
Un medico di base si rifiuta di prescrivere dei farmaci ad una sua paziente : è rifiuti di atti d’ufficio (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 35233/17; depositata il 18 luglio)
PARTECIPAZIONE DELL’IMPUTATO ALL’UDIENZA DI RIESAME
Con le nuove norme il detenuto che vuole partecipare all’udienza lo deve chiedere (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 35280/17; depositata il 18 luglio)
OPPOSIZIONE AL DECRETO PENALE VIA PEC
Non è consentito . (Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 34895/17; depositata il 18 luglio)
Vi sono mille ragioni che militerebbero a favore dell’opposta soluzione (vedasi svariati contributi su questo sito)
CORTE COSTITUZIONALE DICHIARA COST. ILLEGITTIMO L’ART. 69 CO. IV° C.P. (RECIDIVA SUBVALENTE RISPETTO A CIRCOSTANZA ATTENUANTE DI CUI ALL’ART. 219, TERZO COMMA, DELLA C.D. LEGGE FALLIMENTARE)
Continua l’erosione per singole fattispecie dell’art. 69 c.p. ( Corte cost., sent. 17 luglio 2017, n. 205, Pres. Grossi, Rel. Lattanzi)
CORTE COSTITUZIONALE SULLA RICHESTA DEI RITI ALTERNATIVI DOPO LA MODIFICA IMPUTAZIONE (516)
Dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 516 del codice di procedura penale, nella parte in cui non prevede la facoltà dell’imputato di richiedere al giudice del dibattimento l’applicazione della pena a norma dell’art. 444 del codice di procedura penale, relativamente al fatto diverso emerso nel corso dell’istruzione dibattimentale, che forma oggetto della nuova contestazione. Corte cost., sent. 5 luglio 2017 (dep. 17 luglio 2017), n. 206, Pres. Grossi, Red. Lattanzi
INQUINAMENTO ATMOSFERICO (E’ reato di pericolo astratto. Art. 279 D.Lt n. 152/06)
In tema di inquinamento atmosferico, attraverso la norma di cui all’art. 279, comma 2 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, il legislatore intende per un verso assicurare il rispetto dei valori limite di emissione e di qualità dell’aria, per altro verso consentire alle autorità preposte, attraverso il rilascio del titolo abilitativo e l’imposizione di specifiche prescrizioni e di obblighi di comunicazione, un controllo adeguato finalizzato ad una efficace tutela dell’ambiente e della salute che l’espletamento di determinate attività può, anche potenzialmente, porre in pericolo. In tal modo, l’ordinamento realizza una tutela anticipata del bene ambientale, pienamente giustificata dalla natura collettiva di un interesse di preminente rilievo, tutela realizzata attraverso il presidio della sanzione penale, non soltanto rispetto alle condotte direttamente offensive del bene in questione, ma anche rispetto ai dispositivi di controllo amministrativo, finalizzati al monitoraggio, al contenimento ed alla regolamentazione delle situazioni potenzialmente causative di fenomeni inquinanti.(Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 34517/17, depositata il 14 luglio)
OMISSIONE DI SOCCORSO E RISARCIMENTO DEL DANNO
Caia, nel percorrere una pista ciclabile sulla quale si trovava parcheggiato contro mano il furgone dell’imputato Tizio, impegnato in operazioni di scarico merce, perdeva l’equilibrio e cadeva riportando lesioni personali. L’imputato Tizio si fermava solo pochi istanti a parlare con Caia per poi allontanarsi senza farsi identificare e fornire i dati del veicolo. All’esito del giudizio di secondo grado la Corte di Appello di Milano, previa nuova valorizzazione delle emergenze processuali, riformava la sentenza riconoscendo Tizio responsabile dei reati al medesimo ascritti e lo condannava alla pena di giustizia, oltre che al risarcimento dei danni in favore della regolarmente costituita parte civile. Ma la condanna ai danni viene annullata in Cassazione perché la Corte di appello ha confuso il danno-evento (le lesioni , per cui non era stata sporta querela) al danno- conseguenza (quello relativo all’omissione di soccorso). (Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 34382/17; depositata il 13 luglio)
GRATUITO PATROCINIO (liquidazione compensi CTP)
La riduzione di un terzo dei compensi dei CTP è incostituzionale(Corte Costituzionale, sentenza n. 178/17; depositata il 13 luglio)
E’ LEGGE LA RIFORMA DELLA MAGISTRATURA ONORARIA
Decreto Legislativo 13 Luglio 2017, N. 116
CASS SS UU L’AGGRAVANTE DELLA DESTREZZA NEL FURTO
La circostanza aggravante della destrezza di cui all’art. 625 cod. pen., comma 1, n. 4, richiede un comportamento dell’agente, posto in essere prima o durante l’impossessamento del bene mobile altrui, caratterizzato da particolare abilità, astuzia o avvedutezza, idoneo a sorprendere, attenuare o eludere la sorveglianza sul bene stesso; sicchè non sussiste detta aggravante nell’ipotesi di furto commesso da chi si limiti ad approfittare di situazioni, dallo stesso non provocate, di disattenzione o di momentaneo allontanamento del detentore dalla cosa(Corte di Cassazione, sez. Unite Penali, sentenza n. 34090/17; depositata il 12 luglio)
SPESE ALLA PARTE CIVILE NEL PATTEGGIAMENTO DURANTE LA FASE DELLE INDAGINI
Non è consentita la costituzione di parte civile e la conseguente liquidazione delle spese alla parte civile se il patteggiamento si svolge nella fase delle indagini preliminari (anche nel caso di patteggiamento chiesto dopo l’opposizione a decreto penale di condanna) . Giurisprudenza pacifica (specialmente dopo Cass SS UU 47803/2008) (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 33912/17; depositata il 12 luglio)
CORTE COSTITUZIONALE AUSPICA RIFORMA GRATUITO PATROCINIO
In occasione della sentenza n. 219/2017 , in cui ha dichiarato inammissibile una questione , purtuttavia la Corte ha lamentato l’incongruità della disciplina sul cumulo dei redditi dei familiari conviventi , affermando che <<l’attuale formulazione dell’art. 76, comma 2, del d.P.R. n. 115 del 2002 considera in maniera unilaterale la composizione plurisoggettiva della famiglia, poiché attribuisce rilievo alla convivenza solo quando essa comporti un accrescimento delle capacità economiche del nucleo familiare (dovendosi computare, ai fini della determinazione della soglia di ammissione al beneficio, anche il reddito percetto dai componenti diversi dall’istante), mentre, senza una logica giustificazione, non viene in considerazione la simmetrica situazione di un reddito familiare destinato al mantenimento di una pluralità di soggetti. Nel decidere per l’inammissibilità della questione, va comunque sottolineata l’esigenza di un intervento normativo volto a sanare l’evidente inadeguatezza dell’attuale disciplina, dando la dovuta rilevanza agli elementi idonei ad incidere sul livello reddituale richiesto per l’ammissione al beneficio del patrocinio a spese dello Stato.>> (Corte Costituzionale del 05/07/2017 Decisione del 11/07/2017)
OMISSIONE DI SOCCORSO
Ne risponde l’utente della strada anche se non ha causato il sinistro. (Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 33761/17; depositata l’11 luglio)
PEC E DOMICILIAZIONE EX LEGE
Diamo contezza di questa importante decisione della Cassazione civile , per gli indubbi risvolti anche nel nostro settore : addio alla domiciliazione ex lege in cancelleria, ogni avvocato deve essere raggiunto nel domicilio digitale (pec) (Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza n. 17048/17; depositata l’11 luglio)
NOTIFICA NULLA VIA PEC
Al difensore giunge l’avviso di fissazione di un altro giudizio . Nullità assoluta (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 33304/17; depositata il 10 luglio)
GRATUITO PATROCINIO (protocollo tra CSM e CNF per garantire la difesa dei migranti)
Protocollo del 7 luglio 2017 (si può leggere sul sito CNF)
APPROVATA LA RIFORMA ORLANDO (entra in vigore il 3 agosto 2017)
- 23 giugno 2017, n. 103, in G.U., serie generale, 4 luglio 2017, n. 154 : vediamo in sintesi dove incide .
Introdotto l’art. 162 ter c.p. Estinzione dei reati a seguito di condotte riparatorie
Poi sono state innalzate le pene per alcuni reati contro il patrimonio: art. 624-bis c.p., art. 628 ( e modifiche alle aggravanti ) ; e innalzate anche quelle per reato di scambio elettorale politico-mafioso (art. 416-ter c.p.).
Riforma della disciplina della prescrizione: se trattasi di reati in danno di minori (maltrattamenti in famiglia, tratta di persone, sfruttamento sessuale, violenza sessuale) la decorrenza scatta al compimento del diciottesimo anno di età della vittima, salvo che l’azione penale non sia stata esercitata in precedenza (nel qual caso il termine di prescrizione decorre dall’acquisizione della notizia di reato);
Fermo restando i termini ultimi della prescrizione (con la sola novità riguardante l’aumento sino alla metà per i reati contro la Pubblica amministrazione ) è introdotta una nuova ipotesi di sospensione, legata alla sentenza di condanna in primo grado ossia il termine di prescrizione resta sospeso fino al deposito della sentenza di appello, e comunque non superiore a 1 anno e 6 mesi; dopo la sentenza di condanna in appello, il termine resta sospeso fino alla pronuncia della sentenza definitiva e comunque per un tempo non superiore a 1 anno e 6 mesi; in caso di assoluzione dell’imputato in secondo grado, ovvero di annullamento della sentenza di condanna nella parte relativa all’accertamento della responsabilità o di dichiarazione di nullità della decisione, con conseguente restituzione degli atti al giudice ai sensi dell’articolo 604 c.p.p. i periodi di sospensione di un anno e sei mesi (per il giudizio d’appello) e di un anno e sei mesi (per il giudizio di Cassazione) vengano ricomputati ai fini del calcolo del termine di prescrizione; anche l’interrogatorio reso alla polizia giudiziaria su delega del P.M. determinerà l’interruzione del corso della prescrizione; l’interruzione della prescrizione ha effetto per tutti coloro che hanno commesso il reato, mentre la sospensione solo per gli imputati nei cui confronti si sta procedendo.
La legge contiene anche la delega al Governo per la modifica del codice penale riguardo a procedibilità̀ a querela dell’offeso per i reati contro la persona puniti con la sola pena edittale pecuniaria o con la pena edittale detentiva non superiore nel massimo a 4 anni, eccetto alcuni casi.
Riforma delle misure di sicurezza personali: adesso è espressamente previsto il principio di irretroattività ed è stato modificato il regime del doppio binario .
Riforma del casellario giudiziale per sintonizzarsi con le novità nazionali ed europee in materia di riservatezza: ridurre gli adempimenti amministrativi; eliminazione delle iscrizioni al fine di adeguarli all’attuale durata media della vita umana ed eliminazione dell’iscrizione dei provvedimenti applicativi della causa di non punibilità della particolare tenuità del fatto; sono inoltre ridefiniti i limiti temporali per l’eliminazione delle iscrizioni di condanne per fatti di modesta entità.
Diritto processuale penale:
Incapacità dell’imputato a partecipare al processo (si sospende se tale capacità è reversibile, art. 71 e 72 bis );
La persona offesa dal reato potrà chiedere informazioni (art. 90 bis c.p.p.) sullo stato del procedimento penale nel quale ha presentato la denuncia o la querela, decorsi 6 mesi dalla presentazione della denuncia se ciò non pregiudichi il segreto investigativo.
Colloquio col difensore differibile solo per i reati gravi ex 51 comma 3 bi e 3 quater (104).
Nuova disciplina della correzione errore materiale nella sentenza ex 444 cpp, può provvedere il Giudice a quo anche d’ufficio, se no vi provvede la Cassazione senza pronunciare annullamento.
In caso di elezione di domicilio presso il difensore d’ufficio (162 co. IV bis c.p.p.), deve essere comunicato all’autorità procedente, insieme alla dichiarazione di elezione, anche l’assenso del difensore domiciliatario.
Ricorso per cassazione su cautela reale : anche qui vale il termine di 30 gg entro cui la Corte deve decidere (311 co. V°).
Entro 6 mesi dalla presentazione della denuncia la persona offesa può chiedere informazioni (335 co. 3 ter).
Riproponibile l’azione penale , oltre che per i casi già previsti dall’art. 345 , anche per il caso in cui uno stato di incapacità sia stato erroneamente dichiarato (345 co. II°)
In ordine agli accertamenti tecnici non ripetibili (360) l’indagato può fare richiesta di incidente probatorio (lo deve fare entro 10 giorni).
Quando scade il termine di durata massima delle indagini preliminari il P.M. dovrà decidere entro 3 mesi se chiedere l’archiviazione o esercitare l’azione penale altrimenti c’è avocazione ad opera del PG (art. 407 co. III° bis cpp e 412 cpp).
Termine per opporsi alla richiesta di archiviazione innalzato sino a 20 gg. (408 co. III° cpp)
Termine suddetto che sale a 30 gg nei casi di il furto in abitazione o con strappo, oltre che per i delitti commessi con violenza alla persona (408 co. III° bis);
Se non accoglie la richiesta di archiviazione, il giudice dovrà fissare entro 3 mesi (409 co. II°) la data dell’udienza in camera di consiglio; successivamente all’udienza dovrà provvedere sulle richieste entro il termine di 3 mesi nel caso in cui non ritenga necessarie ulteriori indagini (409 co. IV°cpp).
Il decreto di archiviazione è nullo (410 bis) se emesso in mancanza dell’avviso alla persona offesa, prima della scadenza del termine entro cui la parte offesa può̀ prendere visione degli atti, o prima della presentazione dell’atto di opposizione. In caso di nullità̀, l’interessato avrà 15 giorni per proporre reclamo dinanzi al tribunale in composizione monocratica; il tribunale, se il reclamo è fondato, annulla il provvedimento e ordina la restituzione degli atti al giudice che ha emesso il provvedimento; in caso contrario, è prevista la condanna della parte privata che ha proposto il reclamo al pagamento delle spese del procedimento, e, nel caso di inammissibilità̀, anche a quello di una somma in favore della cassa delle ammende.
Sentenza di non luogo a procedere: (428 ) sarà impugnabile in appello, anziché direttamente in cassazione; la corte d’appello decide sull’impugnazione con rito camerale partecipato; il ricorso per cassazione contro la sentenza di non luogo a procedere pronunciata in appello può essere presentato dall’imputato e dal P.G. presso la corte d’appello per i soli motivi di cui alle lettere a), b) e c) dell’art. 606 c.p.p.; sull’impugnazione della sentenza di appello decide la Corte di Cassazione in camera di consiglio.
Giudizio abbreviato (438 e ss) : se la richiesta dell’imputato è presentata subito dopo il deposito dei risultati delle indagini difensive, il giudice provvede soltanto dopo che sia decorso l’eventuale termine (massimo 60 giorni) chiesto dal P.M. per lo svolgimento di indagini suppletive limitatamente ai temi introdotti dalla difesa (438 co. IV°); in questo caso l’imputato potrà revocare la richiesta di giudizio abbreviato; la richiesta di giudizio abbreviato in udienza preliminare comporta la sanatoria delle eventuali nullità (non assolute) e la non rilevabilità delle inutilizzabilità (eccetto quelle derivanti da un divieto probatorio) e la preclusione a sollevare questioni sulla competenza territoriale del giudice (438 co. VI° bis); in caso di richiesta subordinata ad integrazione probatoria, che venga poi negata dal giudice, l’imputato può chiedere che il processo sia comunque definito all’udienza preliminare o chiedere il patteggiamento; se il rito abbreviato riguarda un delitto è confermata la diminuzione della pena di un terzo; se invece si tratta di contravvenzione, la pena è ridotta alla metà.
Il ricorso per Cassazione da parte del P.M. e dell’imputato contro la sentenza che accoglie il patteggiamento può essere presentato soltanto per motivi attinenti all’espressione della volontà dell’imputato (vizi della volontà), al difetto di correlazione tra richiesta e sentenza, all’erronea qualificazione del fatto e alla illegalità della pena o delle misure di sicurezza applicate.
Modifiche anche alla richiesta di abbreviato dopo l’immediato (458 cpp)
Vi è anche norma speciale (458 co. I° bis) sul ragguaglio tra pena pecuniaria e pena detentiva nel caso di decreto penale di condanna.
Requisiti della sentenza (546 c.p.p.) : la sentenza dovrà indicare i criteri di valutazione della prova adottati , e le ragioni per le quali non sono attendibili le prove contrarie, avendo riguardo: all’accertamento dei fatti e alle circostanze relative all’imputazione e alla loro qualificazione giuridica; alla punibilità e alla determinazione della pena e della misura di sicurezza; alla responsabilità civile da reato; all’accertamento dei fatti dai quali dipende l’applicazione di norme processuali.
Impugnazioni: può essere può essere proposta personalmente dall’imputato purché non si tratti di ricorso per cassazione(571); l’atto di impugnazione deve contenere, a pena d’inammissibilità, anche l’indicazione delle prove delle quali si deduce l’inesistenza o l’omessa o erronea valutazione; è prevista l’inappellabilità anche delle sentenze di proscioglimento relative a contravvenzioni punite con la sola pena dell’ammenda o con una pena alternativa (581).
Reintrodotto il c.d. patteggiamento in appello: le parti potranno concludere un accordo sull’accoglimento, in tutto o in parte, dei motivi d’appello, da sottoporre al giudice d’appello, che deciderà̀ in merito in camera di consiglio(599 bis), con delle eccezioni; se il giudice decide di non accogliere il concordato tra le parti, ordina la citazione a comparire al dibattimento (602); la richiesta e la rinuncia perdono effetto ma potranno essere riproposte nel dibattimento; il P.G. presso la Corte d’appello dovrà indicare criteri idonei a orientare la valutazione di tutti i P.M. del distretto rispetto al concordato sui motivi in appello.
Prevista la rinnovazione dell’istruzione dibattimentale quando l’appello è proposto dal P.M. contro la sentenza di proscioglimento e si basa sulle valutazioni della prova dichiarativa(603);
Procedimenti dinanzi alla Corte di Cassazione: nell’ambito della rimessione è prevista l’applicazione del rito camerale partecipato anche al ricorso per cassazione avverso provvedimenti cautelari reali;: nei casi di inammissibilità previsti dall’art. 591 c.p.p., c.1, lett. a), b), c) e d), la Corte dichiara senza formalità di procedura l’inammissibilità del ricorso; sempre senza formalità la Cassazione può dichiarare l’inammissibilità̀ del ricorso contro la sentenza di patteggiamento e contro la sentenza che accoglie il concordato sui motivi in appello; se il giudice d’appello conferma la sentenza di proscioglimento, il ricorso per cassazione è possibile solo per i vizi di cui all’art. 606, lettere a), b) e c) c.p.p.; la parte non potrà provvedere personalmente alla presentazione del ricorso per cassazione; in caso di inammissibilità̀ del ricorso, la sanzione pecuniaria può essere aumentata fino al triplo in ragione della causa di inammissibilità̀ del ricorso, con adeguamento biennale degli importi(616);rimessione dei ricorsi alle Sezioni Unite: le sezioni semplici potranno disporre la rimessione alle Sezioni Unite (618) anche quando non concordino con un principio di diritto già enunciato dalle SS.UU. ma non condiviso dai giudici della sezione; le SS.UU. possono enunciare il principio di diritto anche d’ufficio, quando il ricorso sia stato dichiarato inammissibile per una causa sopravvenuta; la Cassazione può procedere all’annullamento della decisione senza rinvio della causa al giudice di merito se non sono necessari ulteriori accertamenti di fatto e, quanto alla rideterminazione della pena, se può̀ essere effettuata sulla base delle statuizioni del giudice di merito(620 lett i );in tema di ricorso straordinario per la correzione dell’errore materiale o di fatto, la rilevazione d’ufficio dell’errore può̀ essere effettuata senza formalità̀, ma entro 90 giorni dalla deliberazione.
La rescissione del giudicato non si propone più dinanzi alla Cassazione, ma in Corte di appello (abrogato il 625 ter e introdotto il 629 bis ).
Modifiche alle norme di attuazione del c.p.p. e all’organizzazione dell’ufficio del P.M.
La partecipazione a distanza (146 bis disp att ) diviene la regola nei seguenti casi: quando la persona si trova in carcere per uno dei delitti di cui agli artt. 51, comma 3- bis, e 407, c.2, lett. a) n. 4) c.p.p. (la partecipazione a distanza si applica anche alle udienze civili); quando la persona è ammessa a misure di protezione, tranne casi previsti dal Giudice
Delega al Governo per la riforma del processo penale e dell’ordinamento penitenziario
La legge delega il Governo ad intervenire sulla materia della disciplina delle intercettazioni. Queste le principali novità che dovranno essere attuate con uno o più decreti legislativi: operazioni captative: nella selezione del materiale da inviare al giudice a sostegno della richiesta di misura cautelare, il P.M. dovrà assicurare anche la riservatezza degli atti contenenti registrazioni di conversazioni o comunicazioni informatiche o telematiche inutilizzabili a qualunque titolo o contenenti dati sensibili non pertinenti all’accertamento delle responsabilità penali o irrilevanti ai fini delle indagini perché riferiti esclusivamente a fatti o o circostanze ad esse estranei; gli atti non allegati a sostegno della richiesta di misura cautelare dovranno essere custoditi in apposito archivio riservato, con facoltà di esame e ascolto ma non di copia, da parte dei difensori delle parti e del giudice, fino al momento della conclusione della procedura ex art. 268, cc. 6 e 7, c.p.p; venuto meno in quel momento il divieto di pubblicazione di cui all’art. 114, c. 1, c.p.p., i difensori delle parti possono ottenere copia degli atti e trascrizione delle intercettazioni ritenuti rilevanti dal giudice o il cui rilascio sia stato autorizzato dal giudice nella fase successiva alla conclusione delle indagini preliminari; ai fini della richiesta di giudizio immediato o del deposito successivo all’avviso di conclusione delle indagini, il P.M., quando rilevi che tra gli atti sono presenti registrazioni di conversazioni o comunicazioni informatiche o telematiche inutilizzabili per le ragioni sopra indicate, dovrà chiederne lo stralcio (qualora la procedura non si sia già svolta);
è prevista l’introduzione di una nuova fattispecie di reato volta a punire la diffusione del contenuto di riprese audiovisive o registrazioni di conversazioni telefoniche captate fraudolentemente, con finalità di recare danno alla reputazione; la punibilità è esclusa quando le registrazioni o le riprese sono utilizzate nell’ambito di un procedimento amministrativo o giudiziario o per l’esercizio del diritto di difesa o del diritto di cronaca; la delega prevede inoltre la semplificazione dell’impiego delle intercettazioni nei procedimenti per i reati più gravi contro la pubblica amministrazione; immissione di captatori informatici (cd. Trojan) in dispositivi elettronici portatili: sarà prevista una specifica disciplina così articolata: l’attivazione del microfono deve avvenire solo in conseguenza di apposito comando inviato da remoto e non con il solo inserimento del captatore informatico, nel rispetto dei limiti stabiliti nel decreto autorizzativo del giudice; la registrazione audio sarà avviata dalla polizia giudiziaria o dal personale tecnico incaricato, su indicazione della p.g., che dovrà indicare ora di inizio e fine della registrazione e darne atto nel verbale descrittivo delle modalità di effettuazione delle operazioni; l’attivazione del dispositivo sarà sempre ammessa quando si procede per i delitti ex art. 51, commi 3-bis e 3-quater c.p.p.; fuori da tali casi, nei luoghi di cui all’art. 614 c.p. soltanto se sia in corso l’attività criminosa, nel rispetto dei requisiti previsti per le intercettazioni telefoniche; il decreto autorizzativo del giudice deve indicare le ragioni che rendono necessaria questa specifica modalità di intercettazione ai fini delle indagini; il trasferimento delle registrazioni deve avvenire soltanto verso il server della Procura e al termine della registrazione il captatore informatico deve essere disattivato e reso definitivamente inutilizzabile su indicazione del personale di p.g. operante; è previsto l’utilizzo solo di programmi informatici conformi ai requisiti tecnici stabiliti con apposito decreto ministeriale; quando ricorrano concreti casi di urgenza specificamente indicati che rendano impossibile la richiesta al giudice, solo per i delitti di cui all’art. 51, c. 3-bis e 3-quater c.p.p., il P.M. potrà disporre l’utilizzo di captatori, salvo convalida del giudice entro 48 ore; i risultati delle intercettazioni ottenuti tramite impiego di trojan potranno essere utilizzati a fini di prova soltanto dei reati oggetto del provvedimento autorizzativo; potranno essere utilizzati in procedimenti diversi solo se indispensabili per l’accertamento di reati per i quali è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza ex art. 380 c.p.p.; i risultati di intercettazioni che abbiano coinvolto occasionalmente soggetti estranei ai fatti per cui si procede non potranno essere in alcun modo conoscibili, divulgabili e pubblicabili.
Delega per la riforma del regime delle impugnazioni: la delega affidata al Governo dovrà attuare le seguenti previsioni: nei procedimenti di competenza del giudice di pace il ricorso per cassazione sarà consentito solo per violazione di legge delle sentenze emesse in grado di appello; il procuratore generale presso la corte di appello potrà appellare soltanto nei casi di avocazione e di acquiescenza del p.m. presso il giudice di primo grado; il p.m. sarà legittimato ad appellare avverso la sentenza di condanna solo quando abbia modificato il titolo del reato o abbia escluso la sussistenza di una circostanza aggravante ad effetto speciale o che stabilisca una pena di specie diversa da quella ordinaria del reato; l’imputato sarà legittimato ad appellare avverso le sentenze di proscioglimento emesse nel dibattimento, salvo che siano pronunciate con le formule “il fatto non sussiste” o “l’imputato non lo ha commesso”.
Delega per la riforma dell’ordinamento penitenziario: semplificazione delle procedure per le decisioni del magistrato e del tribunale di sorveglianza, anche con la previsione del contraddittorio differito ed eventuale, fatta eccezione per le decisioni riguardanti la revoca delle misure alternative alla detenzione; revisione di modalità e presupposti di accesso alle misure alternative e delle preclusioni all’accesso ai benefici penitenziari; previsione di attività̀ di giustizia riparativa; aumento di opportunità di lavoro retribuito intramurario ed esterno e di attività di volontariato; interventi a tutela delle donne recluse e delle detenute madri.
CASO CONTRADA: ATTUATO IL GIUDICATO EUROPEO CON LA REVOCA DELLA SENTENZA DI CONDANNA PER CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA
Ricordiamo la vicenda : la Corte europea dei diritti dell’uomo, il 14 aprile 2015, ha condannato l’Italia per violazione dell’art. 7 CEDU, in quanto ha riconosciuto che la condanna subita da Bruno Contrada riguardava un reato che, al tempo delle condotte a lui ascritte, non era sufficientemente chiaro e prevedibile (416 bis nell’interpretazione data dalla giurisprudenza prima della sentenza delle Sezioni Unite del 28-12-94, n. 16, Demitry : da questo momento si è ritenuto ritenuto configurabile il concorso eventuale nel reato di associazione per delinquere di stampo mafioso, sul punto che ne può far parte , oltre al partecipe, anche il concorrente eventuale, nel senso che il primo è colui senza il cui apporto assiduo l’associazione non raggiunge i suoi scopi o non li raggiunge con la dovuta speditezza; è insomma colui che agisce nella fisiologia, nella vita corrente quotidiana dell’associazione, mentre il secondo è, per definizione, colui che non vuole far parte dell’associazione e che l’associazione non chiama a far parte, ma al quale si rivolge sia per colmare vuoti temporanei in un determinato ruolo sia, soprattutto, nel momento in cui la “fisiologia” dell’associazione entra in fibrillazione, attraverso una fase patologica, che per essere superata richiede il contributo temporaneo, limitato anche ad un unico intervento, di un esterno.) Contrada aveva inoltrato richiesta di incidente di esecuzione ma era stata rigettata; adesso la Cassazione risolve l’impasse (Cass. pen., u.d. 6 luglio 2017, ric. Contrada) .
STALKING (può essere intervallato da momenti di riavvicinamento da parte della vittima) – SPESE PARTE CIVILE IN CASSAZIONE
Ricorso rigettato : l’imputato non si può giovare del riavvicinamento della vittima. La parte civile per vedersi liquidate le spese deve intervenire all’udienza di discussione , non può limitarsi ad inviare via fax la nota in cancelleria . (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 32960/17; depositata il 6 luglio)
SOSPENSIONE DELL’AVVOCATO DALL’ESERCIZIO ( UNA SOLA CONSULENZA PER UN ESPOSTO NON CONFIGURA REATO EX 348 CP)
Imputato condannato perché anche dopo la sospensione aveva depositato un esposto per conto di un cliente : ribaltata in Cassazione la decisione di condanna assunta nei gradi di merito perché è attività di mera consulenza , e oltretutto , isolata (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 32952/17; depositata il 6 luglio)
RICORSO IN CASSAZIONE AVVERSO MISURA CAUTELARE INVIATO VIA PEC
La Corte dichara inamissibile il ricorso presentato via pec presso il Giudice a quo (Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 32089/17; depositata il 4 luglio)
ancora riottosità nei confronti di un mezzo che , prima o poi , farà pieno ingresso nel processo penale (rimandiamo ai numerosi contributi presenti su questo sito
OMICIDIO COLPOSO (causato dall’imprudente attraversamento di un pedone che provoca caduta mortale di un motociclista)
Decisione da annotare per la particolarità della vicenda che l’ha motivata: niente da fare per il pedone , condanna (provvisionale 150.00 € ) definitiva , la Cassazione dichiara inammissibile il ricorso perché tutto incentrato sulla rivisitazione del fatto.(Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 32095/17; depositata il 4 luglio)
TRUFFA E INSOLVENZA FRAUDOLENTA
Gli dà un (altro) prestito , essendo andati a buon fine i precedenti, ma questo (alto) non lo restituisce , condannato per truffa , la Cassazione riqualifica il fatto come insolvenza fraudolenta e rinvia per la sola determinazione della pena : “Costituisce mero inadempimento di natura civilistica, l’inadempimento che non sia caratterizzato da alcuna volontà frodatoria da parte del debitore nel momento in cui assuma l’obbligazione. Ove, al contrario, sia sussistente una volontà frodatoria, è configurabile alternativamente, o il reato di truffa o quello di insolvenza fraudolenta che si distinguono perchè, nella truffa, la frode è attuata mediante la simulazione di circostanze e di condizioni non vere, artificiosamente create per indurre altri in errore, mentre nell’insolvenza fraudolenta la frode è attuata con la dissimulazione del reale stato di insolvenza dell’agente. Di conseguenza, la condotta di chi, dissimulando il proprio stato d’insolvenza, ottenga un prestito da un terzo il quale confida nella restituzione in virtù di pregressi regolari adempimenti – che non facciano parte di un preordinato piano truffaldino configura l’ipotesi delittuosa dell’insolvenza fraudolenta”. (Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 32055/17; depositata il 4 luglio)
PORTO D’ARMI (sfollagente in casa non è reato )
Imputato ex art. 697 c.p. teneva sfollagente in casa, non c’è reato (diversamente se lo avesse portato fuori della propria abitazione , doveva applicarsi art. 4 L 110/75), quindi annullamento senza rinvio della condna alla multa di euro 200. (Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 31933/17; depositata il 3 luglio)
RIBALTAMENTO IN APPELLO DELL’ASSOLUZIONE SENZA RINNOVAZIONE DELL’ISTRUZIONE DIBATTIMENTALE: LA CORTE DI STRASBURGO CONDANNA L’ITALIA
Intanto però con la riforma Orlando è stato modificato l’art. 603 cpp nel senso indicato anche dai Giudici Europei (C. eur. dir. uomo, sez. I, sent. 29 giugno 2017, Lorefice c. Italia)
RECIDIVA (ex obbligatoria)
Salvata la decisione che l’aveva applicata prima dell’intervento della Corte Costituzionale perché vi era congrua motivazione in relazione alla gravità della condotta, alla negativa personalità e pericolosità sociale dell’imputato.(Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 31714/17; depositata il 28 giugno)
ESERCIZIO ARBITRARIO DELLE PROPRIE RAGIONI (PROPRIETARIA CONTRO INQUILINA)
Assolta la proprietaria che aveva locato parte dell’appartamento, la Cassazione dichiara inammissibile il ricorso della parte civile perché la reazione è stata posta in essere nell’immediatezza dell’azione lesiva del diritto e per difendersi da un pericolo grave e imminente alla propria o altrui persona. (Nel caso di specie, veniva contestato agli imputati, locatari di un appartamento, il reato de quo attuato chiudendo dall’interno la porta dell’abitazione in cui vivevano unitamente alla conduttrice – ricorrente costituita parte civile in giudizio –, in un momento in cui la medesima, che in diverse occasioni e, da ultimo, poco prima della reazione degli imputati, si era barricata in casa impedendo ai medesimi di accedervi, era uscita di casa).(Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 31598/17; depositata il 27 giugno)
DIFFAMAZIONE (all’interno dell’assemblea condominiale)
All’interno di una assemblea condominiale , un condomino (peraltro avvocato) viene etichettato come “notoriamente litigiosa e mal pagatrice” e che tiene “comportamenti del tutto scorretti” ; la Cassazione conferma la sentenza di appello di assoluzione che aveva capovolto quella del Giudice di Pace con una interessante pronuncia che fa (di nuovo) il punto sulla diffamazione . (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 31079/17; depositata il 22 giugno)
CASS SS UU FURTO IN ABITAZIONE (luogo di lavoro)
“Ai fini della configurabilità del delitto previsto dall’art. 624-bis cod. pen., i luoghi di lavoro non rientrano nella nozione di privata dimora, salvo che il fatto sia avvenuto all’interno di un’area riservata alla sfera privata della persona offesa. Rientrano nella nozione di privata dimora di cui all’art. 624-bis cod. pen. esclusivamente i luoghi, anche destinati ad attività lavorativa o professionale, nei quali si svolgono non occasionalmente atti della vita privata, e che non siano aperti al pubblico nè accessibili a terzi senza il consenso del titolare“(Corte di Cassazione, sez. Unite Penali, sentenza n. 31345/17; depositata il 22 giugno)
CASS SS UU AL GIUDICE DI PACE NON SI APPLICA LA TENUITA’ DEL FATTO (131 BIS CP)
Questione: « Se la causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto, prevista dall’art. 131-bis cod. pen., sia applicabile nei procedimenti relativi ai reati di competenza del giudice di pace».Risposta negativa. (Cass., Sez. Un., u.p. 22 giugno 2017, Pres. Canzio, Rel. Vessichelli, ric. Perini)
CASS SS UU E NULLITA’ NOTIFICA PRESSO IL DIFENSORE
Questione: « Se, in caso di dichiarazione o di elezione di domicilio dell’imputato, la nullità della citazione a giudizio, che sia stata eseguita mediante la consegna al difensore di fiducia anziché presso il domicilio dichiarato o eletto, possa essere sanata qualora il difensore, nel dedurre la nullità, non abbia allegato circostanze impeditive della conoscenza dell’atto da parte dell’imputato». Risposta negativa. Cass., Sez. Un., u.p. 22 giugno 2017, Pres. Canzio, Rel. Cervadoro, ric. Tuppi
CASS SS UU IN UN CASO DI ASSORBIMENTO NELLA DISCIPLINA DELLE ARMI
Questione: « Se i reati di detenzione e porto illegali in luogo pubblico o aperto al pubblico di arma comune da sparo concorrano, rispettivamente, con quelli di detenzione e porto in luogo pubblico o aperto al pubblico della stessa arma clandestina ».Risposta:« Negativa. I reati di cui all’art. 23, primo, terzo e quarto comma, legge 18 aprile 1975, n. 110, assorbono, rispettivamente, i reati di cui agli artt. 2, 4 e 7, legge 2 ottobre 1967, n. 895 ».(Cass., Sez. Un., u.p. 22 giugno 2017, Pres. Canzio, Rel. Montagni, ric. La Marca)
CASS SS UU SUL DEPOSITO DEL RIESAME REALE
Secondo l’informazione provvisoria sulla questione « Se, in tema di misure cautelari reali, la richiesta di riesame possa essere presentata, oltre che nella cancelleria del tribunale del capoluogo della provincia nella quale ha sede l’ufficio che ha emesso il provvedimento impugnato, anche nella cancelleria del tribunale o del giudice di pace del luogo in cui si trovano le parti o i difensori, diverso da quello in cui fu emesso il provvedimento, ovvero davanti ad un agente consolare all’estero ». è stata data risposta affermativa . (Cass., Sez. Un., c.c. 22 giugno 2017, Pres. Canzio, Rel. Bonito, ric. Ferraro )
IMPEDIMENTO DELL’IMPUTATO (ai domiciliari)
Sì al legittimo impedimento : spetta al giudice disporre, anche d’ufficio, il rinvio ad una nuova udienza, senza che sia necessaria una qualche richiesta dell’imputato in tal senso. Pertanto, qualora l’imputato sia detenuto o agli arresti domiciliari o comunque sottoposto a limitazione della libertà personale che non gli consente la presenza in udienza, poichè in tali casi è in re ipsa la presenza di un legittimo impedimento, il giudice, in qualunque modo e in qualunque tempo venga a conoscenza dello stato di restrizione della libertà, anche senza una richiesta dell’imputato deve d’ufficio rinviare il processo ad una nuova udienza e disporre la traduzione dell’imputato, a meno che, ovviamente, non vi sia stato un rifiuto dell’imputato stesso di assistere all’udienza (art. 420 quinquies). (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 30853/17; depositata il 21 giugno)
INGIUSTA DETENZIONE (comportamenti processuali ed extraprocessuali ostativi)
Interessante ricostruzione di tutta lo stato della giurisprudenza in materia, con particolare riferimento alla classificazione dei comportamenti ostativi . (Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 30796/17; depositata il 20 giugno)
NOTIFICAZIONI nella fase esecutiva (occorre nuova nomina)
“Il mandato conferito al difensore nella fase di cognizione non può estendersi automaticamente alla fase esecutiva, e pertanto il condannato, in tale veste, deve procedere a nuova nomina di fiducia, pur se voglia continuare a essere difeso dallo stesso professionista. Ne consegue che, in mancanza della suddetta nomina, il pubblico ministero deve assegnare al condannato un difensore d’ufficio e non può invece procedere alla notifica dell’ordine di esecuzione al difensore che aveva assistito il condannato nella fase di cognizione (Sez. 1, n 2276 del 20.05.1992, Rv 190946)”. (Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 30350/17; depositata il 16 giugno)
Ma vedasi in senso contrario, sia minoritario : Cass. pen. Sez. I, 04/05/2017, n. 22945 (rv. 270971) La nomina del difensore di fiducia effettuata per il giudizio di cognizione non é efficace per la fase esecutiva, salvo che per la specifica ipotesi della sospensione dell’esecuzione con termine, per la presentazione di istanza finalizzata alla concessione di misure alternative alla detenzione, prevista dall’art. 656, comma 5, cod. proc. pen. (Rigetta, Trib.sorv. Trieste, 13/05/2016) e Cass. pen. Sez. I, 11/12/2015, n. 14000 (rv. 266609) In assenza di un difensore specificamente nominato per la fase esecutiva della pena, la notificazione degli atti deve essere effettuata al difensore che ha assistito il condannato nel giudizio di cognizione, così da garantire la continuità tra le due fasi ed assicurare l’effettività del diritto di difesa tecnica. (Fattispecie, nella quale la Corte ha ritenuto applicabile il principio anche all’udienza camerale avente ad oggetto la revoca del beneficio della sospensione condizionale dell’esecuzione della pena, ponendosi questa come premessa necessaria dell’eseguibilità della pena detentiva e dell’esercizio delle facoltà spettanti al condannato ex art. 656, comma quinto, cod. proc. pen.). (Annulla con rinvio, Trib. Gorizia, 21/01/2014)
MALTRATTAMENTO ANIMALI 727 (anche i crostacei soffrono)
Da ricerche recenti è emerso che anche i crostacei soffrono, perché esseri senzienti, pertanto , non si possono tenere in celle frigorifere legati , in attesa di essere cucinati devono essere conservati in appositi acquari (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 30177/17; depositata il 16 giugno)
VIOLENZA SESSUALE CONTRO LA MOGLIE
Basta anche un solo episodio(Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 30145/17; depositata il 15 giugno)
PAGAMENTO DEBITO TRIBUTARIO (ART. 13 d Lgs 74/2000) APPLICABILITA’ AI PROCEDIMENTI IN CORSO
Nei reati tributari la causa di non punibilità ex art. 13, D.Lgs. n. 74 del 2000, come modificato ad opera del D.Lgs. n. 158 del 2015, trova applicazione ai fatti commessi precedentemente alla sua entrata in vigore e ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore del D.Lgs. n. 158 del 2015, anche qualora, alla data predetta, era già stato aperto il dibattimento di primo grado, se i debiti tributari, comprese sanzioni amministrative e interessi, risultano essere stati estinti mediante integrale pagamento degli importi dovuti, anche se a seguito delle speciali procedure conciliative e di adesione all’accertamento previste dalle norme tributarie. (Cass., sez. III, sent. 12 aprile 2017 dep. 15 giugno 2017, n. 30139)
NOTIFICAZIONE AL DOMICILIO ELETTO INIDONEA: QUANDO GIUSTIFICA LA NOTIFICA COL 161
Massima: In tema di notificazioni, quando la dichiarazione o elezione di domicilio è raccolta a verbale davanti all’autorità procedente ai sensi dell’art. 161, comma primo, cod. proc. pen., la inidoneità della stessa (che consiste nella definitiva impossibilità di effettuare la notifica, non rilevando una mera assenza o allontanamento temporaneo) determina l’esecuzione della notifica mediante consegna al difensore, ai sensi dell’art 161, comma quarto, cod. proc. pen.; quando, invece, la dichiarazione o elezione di domicilio consegue all’invito rivolto all’indagato con l’informazione di garanzia o con il primo atto notificato, ai sensi dell’art. 161, comma secondo, cod. proc. pen., la impossibilità di procedere alla notifica (per mancanza, insufficienza o inidoneità della dichiarazione od elezione) implica la necessità di eseguire quella successiva nel luogo in cui l’atto è stato notificato, con le modalità di cui all’art. 157 cod. proc. pen. (Rigetta, App. Napoli, 05/06/2013).Questa decisione è da sottolineare perché differenzia il caso del 161 comma 1 ((cui può essere assimilata quella prevista dal comma 3) ossia l’invito sia formulato mediante redazione di un verbale nel quale il pubblico ufficiale procedente deve dare atto dell’invito stesso e della risposta data dalla persona sottoposta alle indagini/imputata presente, la procedura, dunque, prevede la contestuale presenza del pubblico ufficiale e dell’interessato, l’invito formulato dal primo, la risposta fornita dal secondo; dal caso previsto dal 161 comma II °: ‘invito a dichiarare o a eleggere il domicilio è formulato “a distanza”, in un contesto cioè che non contempla la simultanea presenza dei due protagonisti, l’interrogante e l’interrogato. In questo caso, colui che recapita l’invito non si identifica con il soggetto processuale che formula l’invito stesso, sicchè la dichiarazione non viene resa al “nuncius” ma all’autorità che procede e con successivo atto (art. 162 c.p.p.). In questo caso, dunque, ove l’invito resti inevaso non v’è rifiuto ma solo mancanza della dichiarazione. I due possibili modi di formulazione dell’invito determinano conseguenze diverse: nel primo caso (commi 1 e 3) la mancanza (a causa del rifiuto), la inidoneità o l’insufficienza della dichiarazione o elezione di domicilio determinano senz’altro la conseguenza che le notificazioni successive possano/debbano essere effettuate mediante consegna dell’atto al difensore; nel secondo, la mancanza (nel senso già spiegato di omessa risposta all’invito), la inidoneità o l’insufficienza della dichiarazione o della elezione di domicilio determinano la conseguenza che le notificazioni successive debbano essere effettuate nel luogo in cui l’invito è stato notificato e solo in caso di impossibilità di quest’ultima notificazione, mediante consegna del difensore. Tanto premesso, come detto, ritiene il Collegio che il requisito della impossibilità della notificazione riguardi solo quella non potuta effettuare in caso di infruttuosa notifica presso il domicilio dichiarato o eletto ai sensi del comma 2 dell’art. 161. Se cioè la notificazione presso il domicilio dichiarato o eletto non è stata possibile (per mancanza, insufficienza o inidoneità della dichiarazione/elezione), la notificazione successiva deve essere effettuata presso l’originario luogo con le modalità ai sensi dell’art. 157 c.p.p.. E ciò vale anche se il domicilio dichiarato corrisponde a quello nel quale fu recapitato l’invito. In questo caso le due fasi si cumulano, nel senso che l’inidoneità del domicilio dichiarato/luogo di prima notificazione consente la notificazione al difensore solo se impossibile ai sensi dell’art. 157 cit.. Se, infatti, nemmeno in tal modo è possibile procedere alla notificazione, non sarà necessario disporre le ricerche della persona sottoposta alle indagini/imputata ai sensi dell’art. 159 c.p.p. posto che in tal caso l’invito a eleggere/dichiarare il domicilio consente la notificazione al difensore. Se invece, come detto, la dichiarazione/elezione di domicilio viene raccolta a verbale dal Giudice/PM/PG procedente ai sensi dell’art. 161 c.p.p., comma 1, le conseguenze sono diverse: è sufficiente la inidoneità dell’elezione/dichiarazione di domicilio a consentire senz’altro la notifica dell’atto al difensore. A tal fine, però, non sono sufficienti nè l’allontanamento temporaneo dal domicilio, nè l’assenza (che può essere del tutto casuale) al momento della notificazione: è necessario il venir meno del domicilio dichiarato colpevolmente non comunicato, sicchè l’allontanamento deve essere definitivo o comunque tale da non rendere più possibile la notifica, purchè di ciò l’ufficiale giudiziario dia conto. Non è necessario dunque che egli compia ricerche per accertare il nuovo domicilio, è sufficiente che raccolga notizie sul posto e solo se risulta che il mutamento non è stato dichiarato per caso fortuito o forza maggiore deve procedere come se l’iniziale dichiarazione/elezione non fosse mai stata resa. (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 30132/17; depositata il 15 giugno)
Ma sul punto dell’accertamento della temporaneità dell’allontanamento c’è contrasto di giurisprudenza: Cass. pen. Sez. VI, 19/04/2017, n. 24864 (rv. 270031) L’impossibilità della notificazione al domicilio dichiarato o eletto, che ne legittima l’esecuzione presso il difensore secondo la procedura prevista dall’art. 161, comma quarto, cod. proc. pen., può essere integrata anche dalla temporanea assenza dell’imputato al momento dell’accesso dell’ufficiale notificatore, senza che sia necessario procedere ad una verifica di vera e propria irreperibilità, così da qualificare come definitiva l’impossibilità di ricezione degli atti nel luogo dichiarato o eletto dall’imputato, considerati gli oneri imposti dalla legge a quest’ultimo – ove avvisato della pendenza di un procedimento a suo carico – e segnatamente l’obbligo di comunicare ogni variazione intervenuta successivamente alla dichiarazione o elezione di domicilio, resa all’avvio della vicenda processuale. (Rigetta, App. Ancona, 18/12/2014)
TENUITA’ DEL FATTO E TENTATO FURTO IN SUPERMERCATO
Tentato furto di generi alimentari in un supermercato: la cassazione applica la tenuità del fatto ex art. 131 bis , annullando senza rinvio, sulla base dell’incensuratezza degli imputati e sulla base del fatto che , anche se tardivamente , ossia prima del giudizio di Cassazione , hanno risarcito il danno(Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 29744/17; depositata il 14 giugno)
OMICIDIO STRADALE (nuova e autonoma figura di reato)
Anche se il profilo sanzionatorio è rimasto inalterato , non c’è continuità normativa , in quanto è autonoma figura di reato (Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 29721/17; depositata il 14 giugno)
IL PATTEGGIAMENTO NELL ‘ILLECITO TRIBUTARIO (13 BIS dlt 74/2000)
Niente patteggiamento se il pagamento non è integrale (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 29565/17; depositata il 14 giugno)
CONCORSO DI PERSONE (accompagnatore)
Tizio ha accompagnato con un passaggio in auto un suo amico ad annaffiare il campo di marijuana, da solo è episodio che non può giustificare il concorso nel reato , annulla con rinvio (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 29219/17; depositata il 13 giugno)
REATI EDILIZI
Non esporre il cartello di cantiere è reato.(Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 29213/17; depositata il 13 giugno)
SOSTANZE STUPEFACENTI (accompagna in auto l’autore)
Accompagna l’amico ad annaffiare il campo di marijuana non è concorso di persone (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 29219/17; depositata il 13 giugno)
VIOLENZA PRIVATA (costretta a salire in auto)
Annullata l’assoluzione del soggetto che aveva costretto la fidanzata a salire in auto e rinvio al giudice civile competente(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 29261/17; depositata il 13 giugno)
GRATUITO PATROCINIO (riproponibilità dopo la presentazione dell’opposizione al rigetto)
Se viene proposta opposizione al rigetto , nelle more non si può riproporre nuova istanza (per cui una nuova istanza può essere proposta soltanto nel caso di procedimento del tutto autonomo da quello principale come ad es. è quello in materia esecutiva, di revisione, di sorveglianza etc..(Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 29069/17; depositata il 12 giugno)
CASS SS UU : INTERESSE AD IMPUGNARE SENTENZA D’APPELLO CHE DICHARA LA PRESCRIZIONE SENZA INTEGRAZIONE DEL CONTRADDITTORIO
Nell’ipotesi di sentenza predibattimentale d’appello, pronunciata in violazione del contraddittorio, con la quale, in riforma della sentenza di condanna di primo grado, è stata dichiarata l’estinzione del reato per prescrizione, la causa estintiva del reato prevale sulla nullità assoluta ed insanabile della sentenza, semprechè non risulti evidente la prova dell’innocenza dell’imputato, dovendo la Corte di cassazione adottare in tal caso la formula di merito di cui all’art. 129 c.p.p., comma 2″ (Corte di Cassazione, sez. Unite Penali, sentenza n. 28954/17; depositata il 9 giugno)
STALKING (a danno di minore : genericità dell’imputazione e prova del danno)
Dei compagni di scuola sono condannati per stalking a danno di un compagno , la Cassazione dichiara inammissibile il ricorso (senza peraltro condannare all’ammenda poiché trattasi di imputato minorenne anche se ha fatto ricorso da maggiorenne , stante l’art. 29 D. Lgs. 272/89) in cui si era rilevata la mancata enunciazione in forma chiara e precisa del fatto: i Giudici osservano che la doglianza è priva di pregio perché basta che, <<ai fini della rituale contestazione del delitto di cui all’art. 612-bis c.p. – che ha natura di reato abituale -, non si richiede che il capo di imputazione rechi la precisa indicazione del luogo e della data di ogni singolo episodio nel quale si sia concretato il compimento di atti persecutori, essendo sufficiente a consentire un’adeguata difesa la descrizione in sequenza dei comportamenti tenuti, la loro collocazione temporale di massima e gli effetti derivatine alla persona offesa>>
Sul punto della prova del danno si afferma inoltre che la prova deve essere ricavata dal comportamento della vittima e dalla condotta dell’agente (il fatto che abbia finito l’anno alla stessa scuola non significa niente in termini di irrilevanza penale , a maggior ragione perché poi , l’anno successivo , ha comunque cambiato scuola) (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 28623/17; depositata l’8 giugno)
CASS SS UU : PRESCRIZIONE E CIRCOSTANZE “INDIPENDENTI”
Le circostanze indipendenti con variazione edittale di pena non superiore ad un terzo (ad es. circostanza aggravante di cui all’art 609‑ter, comma 1, n. 1, c.p.) non costituiscono circostanze “ad effetto speciale” e pertanto non determinano allungamento del termine prescrizionale ex art. 157 co. II° c.p. ( Cass., SSUU, sent. 27 aprile 2017 (dep. 9 giugno 2017), Pres. Canzio, Rel. Gallo, ric. S.A.)
CASS SS UU CONTINUAZIONE IN EXECUTIVIS
Il riconoscimento della continuazione, necessita, anche in sede di esecuzione, non diversamente che nel processo di cognizione, di una approfondita verifica della sussistenza di concreti indicatori, quali l’omogeneità delle violazioni e del bene protetto, la contiguità spazio-temporale, le singole causali, le modalità della condotta, la sistematicità e le abitudini programmate di vita, e del fatto che, al momento della commissione del primo reato, i successivi fossero stati programmati almeno nelle loro linee essenziali, non essendo sufficiente, a tal fine, valorizzare la presenza di taluno degli indici suindicati se i successivi reati risultino comunque frutto di determinazione estemporanea. (Annulla in parte senza rinvio, App. Napoli, 06/05/2014). Nel riconoscimento del concorso formale o della continuazione in sede esecutiva il giudice, nella determinazione della pena, è tenuto al rispetto, oltre che del criterio indicato dall’art. 671, comma secondo, cod. proc. pen., anche del limite del triplo della pena stabilita per la violazione più grave previsto dall’art. 81, commi primo e secondo, cod. pen.. (Annulla in parte senza rinvio, App. Napoli, 06/05/2014) (Corte di Cassazione, sez. Unite Penali, sentenza n. 28659/17; depositata l’8 giugno)
RESPONSABILITÀ MEDICA (- concorso colposo nel reato doloso – novità ed incongruenze del nuovo art. 590 sexies – eliminato il riferimento alla gravità della colpa e suoi significati – regime di diritto intertemporale)
Importante e ricca decisione della Corte che fa il punto sulla materia . In una struttura psichiatrica un paziente (che già aveva ucciso la fidanzata in passato) , uccide un altro paziente solo perché “infastidito”; il medico psichiatra responsabile viene assolto in udienza preliminare con non luogo a procedere , confermata in appello, la Cassazione accoglie il ricorso della parte civile annullando con rinvio , innanzitutto per un motivo processuale , perché si doveva fare la perizia chiesta dalle parti e invece il Gup l’ha rigettata; e poi perché è pienamente configurabile in questo caso un concorso colposo nel reato doloso, sulla cui configurabilità ormai la giusirprudenza è consolidata; inoltre la Cassazione si sofferma sul ruolo di garante del medico psichiatra : <<l’obbligo giuridico che grava sullo psichiatra risulta potenzialmente qualificabile al contempo come obbligo di controllo, equiparando il paziente ad una fonte di pericolo, rispetto alla quale il garante avrebbe il dovere di neutralizzarne gli effetti lesivi verso terzi, e di protezione del paziente medesimo, soggetto debole, da comportamenti pregiudizievoli per se stesso>> .Poi la Corte passa ad analizzare le incongruenze del nuovo testo normativo nel senso che non si è in colpa quando si rispettano le linee guida , ma poi si è in colpa se l’evento si verifica per “imperizia” ; e se si adottasse l’interpretazione che giustifica il medico imperito quando rispetta le linee guida si farebbe un torto al diritto alla salute e la Corte fa questa esempio : <<Un chirurgo imposta ed esegue l’atto di asportazione di una neoplasia addominale nel rispetto delle linee guida e, tuttavia, nel momento esecutivo, per un errore tanto enorme quanto drammatico, invece di recidere il peduncolo della neoformazione, taglia un’arteria con effetto letale. In casi del genere, intuitivamente ed al lume del buon senso, non può ritenersi che la condotta del sanitario sia non punibile per il solo fatto che le linee guida di fondo siano state rispettate.>>E quindi si afferma , in generale che anche il delitto colposo è improntato al principio di colpevolezza, ove non tutte le violazioni delle prescrizioni sono colpa rilevante ma solo quelle che la norma mira a prevedere e prevenire; ma queste linee guida cosa sono ? non protocolli , ma semplici indicazioni di massima ; oltretutto se si adottasse la linea formalistica (del “ basta il rispetto alle linee guida”)allora siccome anche la disciplina civilistica richiama il 590 sexies , anche ìl risarcimento del danno se ne andrebbe a farsi benedire) : e queste linee guida non coprono tutti gli ambiti (devono essere poi sempre esplicitate in protocolli ufficiali , ed in questo senso si auspica quanto prima un uscita del legislatore anche a livello di normazione secondaria che le raccolga tutte , come è vero che non si può togliere valore a quelle indicazioni innovative che pur non raccolte in linee guida sono di indubbia valenza nel caso concreto .E allora la Corte interpreta la nuova normativa nel senso qui di seguito << La normativa si riferisce ad eventi che costituiscono espressione di condotte governate da linee guida accreditate nei modi che si sono sopra riferiti. Perché sia esclusa la responsabilità si richiede, altresì, che le linee guida siano appropriate rispetto al caso concreto; e cioè che non vi siano ragioni, dovute solitamente alle comorbilità, che suggeriscono di discostarsene radicalmente. Chiara, in tal senso la formulazione dell’art. 5: “Gli esercenti le professioni sanitarie…. si attengono, salve le specificità del caso concreto, alle raccomandazioni previste dalle linee guida….”.Insomma, quando le linee guida non sono appropriate e vanno quindi disattese, l’art. 590-sexies cit. non viene in rilievo e trova applicazione la disciplina generale prevista dagli artt. 43, 589 e 590 c.p……. la novella trova applicazione quando le raccomandazioni generali siano pertinenti alla fattispecie concreta. Qui si tratterà di valutare se esse “risultino adeguate” e siano cioè state attualizzate in forme corrette, nello sviluppo della relazione terapeutica, avuto naturalmente riguardo alle contingenze del caso concreto…………Infine la Corte chiarisce che l’art. 590-sexies si applica solo quando sia stata elevata o possa essere elevata imputazione di colpa per imperizia (sebbene l’ultima giurisprudenza garantiva una sorta di via d’uscita per il sanitario anche per la negligenza , garantendogli la sanzione solo in cas di colpa grave…E allora può giovare al diritto penale il principio civilistico di cui all’art. 2236 c.c., che assegna rilevanza soltanto alla colpa grave, solo qualora il caso concreto imponga la soluzione di problemi di speciale difficoltà. La novella del 2017 non contiene alcun riferimento alla gravità della colpa che quindi deve ritenersi eliminata. Ai sensi dell’art. 2 c.p., il nuovo regime si applica solo ai fatti commessi in epoca successiva alla riforma. Per i fatti anteriori, sempre in applicazione dell’art. 2 c.p., può trovare applicazione, invece, quando pertinente, la normativa del 2012, che appare più favorevole con riguardo alla limitazione della responsabilità ai soli casi di colpa grave.(Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 28187/17; depositata il 7 giugno)
DICHIARAZIONE DEI REDDITI ILLECITI NEL GRATUITO PATROCINIO
Non integra il delitto di cui all’art. 95 d.P.R. n. 115 del 2002 la mancata indicazione, nella dichiarazione prevista per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, della percezione di redditi da attività illecite, quando questi sono il frutto dei reati oggetto del procedimento in cui viene richiesta l’ammissione a tale beneficio. (Annulla senza rinvio, App. Trieste, 26/01/2016) (Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 27990/17; depositata il 6 giugno)
INGIUSTA DETENZIONE : DOLO E COLPA GRAVE DEVONO ESSERE EZIOLOGICAMENTE RILEVANTI
“In tema di riparazione per l’ingiusta detenzione, la condotta dolosa (o di colpa grave) di cui all’art. 314 c.p.p., costituisce una condizione ostativa al riconoscimento del diritto all’equa riparazione solo qualora sussista un apprezzabile collegamento causale tra la condotta stessa e il provvedimento che ha dato luogo alla restrizione cautelare, e poi al mantenimento della custodia cautelare, e la colpa grave deve essere rapportata agli indizi cui non si deve dare adito per grave imprudenza; non può ritenersi, infatti, che una condotta sospetta (nella specie frequentazioni) costituisca di per sè la colpa grave ostativa alla riparazione, posto che i sospetti non autorizzavano e non autorizzano – a maggior ragione nella vigenza del nuovo codice di procedura penale che esige la gravità degli indizi di colpevolezza – la misura cautelare“(Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 27968/17; depositata il 6 giugno)
INAPPLICABILE L’AGGRAVANTE EX ART. 80, COMMA 1, LETT. G), ALL’UNIVERSITÀ
Lo stabilisce la 6° sezione (Cass., Sez. VI, sent. 14 febbraio 2017 dep. 1 giugno 2017, n. 27458)
CORTE DI STRASBURGO (procedura irricevibilità)
Come risulta dal sito internet istituzionale, dal 1 Giugno 2017 cambia la procedura sull’irricevibilità, adesso si potrà sapere quali sono i riferimenti in base ai quali desumere i motivi dell’irricevibilità (prima si aveva notizia solo ed esclusivamente dell’irricevibilità tout court .)
SOSTANZE STUPEFACENTI ( oltre 100 grammi di droghe leggere possono essere per uso personale)
A un soggetto trovano in casa grammi 46 di hashish e grammi 67 di marijuana : viene assolto in secondo grado (dopo essere stato condannato nel primo) perché il solo dato ponderale dello stupefacente rinvenuto – e l’eventuale superamento dei limiti tabellari indicati dal D.P.R. n. 309 del 1990, art. 73 bis, comma 1, lett. a), – non determina alcuna presunzione di destinazione della droga ad un uso non personale; rigettato il ricorso del procuratore generale (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 27090/17; depositata il 30 maggio)
ELEZIONE DI DOMICILIO NELL’ISTANZA DI GRATUITO PATROCINIO
È valida anche nel procedimento principale ; giurisprudenza costante sul punto , vedasi Sez. 4, n. 7300 del 29/01/2009, Dostuni, Rv. 242868). (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 26868/17; depositata il 29 maggio)
PARTICOLARE TENUITÀ DEL FATTO (abitualità non è recidiva, e solo con il terzo reato della stessa indole si ha abitualità )
Imputato assolto perché evade in pigiama dalla propria abitazione per per gettare l’immondizia: assolto nei gradi di merito per particolare tenuità, il PG impugna ma la Cassazione gli dà torto : la minima offensività del fatto è desumibile dalle concrete modalità delle condotta, atteso che l’imputato era stato colto in pigiama nell’atto di gettare la immondizia nei pressi della propria abitazione…; inoltre anche se l’imputato era recidivo specifico infraquinquennale .. la nozione di “comportamento non abituale” è frutto del sottosistema generato dal 131 bis c.p., ed al suo interno deve essere letto. E’, pertanto, fuorviante riferirsi, nella interpretazione della stessa, alla categoria della recidiva. L’intento del legislatore è stato, infatti, quello di escludere dall’ambito della particolare tenuità del fatto condotte “seriali” ed il tenore letterale della disposizione lascia intendere che l’abitualità si concretizza in presenza di una pluralità di illeciti della stessa indole (dunque almeno due) diversi da quello oggetto del procedimento nel quale si pone la questione dell’applicabilità dell’art. 131 bis c.p.. Solo il terzo illecito della medesima indole dà, pertanto, legalmente luogo alla serialità che osta all’applicazione dell’istituto. I reati ben possono, inoltre, essere successivi a quello in esame, perchè si verte in un ambito diverso da quello della disciplina legale della recidiva, fondata su un distinto apprezzamento. La sentenza impugnata ha, pertanto, fatto buon governo dei principi di diritto enunciati dalle Sezioni Unite escludendo nella specie la condizione ostativa del comportamento abituale, in quanto l’imputato, al momento della commissione del fatto (8 marzo 2014), era sottoposto alla misura coercitiva degli arresti domiciliari dal 3 agosto 2013 e non risultavano essere state poste in essere altre violazioni. L’unico precedente penale a carico dello S. per evasione, del resto, risaliva al 1995 e, pertanto, non sussistevano le condizioni minimali per ravvisare la condizione ostativa del comportamento abituale, che, peraltro, non può essere confusa con la recidiva o con una generica proclività a delinquere dell’imputato.(Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 26867/17; depositata il 29 maggio)
LEGGE PINTO (il dies a quo per calcolare il termine di proponibilità della domanda di 6 mesi decorre dal momento dell’effettiva conoscenza)
<<In tema di irragionevole durata del processo, il termine della domanda di riparazione, ai sensi della L. n. 89 del 2001, art. 4, decorre solo da quando la parte ha avuto conoscenza del provvedimento che definisce il giudizio presupposto (nella specie, solo dalla comunicazione e non dal deposito della sentenza di cassazione), valendo il principio per cui il decorso del termine di un atto presuppone che l’interessato conosca il dies a quo (Cass. n. 21294 del 2015) >>(Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 2, sentenza n. 13509/17; depositata il 29 maggio)
CYBERBULLISMO (e’ legge)
Pubblicata la Legge 29 maggio 2017 n. 71 recante “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”
Incomincia con la relativa definizione :<< per «cyberbullismo» si intende qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo>>.
Il minore ultra 14 enne o il genitore possono rivolgersi al gestore del sito , e , in caso di mancato riscontro, al Garante per la protezione dei dati personali, per far cancellare la fonte lesiva. Previsto poi un tavolo di azione integrato tra vari Ministeri . Particolarmente stringente sarà la prevenzione nelle scuole : il Ministero dell’istruzione (sentito quello di Giustizia) deve dare delle linee guida e ci dovrà essere un referente (docente) per ogni istituto scolastico . Gli uffici scolastici regionali faranno dei bandi per progetti in tal senso , e le scuole potranno promuovere loro iniziative nell’ambito dei budget esistenti .
Previsto il dovere di informare i genitori da parte del dirigente scolastico (salvo che il fatto costituisca reato per cui valgono le ordinarie regole).
E’ prevista un procedura di ammonimento (misura di prevenzione) nei confronti dell’ultra 14 enne per fatti commessi a danno di minorenne , una sorta di avviso orale fatto dal Questore .
RINUNZIA AL MANDATO (non implica revoca dell’elezione di domicilio)
Con la rinunzia al mandato da parte del legale non cade l’elezione di domicilio presso il suo studio, anzi , può dirsi di più: ciò è contro il codice deontologico forense(Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 26378/17; depositata il 25 maggio)
LESIONI COLPOSE (madre che non sorveglia il figlio minore di 5 anni che inserisce la mano nel robot da cucina)
La madre si trovava in casa col figlio , mentre preparavano insieme una torta, raccomandando al figlio di non toccare il robot da cucnia dove si stava formando l’impasto, quest’ultimo , in un momento di disattenzione del genitore , metteva una mano dentro l’elettrodomestico, tagliandosi così le falangi del dito medio e dell’anulare, che venivano poi amputate con intervento chirurgico.Il Giudice di Pace, in primo grado, ed il Tribunale, in grado di appello, avevano assolto l’imputata escludendo una responsabilità colposa. I giudici di merito avevano ritenuto che la madre del minore, nell’impartire la raccomandazione di non toccare niente, avesse esercitato adeguatamente la diligenza esigibile da parte di un genitore e che, dunque, non fosse penalmente responsabile per l’evento verificatosi. Su ricorso della parte civile la Cassazione accoglie annullando con rinvio per motivazione errata perché i giudici di merito hanno ritenuto indifferenti due ricostruzioni : a)la madre si è voltata solo un attimo per prendere la farina; b) la madre è uscita di casa per andare dalla vicina a prendere la farina ; ebbene per la Corte è fondamentale stabilire se sia sia trattato della situazione sub a) o sub b) , in tale ultimo caso la regola cautelare (generica) correttamente applicabile, con valutazione ex ante di carattere ricognitivo, avrebbe imposto un comportamento ben più rigoroso ed attento da parte del genitore (costituito, ad esempio, dal momentaneo spegnimento del frullatore o dal portare con sè il bimbo in maniera tale da non lasciarlo da solo esposto al pericolo). In definitiva il contenuto del dovere di vigilanza dei genitori sui figli minori può variare in relazione al caso concreto. (Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 26257/17; depositata il 25 maggio)
UTILIZZABILITA’ DELLE DICHIARAZIONI SPONTANEE (350 co. VII° cpp)
«Le dichiarazioni spontanee anche se rese in assenza del difensore e senza l’avviso di poter esercitare il diritto al silenzio sono utilizzabili nella fase procedimentale, nella misura in cui emerga con chiarezza che l’indagato abbia scelto di renderle liberamente, senza alcuna coercizione o sollecitazione. Si tratta di dichiarazioni che hanno un perimetro di utilizzabilità circoscritto alla fase procedimentale e dunque all’incidente cautelare, ed agli eventuali riti a prova contratta, ma che non hanno alcuna efficacia probatoria in dibattimento».Cass., Sez. II, sent. 3 aprile 2017 dep. 25 maggio 2017, n. 26246
NUOVA DISCIPLINA IN MATERIA DI PREVENZIONE DEL RICICLAGGIO E DI FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO
Contenuta nel D.LGS. 25 MAGGIO 2017, N. 90
FALSO NELLA CAMBIALE (è ancora reato )
Anche la cambiale è scrittura privata , però rimane reato stante la nuova formulazione dell’art. 491 <<In tema di falso in scrittura privata, a seguito dell’abrogazione dell’art. 485 c.p. e della nuova formulazione dell’art. 491 c.p., ad opera del D.Lgs. n. 7 del 2016, continua ad essere penalmente rilevante l’attività di falsificazione delle scritture private costituite dalla cambiale, da testamento olografo e dai titoli di credito trasmissibili per girata o al portatore, purché la condotta sia sorretta dal dolo specifico di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di causare ad altri un danno.>>(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 25948/17; depositata il 24 maggio)
MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA (madre colpisce con telecomando il figlio)
Una madre scaglia un telecomando sul viso del figlio , colpendolo alla bocca, e provocandogli una fuoriuscita di sangue; dichiarato inammissibile il ricorso , il lancio non era un mero gesto di stizza , derivato dall’ira provocatagli per un arrabbiatura, ma la minima distanza tra lei ed il figlio è sintomo inequivoco: anche l’irritazione momentanea che avrebbe determinato il lancio del telecomando non sarebbe elemento in grado di escludere la coscienza e volontà del fatto, trattandosi del mero movente dell’azione, della causa psichica della condotta umana, dello stimolo che ha indotto l’autore ad agire, facendo scattare la volontà (Sez. 1, n. 466 del 11/11/1993, dep. 1994, Hasani, Rv. 196106: “Il movente è la causa psichica della condotta umana e costituisce lo stimolo che ha indotto l’individuo ad agire; esso va distinto dal dolo, che è l’elemento costitutivo del reato e riguarda la sfera della rappresentazione e volizione dell’evento”; in una fattispecie analoga, Sez. 3, n. 14742 del 11/02/2016, P, Rv. 266634: “Lo stato di nervosismo e di risentimento non esclude l’elemento psicologico del reato di maltrattamenti in famiglia, costituendo, al contrario, uno dei possibili moventi dell’ipotesi delittuosa”; Sez. 6, n. 5541 del 02/04/1996, Tosi, Rv. 204874). (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 25936/17; depositata il 24 maggio)
NOTIFICAZIONE PRESSO LA RESIDENZA ANAGRAFICA ANZICHE’ PRESSO IL DOMICILIO ELETTO (STUDIO DIFENSORE D’UFFICIO)
Annullata senza rinvio (perché c’è prescrizione) e rinvio al giudice civile competente per valore in primo grado (c’era costituzione di parte civile) perché non ci sono gli estremi per il 129 : si trattava di un procedimento svoltosi in 1 e 2 grado con il difensore d’ufficio che non aveva mai lamentato nulla, ove le notifiche erano state fatte nel luogo di residenza anagrafica anziché in quella , mutata successivamente in sede di interrogatorio, dello studio del difensore d’ufficio : la Corte afferma che non può applicarsi l’orientamento secondo cui la nullità è a regime intermedio , E il conseguente sviluppo della giurisprudenza secondo cui la nullità conseguente alla notifica all’imputato del decreto di citazione a giudizio presso lo studio del difensore di fiducia anzichè presso il domicilio dichiarato è di ordine generale a regime intermedio in quanto detta notifica, seppur irritualmente eseguita, non è inidonea a determinare la conoscenza dell’atto da parte dell’imputato, in considerazione del rapporto fiduciario che lo lega al difensore (sez. 4, n. 40066 del 17.9.2015, Bellucci, rv. 264505>> ; tutto questo proprio perché nella fattispecie il difensore era d’ufficio e non di fiducia, quindi, si ha mancata conoscenza dell’atto e nullità insanabile ; e poi non bisognava percorrere la strada ex art. 157 relativa alle prime notificazioni all’imputato perché egli già aveva eletto domicilio , bastava notificare al difensore d’ufficio ex 161 (Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 25548/17; depositata il 23 maggio)
TRUFFA (commessa dall’Amministratore di condominio)
Si intasca quasi 30.000,00 euro dei condomini: condannato per truffa e appropriazione indebita. Interessante anche una declaratoria di inammissibilità “parziale” : la Corte dichiara che la recidiva contestata valeva solo per la truffa e non per l’appropriazione indebita , quindi rileva la prescrizione del reato di truffa e dichiara inammissibile il ricorso per l’appropriazione indebita (Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 25444/17; depositata il 22 maggio)
NOTIFICHE ALLA PERSONA OFFESA (no secondo tentativo)
In tema di notifiche alla persona offesa, l’art. 154 c.p.p. rinvia alle prescrizioni di cui all’art. 157, commi 1, 2, 3, 4 e 8, c.p.p. (Prima notificazione all’imputato non detenuto), ma, non essendovi alcun richiamo al comma 7, non è previsto l’obbligo di procedere ad un secondo tentativo di consegna dell’atto presso l’abitazione, laddove il primo non sia andato a buon fine. In tal caso è valido il deposito dell’avviso presso la segreteria del pubblico ministero, per una richiesta di archiviazione. (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 24888/17; depositata il 19 maggio)
NOTIFICAZIONE AL DIFENSORE EX 161 (stante impossibilità di notifica anche solo temporanea)
Imputato che ha eletto un domicilio , ma l’Ufficiale giudiziario non lo trova : consentita la notifica presso il difensore anche in caso di temporanea e provvisoria assenza dell’imputato nel domicilio eletto senza che sia necessario procedere ad una verifica di vera e propria irreperibilità, così da qualificare come definitiva l’impossibilità di ricezione degli atti nel luogo dichiarato o eletto dall’imputato, considerati gli oneri imposti dalla legge a quest’ultimo – ove avvisato della pendenza di un procedimento a suo carico – e segnatamente l’obbligo di comunicare ogni variazione intervenuta successivamente alla dichiarazione o elezione di domicilio, resa all’avvio della vicenda processuale(Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 24864/17; depositata il 18 maggio)
Minoritaria la tesi secondo cui l’U.G. deve svolgere un accertamento ulteriore e solo a seguito del quale, ove l’elezione di domicilio sia mancante o insufficiente o l’imputato risulti essersi trasferito altrove, è possibile attivare la procedura, ex art. 161 c.p.p., comma 4, di notifica presso il difensore (Sez. 5, n. 35724 del 10/06/2015, L., Rv. 265872; Sez. 2, n. 48349 del 07/12/2011, Martini, Rv. 252059; Sez. 1, n. 36235 del 23/09/2010, Cannella, Rv. 248297; Sez. 4, n. 1167 del 24/10/2005, dep. 2006, Manna, Rv. 233172)
APPROPRIAZIONE INDEBITA NEL MUTUO
Occorre specifica destinazione , se no non c’è reato : Ai fini della configurabilità del delitto di appropriazione indebita, qualora oggetto della condotta sia il denaro, è necessario che l’agente violi, attraverso l’utilizzo personale, la specifica destinazione di scopo ad esso impressa dal proprietario al momento della consegna, non essendo sufficiente il semplice inadempimento all’obbligo di restituire somme in qualunque forma ricevute in prestito. (Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 24857/17; depositata il 18 maggio)
LAVORI ABUSIVI NEI REATI EDILIZI (BUONA FEDE)
Non basta neanche una circolare per far radicare la buona fede nelle contravvenzioni , occorre provare di aver assolto tutti gli obblighi informativi .(Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 24585/17; depositata il 18 maggio)
SOSTANZE STUPEFACENTI (circostanza attenuante di speciale tenuità ex 62 n. 4)
Suddetta circostanza si applica anche a reato de quo : è applicabile a ogni tipo di delitto, indipendentemente dalla natura giuridica del bene oggetto di tutela, purchè il fatto risulti commesso per motivi di lucro – e cioè per acquisire, mediante l’azione delittuosa, un vantaggio patrimoniale – e purchè la speciale tenuità riguardi sia il lucro (prefigurato o conseguito) sia l’evento dannoso o pericoloso . Il giudice deve quindi offrire adeguata motivazione se disattende la relativa richiesta. (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 24533/17; depositata il 17 maggio)
PORTO DI ARMI E SCRIMINANTE DELLA FEDE RELIGIOSA (ART. 19 COST)
Interessante decisione della 1° sezione che fa il punto sulla rilevanza penale dei comportamenti di coloro che mirano a conservare la loro tradizioni culturali e religiose, nella fattispecie un imputato (di religione Sikh) è stato condannato, nei gradi di merito, per il porto del pugnale Kirpan (rituale di quel culto) e la Cassazione rigetta il ricorso : << In una società multietnica, la convivenza tra soggetti di etnia diversa richiede necessariamente l’identificazione di un nucleo comune in cui immigrati e società di accoglienza si debbono riconoscere. Se l’integrazione non impone l’abbandono della cultura di origine, in consonanza con la previsione dell’art. 2 Cost. che valorizza il pluralismo sociale, il limite invalicabile è costituito dal rispetto dei diritti umani e della civiltà giuridica della società ospitante Nello stesso senso, si muove anche l’art. 9 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo che, al comma 2, stabilisce che “La libertà di manifestare la propria religione o il proprio credo può essere oggetto di quelle sole restrizioni che, stabilite per legge, costituiscono misure necessarie in una società democratica, per la protezione dell’ordine pubblico, della salute o della morale pubblica, o per la protezione dei diritti e della libertà altrui”.La giurisprudenza Europea, a proposito del velo islamico, in Leyla Sahin c. Turchia (GC), n. 44774/98, p. 111, CEDU 2005 XI; Refah Partisi e altri c. Turchia (GC), n. 41340/98, 41342/98, 41343/98 e 41344/98, p. 92, CEDU 2003 II, ha riconosciuto che lo Stato può limitare la libertà di manifestare una religione se l’uso di quella libertà ostacola l’obiettivo perseguito di tutela dei diritti e delle libertà altrui, l’ordine pubblico e la sicurezza pubblica. Nella causa Eweida e altri contro Regno Unito del 15 gennaio 2013, la Corte ha riconosciuto la legittimità delle limitazioni alle abitudini di indossare visibilmente collane con croci cristiane durante il lavoro e ha suffragato l’opinione ricordando che, nello stesso ambiente lavorativo, dipendenti di religione Sikh avevano accettato la disposizione di non indossare turbanti o Kirpan (in questo modo dimostrando che l’obbligo religioso non è assoluto e può subire legittime restrizioni).>> (Cass., sez. I, sent. 31 marzo 2017 dep. 15 maggio 2017, n. 24048)
RECUPERO ONORARI DIFESA D’UFFICIO (diffida a mezzo UG non è gratis)
Il Ministero della Giustizia con la circolare 15 maggio 2017 ha reso nota la decisione circa la mancanza di gratuità della notifica a mezzo dell’Ufficiale Giudiziario della missiva con cui si diffida il cliente ad adempiere al pagamento delle competenze professionali maturate dall’avvocato d’ufficio.(Ministero Giustizia , circolare 15 maggio 2017 )
SCIOGLIMENTO DEL CUMULO PER REATO OSTATIVO
In presenza di un provvedimento di unificazione di pene concorrenti, è legittimo nel corso dell’esecuzione lo scioglimento del cumulo quando occorre procedere al giudizio sull’ammissibilità della domanda di concessione della liberazione anticipata speciale, ostacolata dalla circostanza che nel cumulo è compreso un titolo di reato rientrante nel novero di quelli elencati nel L. n. 354 del 1975, art. 4 bis, sempre che il condannato abbia espiato la parte di pena relativa al delitto ostativo (Sez. 1, n. 18172 del 26/01/2016 – dep. 02/05/2016, Fiandaca Scotti, Rv. 267246; Sez. 1, n. 1655 del 22/12/2014 – dep. 14/01/2015, Uccello, Rv. 261986; Sez. 1, n. 53781 del 22/12/2014 – dep. 30/12/2014, Ciriello, Rv. 261582). (Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 24104/17; depositata il 15 maggio)
NOMINA FIDUCIARIA DEL DETENUTO ( deve comunicarla al nuovo legale)
Rigettato il ricorso avverso un ordinanza che aveva rigettato la restituzione nel termine per impugnare perché un detenuto aveva nominato un difensore che non si era attivato per interporre appello; la corte stabilisce che non ci si può lamentare, perché il detenuto doveva attivarsi per comunicare al nuovo difensore di essere stato nominato . (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 23065/17; depositata l’11 maggio)
MANDATO AD HOC PER LA FASE ESECUTIVA
Dichiarata inammissibile la richiesta di affidamento in prova al servizio sociale, perché non basta la nomina durante la fase di cognizione , occorre anche quella specifica per l’esecuzione ( e la sorveglianza) (Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 22945/17; depositata il 10 maggio)
FUMOGENI ALLO STADIO (BASTA L’ACCENSIONE)
E’ reato di pericolo concreto. La L. n. 401 del 1989, art. 6 bis, <<punisce sia il lancio e sia l’utilizzo (“lancia o utilizza”), in modo da creare un concreto pericolo per le persone, razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti per l’emissione di fumo o di gas visibile, ovvero bastoni, mazze, materiale imbrattante o inquinanti, oggetti contundenti o, comunque, atti ad offendere; intendendosi per utilizzo qualsiasi azione che concretamente pone in pericolo le persone >>(Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 22315/17; depositata il 9 maggio)
PROCURA SPECIALE AL DIFENSORE CIVILISTA DA PARTE DEL DETENUTO
La procura rilasciata al proprio avvocato può essere autenticata solo dal direttore del carcere (no da un responsabile dell’ufficio matricola) (Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 3, ordinanza n. 11347/17; depositata il 9 maggio)
PROCURA SPECIALE DEL DETENUTO
Secondo questa importante decisione della Sezione Civile , la procura rilasciata da un detenuto al proprio avvocato può essere autenticata solo dal direttore del carcere (Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 3, ordinanza n. 11347/17; depositata il 9 maggio)
INTERFERENZE ILLECITE NELLA VITA PRIVATA
Filma la partner mentre compie con lui atti sessuali , viene assolto perché non è un “estraneo” o “terzo” come richiesto dalla norma ; chi partecipa, con l’assenso dell’offeso, alla scena in questione (sia essa domestica, intima, o comunque tale da non rendersi percepibile ad una generalità indeterminata di persone) non può essere soggetto attivo del reato. (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 22221/17; depositata l’8 maggio)
IL RITARDO NELLO SVOLGIMENTO DELLE INDAGINI PRELIMINARI E CONSEGUENZE DISCIPLINARI PER IL PM
Importante decisione della Cassazione Civile a SS UU per le ricadute che potrebbe avere nella fase delle indagini preliminari anche in virtù delle nuove modifiche normative in itinere (Cass. civ., SSUU, sent. 7 marzo 2017 dep. 4 maggio 2017 n. 10793)
E’ COMPETENTE IL GIP QUANDO LA RICHIESTA DI MESSA ALLA PROVA SI PRESENTA CON L’OPPOSIZIONE AL DECRETO PENALE
Lo stabilisce una sentenza della 1 sezione (a Cass. pen., Sez. I, sent. 2 febbraio 2017 dep. 4 maggio 2017, n. 21324)
STATUIZIONI CIVILI E MORTE DEL REO
L’intervenuta estinzione del reato per morte del reo, nel determinare la cessazione del rapporto processual-penalistico, comporta anche la caducazione delle statuizioni civilistiche adottate con la sentenza non ancora definitiva confronti dello stesso, giurisprudenza pacifica sul punto .(Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 20864/17; depositata il 2 maggio)
SS UU : MALVERSAZIONE E TRUFFA E’ CONCORSO MATERIALE
Il reato di malversazione in danno dello Stato concorre con quello di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.(Corte di Cassazione, sez. Unite Penali, sentenza n. 20664/17; depositata il 28 aprile)
CASS SS UU : SALVA LA SENTENZA DI APPELLO CHE DICHIARA LA PRESCRIZIONE IN ASSENZA DI CONTRADDITTORIO
Questione: « Se la Corte di cassazione debba dichiarare la nullità della sentenza predibattimentale di appello pronunciata in violazione del contraddittorio, con cui, in riforma della sentenza di condanna di primo grado, è stata dichiarata l’estinzione del reato per prescrizione o, invece, debba dare prevalenza alla causa estintiva del reato ». Risposta « Prevale la causa estintiva sempreché non risulti evidente la prova dell’innocenza dell’imputato ».(Cass., Sez. Un., u.p. 27 aprile 2017, Pres. Canzio, Rel. Conti, Red. Gallo, ric. Iannelli , informazione provvisoria)
CASS SS UU: NON C’E’ FURTO CON DESTREZZA PER CHI APPROFITTA DELLA DISTRAZIONE DELLA PERSONA OFFESA
Questione: « Se, in tema di furto, la circostanza aggravante della destrezza sia configurabile quando l’agente di limiti ad “approfittare” di una situazione oggettiva di temporanea distrazione della persona offesa ».Risposta negativa. Cass., Sez. Un., u.p. 27 aprile 2017, Pres. Canzio, Rel. Boni, ric. Quarticelli (informazione provvisoria)
AIUTO AL SUICIDIO (caso Marco Cappato su morte Fabiano Antoniani c.d. Fabo )
Chiesta l’archiviazione dai PM con delle motivazioni molto interessanti (si legga il provvedimento in https://www.penalecontemporaneo.it/d/5394-tra-reato-di-aiuto-al-suicidio-e-diritto-ad-una-morte-dignitosa-la-procura-di-milano-richiede-larch) (Procura della Repubblica di Milano, Richiesta di Archiviazione del 26 aprile 2017, proc. 9609/2017 R.G.N.R., PP. MM. Siciliano e Arduini, indagato Cappato)
Ma la richiesta di archiviazione sarà bocciata dal Gip
NULLITA’ PER MANCATO RISPETTO ORARIO
Svolgimento dell’udienza in ora anticipata rispetto a quella fissata, nonostante l’assenza dell’indagato. Costituisce principio consolidato quello secondo cui integra nullità assoluta, ex art. 179 cod. proc. pen., l’anticipazione dell’udienza rispetto all’ora prefissata e la sua celebrazione in assenza del difensore(Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 19221/17; depositata il 21 aprile)
DELITTI CONTRO LA FEDE PUBBLICA
Fotocopia il pass disabili essendo lei stessa la titolare , condanna nel merito , la Cassazione annulla senza rinvio per insussistenza del fatto (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 18961/17; depositata il 20 aprile)
CORRELAZIONE TRA ACCUSA E SENTENZA NEI REATI COLPOSI
Grave sinistro stradale, il motociclista impatta da dietro un autovettura e muore ; le ipotesi della condotta sono molteplici , ma tute rientranti nel reato colposa omissione colposa , la Corte elabora la seguente massima : << non viola il principio di correlazione, assunto quale espressione del giusto processo, anche come delineato dall’art. 6 CEDU, nell’interpretazione datane dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo, la sentenza che afferma la responsabilità per reato commissivo colposo sulla base di una irrisolta alternativa condotta colposa, comunque efficiente, quando l’imputato sia stato in condizione di far valere le proprie ragioni in merito ad entrambe le ipotesi>>(Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 19028/17; depositata il 20 aprile)
IMMIGRAZIONE
La Legge Minniti per l’accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale e per il contrasto dell’immigrazione il d.l. n. 13/2017 è stato convertito in legge 13 aprile 2017, n. 46.
TRUFFA CONTRATTUALE PER MANCATA CONSEGNA DEL BENE ACQUISTATO ON LINE
Deve ritenersi integrata la truffa contrattuale in caso di mancata consegna di merce offerta in vendita ed acquistata sul web, allorchè al versamento di un acconto non faccia seguito la consegna del bene compravenduto e il venditore risulti non più rintracciabile (Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 18821/17; depositata il 18 aprile)
PUBBLICA SICUREZZA (uso dei caschi può configurare lieve entità )
Lo afferma la Cassazione valutando lieve il comportamento degli imputati di usare caschi e sciarpe durante una manifestazione(Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 18688/17; depositata il 14 aprile)
REATI AMBIENTALI (GESTIONI RIFIUTI NON AUTORIZZATA)
Un soggetto utilizza un sito per scaricare rifiuti e il Giudice di 1 grado gli dà lieve entità del fatto ex 131 bis , perché non avrebbe realizzato una vera e propria discarica abusiva mancando le opere necessarie alla sua realizzazione ; impugna il PG in Cassazione , che gli dà ragione perché per la discarica abusiva basta che vengano metodicamente abbandonati rifiuti in un sito , senza che sia necessario apprestare opere per la sua realizzazione , se no si restringerebbe eccessivamente l’area del penalmente rilevante oltre la ratio legis . (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 18399/17; depositata l’11 aprile)
INTRALCIO ALLA GIUSTIZIA (377 c.p.)
Condanna confermata in cassazione per un uomo che aveva minacciato un teste d’accusa a ritrattare in dibattimento, prima che iniziasse l’udienza (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 18371/17; depositata l’11 aprile)
GIUSTIZIA NELLA UE
Il 10 aprile è stato pubblicato il quadro di valutazione della giustizia nell’Unione Europea con metodo di comparazione . Qui il documento http://www.dirittoegiustizia.it/allegati/PP_INT_17quadrovalutazioneUE2017_s.pdf Commissione UE, pubblicato il 10 aprile 2017
GUIDA IN STATO D’EBBREZZA E LIEVE ENTITA’
Si trattava di un caso in cui un automobilista aveva superato la soglia del tasso alcoolemico , ma non di molto , e poi l’incidente stradale era stato causato dalla controparte : rigettato il ricorso del P.G: avverso l’assoluzione per lieve entità (Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 18159/17; depositata l’11 aprile)
FURTO IN PALESTRA
Fruga nelle tasche degli indumenti lasciati in una palestra della scuola : è furto in abitazione <<Per luogo destinato a privata dimora, nell’ottica delineata dalla norma incriminatrice di cui all’art. 624 bis c.p., deve infatti intendersi qualsiasi luogo, non pubblico, in cui una persona si trattenga, in modo permanente oppure transitorio e contingente, per compiere atti di vita privata o attività lavorative (Cass., Sez. 4, n. 20022 del 16-4-2008, Rv. 239980). Integra, pertanto, come correttamente evidenziato dal giudice a quo, gli estremi del reato in esame il fatto commesso nello spogliatoio di un circolo sportivo (Cass., Sez. 5, n. 12180 del 1011-2014, Rv. 262815). Il che è agevolmente comprensibile, ove si consideri che gli utenti, recandosi nei locali di una palestra, per effettuare attività sportiva, lasciano negli spogliatoi i propri abiti e i propri effetti personali. >>(Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 18089/17; depositata il 10 aprile)
TRUFFA SU INTERNET E’ AGGRAVATA EX 61 N 5 C.P.
Quando c’è di mezzo la distanza rispetto al luogo in cui si trova l’acquirente del prodotto on line, che di norma ne ha pagato anticipatamente il prezzo, <<secondo la prassi di tale tipo di transazioni e come avvenuto nel caso in esame – è l’elemento che pone l’autore della truffa in una posizione di forza e di maggior favore rispetto alla vittima, consentendogli di schermare la sua identità, di non sottoporre il prodotto venduto ad alcun controllo preventivo da parte dell’acquirente e di sottrarsi comodamente alle conseguenze dell’azione: vantaggi, che non potrebbe sfruttare a suo favore, con altrettanta facilità, se la vendita avvenisse de visu>>.(Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 17937/17; depositata il 10 aprile)
ATTUALITA’ E CONCRETEZZA NELLE NUOVE MISURE CAUTELARI
Due decisioni in cui si sottolinea l’importanza rivestita dalla prognosi di elevata probabilità su ulteriore occasione delittuosa(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 17822/17; depositata il 7 aprile)(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 17820/17; depositata il 7 aprile)
FOTOGRAFIE SCATTATE DA PG NON HANNO STATUTO PROBATORIO PRIVILEGIATO
Massima :Il riconoscimento fotografico operato dalla polizia giudiziaria costituisce uno strumento probatorio atipico la cui efficacia è condizionata all’adozione di cautele – quali la descrizione, prima dell’atto ricognitivo, delle fattezze dell’autore del reato e delle circostanze della percezione visiva avuta del medesimo, nonché la disponibilità della fotografia o del fotogramma sulla base del quale è stato effettuato il riconoscimento – che consentano al giudice e alle parti la necessaria verifica postuma del grado di attendibilità di colui che opera il riconoscimento. (Fattispecie in cui la Corte ha annullato senza rinvio l’ordinanza cautelare emessa dal tribunale, ai sensi dell’art. 310 cod. proc. pen., che aveva ritenuto la valenza gravemente indiziaria del riconoscimento fotografico operato dagli inquirenti, qualificato quale atto pubblico fidefaciente, ed aveva omesso di valutare l’attendibilità di tale atto con particolare riferimento al fatto che l’identificazione era avvenuta a distanza di alcuni giorni dall’intervento degli operanti sul luogo in cui era stato commesso il reato, senza alcuna preventiva descrizione delle fattezze fisiche degli autori del reato né alcuna indicazione della fonte e della datazione delle fotografie utilizzate per tale operazione). (Annulla senza rinvio, Trib. lib. Napoli, 27/10/2016)(Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 17747/17; depositata il 7 aprile)
PARCHEGGIO VETTURA DEDEICATO A PERSONA DISABILE: VIOLENZA PRIVATA
Occupa per ore il parcheggio riservato espressamente, cioè nominativamente riservato a persona disabile: è violenza privata (se lo spazio fosse stato genericamente dedicato al posteggio dei disabili la condotta del ricorrente avrebbe integrato la sola violazione dell’art. 158 C.d.S., comma 2)(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 17794/17; depositata il 7 aprile)
RICORSO IN CASSAZIONE SOTTOSCRITTO PERSONALMENTE DA AVVOCATO
E’ inammissibile perché, per la sua ammissibilità necessita dell’autenticazione della relativa sottoscrizione da parte del notaio, di altra persona autorizzata o del difensore, e quest’ultimo non può coincidere con la stessa persona dell’imputato. (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 17078/17; depositata il 5 aprile)
RIPARAZIONE PER INGIUSTA DETENZIONE (mera connivenza passiva non basta per escludere la riparazione)
In tema di riparazione per l’ingiusta detenzione, la colpa grave, pur potendo essere ravvisata anche in relazione ad un atteggiamento di connivenza passiva allorché esso risulti aver rafforzato la volontà criminosa dell’agente, richiede, tuttavia, per esser accertata, la prova positiva che il connivente fosse a conoscenza dell’attività criminosa dell’agente medesimo. Poiché ai fini risarcitori la nozione di colpa è data dall’art. 43 c.p., deve ritenersi ostativa al riconoscimento del diritto alla riparazione, quella condotta che, pur tesa ad altri risultati, ponga in essere, per evidente, macroscopica, negligenza, imprudenza, trascuratezza, inosservanza di leggi, regolamenti o norme disciplinari, una situazione tale da costituire una non voluta, ma prevedibile, ragione di intervento dell’autorità giudiziaria che si sostanzi nell’adozione di un provvedimento restrittivo della libertà personale o nella mancata revoca di uno già emesso.(Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 17212/17; depositata il 5 aprile)
LESIONI COLPOSE DA PARTE DI PROPRIETARIO DI UN CANE
Il cartello “Attenti al cane” non esonera il proprietario da responsabilità per omessa custodia posto che << la pericolosità degli animali non può essere ritenuta solo in relazione agli animali feroci, ma può sussistere anche per gli animali domestici che, in date circostanze, possono divenire pericolosi, ivi compreso il cane, animale normalmente mansueto, la cui pericolosità deve essere accertata in concreto, considerando la razza di appartenenza ed ogni altro elemento rilevante. Ne consegue che al proprietario del cane fa capo una posizione di garanzia per la quale egli è tenuto a controllare e custodire l’animale, adottando ogni cautela per evitare e prevenire possibili aggressioni a terzi, anche all’interno dell’abitazione (Sez. 4, sent. n. 6393 del 10 gennaio 2012, Rv. 251951; Sez. 4, sent. n. 18814 del 16 dicembre 2011, Rv. 253594>>(Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 17133/17; depositata il 5 aprile)
RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE (allontanarsi con l’autovettura)
Non è configurabile quando l’agente ponga in essere una condotta di mera resistenza passiva, come nel caso egli si dia semplicemente alla fuga, ovvero quando si limiti a divincolarsi come una reazione spontanea ed istintiva al compimento dell’atto del pubblico ufficiale. <<Nondimeno, come questa Corte ha avuto modo di chiarire, integra l’elemento materiale della violenza del delitto di resistenza a pubblico ufficiale anche la condotta del soggetto che si dia alla fuga alla guida di una autovettura, allorquando egli non si limiti a cercare di sottrarsi all’inseguimento, ma ponga deliberatamente in pericolo, con una condotta di guida obiettivamente pericolosa, l’incolumità personale degli agenti inseguitori o degli altri utenti della strada (Sez. F, n. 40 del 10/09/2013, dep. 2014, E., Rv. 257915)… Pur allontanandosi dai pubblici ufficiali, l’agente pone, difatti, in atto nei loro riguardi o comunque della collettività (la cui incolumità e sicurezza sono tenuti a proteggere gli operanti), una condotta aggressiva o comunque minacciosa seppure attuata mediante il mezzo di locomozione – al fine di indurli a soprassedere dal compimento dell’atto d’ufficio e, dunque, realizza un’intenzionale opposizione ad esso.>>. (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 17061/17; depositata il 5 aprile)
SOPPRESSIONE, DISTRUZIONE E OCCULTAMENTO DI ATTI PUBBLICI (490 C.P.)
Condannato un Giudice di Pace che eliminò il registro di passaggio (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 16208/17; depositata il 31 marzo)
CORRUZIONE tra privati
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 75/2017 del 30 marzo, il d.lgs. n. 38/2017 del 15 marzo recante l’«Attuazione della decisione quadro 2003/568/GAI del Consiglio, del 22 luglio 2003, relativa alla lotta contro la corruzione nel settore privato».
INQUINAMENTO AMBIENTALE (452 BIS C.P.)
L’antefatto è che un depuratore della Sicilia generava reflui che, dopo la loro lavorazione, venivano immessi nel vallone determinandone la compromissione. I valori di azoto ammoniacale e di Escherichia Coli erano pari rispettivamente al triplo del consentito e a 800 volte il limite massimo. La corte rigetta il ricorso avverso l’ordinanza di sequestro (il fatto è recente , del 2016) e fornisce delle prime indicazioni sull’interpretazione della norma : <<Il delitto di inquinamento ambientale, di cui all’art. 452-bis cod. pen., è reato di danno, integrato da un evento di danneggiamento che, nel caso del “deterioramento”, consiste in una riduzione della cosa che ne costituisce oggetto in uno stato tale da diminuirne in modo apprezzabile, il valore o da impedirne anche parzialmente l’uso, ovvero da rendere necessaria, per il ripristino, una attività non agevole, mentre, nel caso della “compromissione”, consiste in uno squilibrio funzionale che attiene alla relazione del bene aggredito con l’uomo e ai bisogni o interessi che il bene medesimo deve soddisfare. (In applicazione del principio, la S.C. ha ritenuto l’evento di danno perfezionato nella ridotta utilizzazione di un corso d’acqua in conformità alla sua destinazione, quale diretta conseguenza della condotta di inquinamento). (Rigetta, Trib. lib. Catania, 06/09/2016).(Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 15865/17; depositata il 30 marzo)
NOTIFICAZIONI AL DIFENSORE (deve comunicare all’ A. G. il cambiamento del proprio numero di fax)
La cassazione gli notifica avviso di fissazione udienza via fax , ma lui aveva cambiato numero , fa ricorso straordinario ma viene rigettato (Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 16152/17; depositata il 30 marzo)
COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE (DELEGATUS DELEGARI NON POTEST)
Si costituisce parte civile tramite il sostituto del difensore nominato anche se nella procura speciale medesima rilasciata al difensore “… conferisce… al medesimo difensore procura speciale perchè si costituisca parte civile, in nome e per conto della ….., con facoltà di nominare un sostituto processuale anche ai fini della presentazione della dichiarazione di costituzione di parte civile”. Ma la Cassazione accoglie il ricorso dell’imputato sul punto e annulla le statuizioni civili : <<questa Corte, osserva, in contrario, che la più recente giurisprudenza di legittimità, alla quale in questa sede va data continuità, è pervenuta, nei casi simili a quelli per cui è processo, ad opposta conclusione. Si è, infatti, rilevato che “il sostituto processuale del procuratore speciale nominato dalla persona offesa non ha il potere di costituirsi parte civile, considerato che l’attribuzione al difensore del potere di costituirsi parte civile (“legitimatio ad causam”) costituisce istituto diverso dal rilascio del mandato alle liti (rappresentanza processuale), in quanto solo per quest’ultimo l’art. 102 c.p.p., prevede la possibilità della nomina di un sostituto che eserciti i diritti e assuma i doveri del difensore, con la conseguenza che il sostituto processuale non è legittimato a esercitare l’azione civile nel processo penale; nè tale difetto di legittimazione può essere, nella specie, sanato mediante la presenza in udienza della persona offesa, stante l’assenza di quest’ultima”: Cass. 6680/2009 Rv. 246147; Cass. 24455/2015 Rv. 263730.(Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 15812/17 depositata il 29 marzo)
OPPOSIZIONE RIGETTO GRATUITO PATROCINIO (legittimato ad impugnare anche il difensore)
Anche in relazione al procedimento per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato deve riconoscersi una titolarita` di impugnazione autonoma e parallela, rispetto a quella attribuita all’imputato, in favore del difensore di quest’ultimo, e ciò anche a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. n. 150/2011(Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 15197/17; depositata il 27 marzo)
DIRITTO DI DIFESA E ABUSO DEL PROCESSO
Quando lo svolgimento e la definizione del processo siano ostacolati da un numero esagerato di iniziative difensive – attraverso il reiterato avvicendamento di difensori in chiusura del dibattimento, la proposizione di eccezioni di nullità manifestamente infondate e di istanze di ricusazione inammissibili – con il solo obiettivo di ottenere una reiterazione tendenzialmente infinita delle attività processuali, si è in presenza di un’ipotesi di abuso del processo, per contrastare il quale è ben possibile rigettare l’istanza della difesa avente carattere meramente dilatorio.(Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 14223/17; depositata il 23 marzo)
INTERFERENZE ILLECITE NELLA VITA PRIVATA.(615 BIS C.P.)
Marito viene denunciato dalla moglie per aver messo delle telecamere dentro casa ; egli però reagisce al sequestro impugnando in Cassazione il relativo decreto e la Corte gli dà ragione per mancanza del fumus : era già nota da tempo in famiglia la relativa notorietà dell’installazione a protezione delle armi detenute come confermato dal figlio della coppia e da un’attestazione del Comandante della Stazione dei Carabinieri, volti ad asseverare il fatto che l’installazione del sistema di video sorveglianza era risalente e in famiglia nota a tutti: ciò si contrappone con evidenza alla configurabilità del fumus di un’interferenza indebita nella vita privata.(Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 14253/17; depositata il 23 marzo)
CASS SS UU E NOZIONE DI PRIVATA DIMORA NEL FURTO IN ABITAZIONE (624 BIS C.P.)
Apprendiamo dal servizio novità, della questione « Se rientra nella nozione di privata dimora, ai fini della configurabilità del reato di cui all’art. 624-bis cod. pen., il luogo dove si esercita un’attività commerciale o imprenditoriale (nella specie, ristorante) ».Risposta: « Negativa, salvo che il fatto non sia avvenuto all’interno di un’area riservata alla sfera privata della persona offesa. Rientrano nella nozione di privata dimora di cui all’art. 624-bis cod. pen. esclusivamente i luoghi, anche destinati ad attività lavorativa o professionale, nei quali si svolgono non occasionalmente atti della vita privata, e che non siano aperti al pubblico né accessibili a terzi senza il consenso del titolare». Cass., Sez. Un., p.u. 23 marzo 2017, Pres. Canzio, Rel. Amoresano, ric. D’Amico (informazione provvisoria)
PROCEDIMENTO DISCIPLINARE MAGISTRATI
Il magistrato dimentica per 92 giorni di liberare l’imputato. Non è fatto di scarsa rilevanza(Corte di Cassazione, sez. Unite Civili, sentenza n. 7307/17; depositata il 22 marzo)
REMISSIONE TACITA DELLA QUERELA
Il non presentarsi in udienza integra remissione tacita di querela nei procedimenti dinanzi al gdp (si segue la scia di CASS SS UU 31668/16)(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 13897/17; depositata il 22 marzo)
BANCAROTTA: FALLIMENTO E’ CONDIZIONE OBIETTIVA DI PUNIBILITA’
Depositate le motivazioni della notizia che abbiamo già dato: mutato l’orientamento consolidato da tempo: << La dichiarazione di fallimento, in quanto evento estraneo all’offesa tipica e alla sfera di volizione dell’agente, rappresenta una condizione estrinseca di punibilità che restringe l’area del penalmente illecito, imponendo la sanzione penale solo in quei casi nei quali alle condotte del debitore, di per sé offensive degli interessi dei creditori, segua la dichiarazione di fallimento. Essa determina il dies a quo della prescrizione e vale a radicare la competenza territoriale.>> (Cass. pen., V sez. pen., sent. 8 febbraio 2017 dep. 22 marzo 2017, n. 13910)
NE BIS IN IDEM SOSTANZIALE TRA ABUSO D’UFFICIO E FALSO IN ATTO PUBBLICO (IDEOLOGICO O MATERIALE)
La ribadisce Cass. Sez. VI, sent. 28 febbraio 2017 (dep. 21 marzo 2017), n. 13849.
AFFIDAMENTO ALLARGATO E SOSPENSIONE DELLA PENA FINO A 4 ANNI
Pacifico dopo l’introduzione del comma III bis art. 47 (Tribunale di Milano, sez. XI Penale, ordinanza 21 marzo 2017)
ELEZIONE DI DOMICILIO DELLA PERSONA OFFESA DAL REATO
In tema di notifica alla persona offesa del reato, perchè l’art. 33 disp. att. c.p.p., possa trovare applicazione è necessario che la nomina del difensore di fiducia contenga l’indicazione del domicilio dello stesso, dovendosi, in mancanza, procedere alla notifica diretta alla persona offesa, ai sensi dell’art. 154 c.p.p. (Sez. 3, n. 38065 del 11/06/2013, Rossi, Rv. 256693).(Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 13226/17; depositata il 20 marzo)
INTERCETTAZIONI (procedimento diverso)
In tema di intercettazioni di conversazioni, la parte che eccepisce nel procedimento “ad quem” la mancanza o l’illegittimità dell’autorizzazione per opporsi all’utilizzabilità degli esiti di intercettazioni di conversazioni o comunicazioni in un procedimento diverso da quello nel quale esse furono disposte, ha l’onere di produrre il decreto autorizzativo (se del caso, richiedendone copia ex art. 116 c.p.p.), in modo da porre il giudice in grado di verificare l’effettiva inesistenza nel procedimento a quo del controllo giurisdizionale prescritto dall’art. 15 Cost..(Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 13550/17; depositata il 20 marzo)
GRATUITO PATROCINIO ( obbligatorio concederlo a favore di vittime di reati sessuali ed equiparati)
In tema di ammissione al patrocino a spese dello Stato, ai sensi dell’art. 76, comma quarto – ter, d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, la persona offesa (non anche il danneggiato) da uno dei reati ivi elencati ( ad es stalking) può essere ammessa al patrocinio anche in deroga ai limiti di reddito previsti dallo stesso articolo; ne consegue che la relativa istanza necessita esclusivamente dei requisiti di cui alle lettere a) e b) del comma primo dell’art. 79 del decreto e non anche dell’allegazione da parte dell’interessato, prevista dalla lettera c) del medesimo articolo, di una dichiarazione sostitutiva di certificazione attestante la sussistenza delle condizioni di reddito previste per l’ammissione. Quindi basta che indichi il riferimento al procedimento pendente e le generalità della propria famiglia con i codice fiscali ed il giudice deve concedere il beneficio (il può che figura nel comma 4 ter equivale a deve ) (Annulla con rinvio, Trib. Bolzano, 14/09/2016) ».(Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 13497/17; depositata il 20 marzo)
SS UU : SI AL RICORSO STRAORDINARIO AVVERSO DECISIONE SU REVISIONE
Il ricorso straordinario di cui all’art. 625-bis cod. proc. pen. può essere proposto dal condannato anche per la correzione dell’errore di fatto contenuto nella sentenza con cui la Corte di cassazione dichiara inammissibile o rigetta il ricorso contro la decisione della Corte d’appello che, a sua volta, abbia dichiarato inammissibile ovvero rigettato la richiesta di revisione dello stesso condannato. (In motivazione, la Corte ha osservato che la nozione di “condannato”, di cui al citato articolo 625-bis, ricomprende anche il soggetto titolare della facoltà di chiedere la revisione della condanna, in quanto il rigetto o la dichiarazione di inammissibilità del ricorso contribuisce alla “stabilizzazione” del giudicato). (Rigetta, Cass., 21/01/2015) (Corte di Cassazione, sez. Unite Penali, sentenza n. 13199/17; depositata il 17 marzo)
RIMEDI EX 35 TER O.P. (LA CELLA DEVE ESSERE ALMENO 3 METRI QUADRATI AL NETTO DEGLI ARREDI )
Interessante decisione della 1° sezione che ripercorre i tratti salienti dell’istituto , dai rapporti col rimedio compensativo al regime ante L. 117/14 : <<Ai fini della determinazione dello spazio individuale minimo intramurario, pari o superiore a tre metri quadrati da assicurare a ogni detenuto affinché lo Stato non incorra nella violazione del divieto di trattamenti inumani o degradanti, stabilito dall’art. 3 della Convenzione dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, così come interpretato dalla conforme giurisprudenza della Corte EDU in data 8 gennaio 2013 nel caso Torreggiani c. Italia, dalla superficie lorda della cella devono essere detratte l’area destinata ai servizi igienici e quella occupata da strutture tendenzialmente fisse, tra cui il letto, ove questo assuma la forma e struttura “a castello”, e gli armadi, appoggiati o infissi stabilmente alle pareti o al suolo, mentre non rilevano gli altri arredi facilmente amovibili come sgabelli o tavolini>>. (Annulla con rinvio, Trib.sorv. Catanzaro, 04/06/2015)(Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 13124/17; depositata il 17 marzo).
TENTATO OMICIDIO (differenza con le lesioni , utilizzo della massime di esperienza)
La prova del dolo (anche nella modalità definita come dolo alternativo, affatto compatibile con il dolo diretto: cfr., fra le molte, Cass. Sez. 1, n. 385 del 19 novembre 1999, dep. 200, Denaro, Rv. 215251; Cass. Sez. 1, n. 27620 del 24 maggio 2007, Mastrovito, Rv. 237022; Cass. Sez. 1, n. 9663 del 3 ottobre 2013, dep. 2014, Nardelli, Rv. 259465) del delitto di omicidio e di tentato omicidio deve essere desunta attraverso un procedimento inferenziale, analogo a quello utilizzabile nel procedimento indiziario: da fatti esterni certi, aventi un sicuro valore sintomatico, si inferisce l’esistenza del dolo con l’ausilio di appropriate massime di esperienza. Per stabilire dunque se il colpevole abbia effettivamente voluto la morte del soggetto passivo è necessario affidarsi ad una serie di regole di esperienza, la conformità alle quali – quando non sussistano circostanze di fatto che lascino ragionevolmente supporre che le cose sono andate diversamente da come vanno le umane cose – è sufficiente per dimostrare la volontà di uccidere (cfr. Cass. Sez. 1, n. 1172 del 27 novembre 1991, dep. 1992, Terranova, Rv. 189074).Così, in mancanza di attendibile confessione resa dall’autore del fatto, la prova del dolo omicida è normalmente e prevalentemente affidata alle peculiarità estrinseche dell’azione criminosa, aventi valore sintomatico in base alle comuni regole di esperienza, quali il comportamento antecedente e susseguente al reato, la natura del mezzo usato, le parti del corpo della vittima colpite, la reiterazione dei colpi, nonchè tutti quei dati che, secondo l’id quod plerumque accidit, abbiano un valore sintomatico (in questo senso, cfr. Cass. Sez. 1, n. 30466 del 7 luglio 2011, Metta e altro, Rv. 251014; in senso sostanzialmente conforme, cfr. Cass. Sez. 1, n. 35006 del 18 aprile 2013, Polisi, Rv. 257208). In questo caso , l’azione che si è svolta in pochi secondi , il fatto che sia stato inferto un solo colpo , la sua direzione e il comportamento successivo , depongono per la mancanza della volontà omicidiaria (Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 12813/17; depositata il 16 marzo)
TENUITA’ DEL FATTO E REATO CONTINUATO
Compatibile la tenuità con la continuazione, secondo Gip Rovereto (che illustra anche l’importanza della condotta riparatoria) . Leggasi la sentenza su https://www.penalecontemporaneo.it/d/5518-non-punibilita-per-particolare-tenuita-del-fatto-e-reato-continuato (G.I.P. Rovereto, sent. 16 marzo 2017, n. 38, Giud. Dies)
DECRETO LEGISLATIVO N. 37 DEL 15 03 2017 (CONTO DI BASE)
Si dà notizia di importante provvedimento normativo in forza del quale (alla sezione terza , artt. 126 -noviesdecies e ss) «le banche, la società Poste italiane s.p.a. e gli altri prestatori di servizi di pagamento abilitati ad offrire servizi a valere su un conto di pagamento», devono consentire l’apertura di un conto di pagamento con caratteristiche di base, anche denominato “conto di base”. Occorre dare anche carta di debito; e il costo deve essere “ragionevole” e per alcune fasce di soggetti sarà prevista l’offerta del conto di base senza spese( 126 vicies quater : Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Banca d’Italia, sono individuate le fasce di clientela socialmente svantaggiate e i titolari di trattamenti pensionistici ai quali il conto di base e’ offerto senza spese.)
NOTIFICAZIONI ( al legale di fiducia ex art. 157 co. 8 bis anziché al domicilio dichiarato)
Un imputato dichiara un domicilio ove riceve anche notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, ma poi notificano al difensore la data dell’udienza ai sensi del 157 co. 8 bis : <<Tanto premesso, va ricordato che le Sezioni Unite di questa Corte, con sentenza n. 19602 del 27/03/2008, Micciullo, Rv. 239396, hanno affermato che è nulla la notificazione eseguita a norma dell’art. 157 c.p.p., comma 8 bis, presso il difensore di fiducia, qualora l’imputato abbia dichiarato o eletto domicilio per le notificazioni. Detta nullità, di ordine generale a regime intermedio, deve ritenersi sanata quando risulti provato che essa non abbia impedito all’imputato di conoscere l’esistenza dell’atto e di esercitare il diritto di difesa, ed è, comunque, priva di effetti se non dedotta tempestivamente, essendo soggetta alla sanatoria speciale di cui all’art. 184, comma 1, alle sanatorie generali di cui all’art. 183, alle regole di deducibilità di cui all’art. 182, oltre che ai termini di rilevabilità di cui all’art. 180 c.p.p..>>. (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 12600/17; depositata il 15 marzo)
NOTIFICAZIONI al portiere o a chi ne fa le veci (occorre la spedizione della raccomandata ex art. 157 co. III c.p.p.)
L’art. 157 co. III ° si applica anche al difensore se l’atto viene notificato al portiere : in questo caso il difensore (d’ufficio) aveva cambiato l’indirizzo dello studio il giorno prima della notifica , il portiere quindi riceve l’atto , ma non vi è prova che sia stata spedita la raccomandata , quindi tutto nullo si ricomincia daccapo (non coglie nel segno l’argomentazione della Corte di appello secondo cui doveva essere nota, al difensore, la pendenza del processo, perché, comunque, tenuto questi a comunicare il mutato indirizzo all’ufficio giudiziario ed in quanto, in ogni caso, tenuto esso difensore ad invitare il portiere del vecchio indirizzo a non ricevere la sua posta) (Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 12324/17; depositata il 14 marzo)
PATROCINIO A SPESE DELLO STATO (IMPUGNABILITA’ DEL DECRETO DI REVOCA)
In tema di patrocinio a spese dello Stato, nel caso di revoca dell’ammissione al beneficio disposta su richiesta dall’amministrazione finanziaria, l’interessato, ove non intenda proporre opposizione ai sensi dell’art. 99, d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, ha la facoltà di ricorrere direttamente per cassazione, ai sensi dell’art. 113 d.P.R. cit., per violazione di legge. (Qualifica appello il ricorso, Giud.pace Cagliari, 29/04/2016) (Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 11771/17; depositata il 10 marzo)
OMICIDIO COLPOSO DEL CONDUCENTE PER LA MORTE DEL TRASPORTATO (anche perché non gli ha fatto indossare la cintura di sicurezza )
Il conducente di un veicolo è tenuto, in base alle regole della comune diligenza e prudenza, ad esigere che il passeggero indossi la cintura di sicurezza e, in caso di sua renitenza, anche a rifiutarne il trasporto o ad omettere l’intrapresa della marcia. Ciò a prescindere dall’obbligo e dalla sanzione a carico di chi deve fare uso della detta cintura (Nella fattispecie, relativa ad omicidio colposo in danno di persona trasportata, l’imputato si era doluto di non essersi accorto, a causa del buio, che la vittima non aveva allacciato la cintura di sicurezza). (Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 11429/17; depositata il 9 marzo)
COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE (ZII DELLA PERSONA OFFESA)
Si costituiscono parte civile anche gli zii del nipote vittima di un incidente stradale, ma non provano la stabilità del legame affettivo (lo fanno solo attraverso sms e contatti su Facebook ma non bastano); la Corte di appello revoca le statuizioni civili emesse in loro favore in primo grado e la Cassazione rigetta il loro ricorso; non avrebbero dovuto accettare il rito abbreviato come hanno fatto , riservandosi in altra sede (civile) di depositare materiale che documentasse quel legame (Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 11428/17; depositata il 9 marzo).
TRUFFA E PERMESSO PER DISABILI CONTRAFFATTO
Scannerizza un pass per disabili e lo pone all’interno della propria autovettura per parcheggiare: condotta che configura falsificazione materiale commessa dal privato in autorizzazioni amministrative (artt. 477 – 482 c.p.), ma non è truffa , di cui manca l’atto dispositivo e la sequenza artificio- induzione in errore – profitto . Errato dunque contestargli il reato di truffa , assolto dalla Corte di appello che ha capovolto la condanna del Primo giudice , la Cassazione rigetta il ricorso del Procuratore Generale (Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 11492/17; depositata il 9 marzo).
ECCESSO COLPOSO
Viene minacciato e spintonato, reagisce con un pugno in pieno volto cagionando la rottura delle ossa nasali : non è eccesso colposo , che presuppone tutti i requisiti della legittima difesa (qui vi era sproporzione tra offesa e difesa); se sono presenti quei requisiti , allora scatta un accertamento “ulteriore” su l’inadeguatezza della reazione, sempre basata su preciso contesto spazio temporale e con valutazione “ex ante”, che, deve essere dovuta ad errore di valutazione , da tenersi distinto dall’eccesso consapevole e volontario che non configura la scriminante de qua .(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 11084/17; depositata l’8 marzo)
FALSITÀ IDEOLOGICA IN CERTIFICATI (481 c.p.)
La relazione allegata alla DIA se è una falsa rappresentazione della realtà, configura falso ideologico , giurisprudenza concorde (un precedente è solo apparentemente difforme , in realtà non contraddice la pronunzia attuale) (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 11051/17; depositata l’8 marzo)
COLPA E RESPONSABILITÀ MEDICA : E’ STATA APPROVATA LA LEGGE “GELLI-BIANCO”
- 8 marzo 2017, n. 24 (Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché’ in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie) – nuovo art. 590 sexies c.p..: entrerà il vigore il prossimo 1° aprile. La nuova legge prevede tra l’altro (art. 6) l’abrogazione dell’art. 3, co. 1 del decreto Balduzzi e l’inserimento, nel codice penale, di un nuovo art. 590 sexies (“Responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario“):”Se i fatti di cui agli articoli 589 e 590 sono commessi nell’esercizio della professione sanitaria, si applicano le pene ivi previste salvo quanto disposto dal secondo comma”. “Qualora l’evento si sia verificato a causa di imperizia, la punibilità è esclusa quando sono rispettate le raccomandazioni previste dalle linee guida come definite e pubblicate ai sensi di legge ovvero, in mancanza di queste, le buone pratiche clinico-assistenziali, sempre che le raccomandazioni previste dalle predette linee guida risultino adeguate alle specificità del caso concreto“.
GRATUITO PATROCINIO (lettera del CNF al Ministro del 7 marzo 2017 )
Il presidente CNF scrive al Ministro augurandosi la costituzione di un tavolo di lavoro sul tema , molte le criticità : per il procedimento di ammissione sono richiesti documenti e dati non in linea con il dettato normativo (redditi di anni precedenti etc..) a volte onerando l’istante di una sorta di prova negativa ; si allungano i tempi cosicché l’ammissione a volte giunge quando l’opera è stata già prestata (patrocinio a rischio dell’avvocato) , se l’avvocato ha nominato un consulente , se poi non c’è ammissione lo deve pagare lui (patrocinio a spese dell’avvocato) , e poi ci sono casi in cui , a beneficio ammesso , viene rigettata la richiesta di liquidazione ; l’art. 8 comma III° bis TU 115/2002(liquidazione all’udienza di discussione) , nonostante abbia una chiara formulazione , non viene quasi mai rispettato ,con la beffa , poi , di vedersi rigettata la richiesta di liquidazione presentata dopo perché “decaduti” ; nel proc. civile i consulenti non percepiscono il loro onorario quando c’è una parte ammessa al patrocinio perché la normativa è contorta ; i pagamenti , anche se la liquidazione avvenisse sempre contestualmente all’udienza finale , sono sempre in ritardo , anche di anni .
Ci permettiamo di aggiungere che i casi di patrocinio a spese dell’avvocato sono ancora più numerosi sol se si pensi che un legale che segue da sempre un cliente indigente , se ha avuto già ammissioni al patrocinio , ma per altri procedimenti dei rigetti (illegittimi) , e stanno via via diventando sempre più numerosi, per questi ultimi è posto a un bivio: o propone opposizione versando (e l deve versare lui se il cliente è indigente) un contributo unificato di € 99,00 + 27,00 di marca da bollo e inizia un vero a proprio procedimento civile a proprie spese , oppure difende , sempre a proprie spese e gratuitamente , il proprio assistito nel processo penale e, a volte, fa entrambi, sempre a proprie spese; difficile ipotizzare che (per quel processo ) possa abbandonare la difesa perché non retribuito . Il vero indigente non può permettersi di affrontare simili spese; ci sono sicuramente degli abusi di ammissioni da parte di soggetti che non sono indigenti e che sfuggono anche alla scrupolosità dei loro avvocati , ma qui l’autorità deputata a scovarli è solo ed esclusivamente quella finanziaria cui la legge demanda sia controlli preventivi (96 co. II° TU 115/2002) che successivi (revoca).
SPRAY AL PEPERONCINO È UN ARMA (se utilizzata per fini di offesa)
Anche dopo l’entrata in vigore d.m. 12 maggio 2011 n. 103 secondo cui lo spray urticante è uno «strumento di autodifesa che non ha attitudine a recare offesa alle persone», ma se lo si utilizza per fini di offesa diventa a pieno titolo un arma ; se invece il fatto è commesso prima dell’entrata in vigore del decreto , allora le disposizioni che integrano il precetto penale non soggiacciono alla regola della retroattività della legge più favorevole (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 10889/17; depositata il 6 marzo)
PROCURA SPECIALE AD IMPUGNARE E CONSUMAZIONE DEL RELATIVO POTERE (anche se è destinatario della notifica della sentenza contumaciale)
L’imputato che, dopo una sentenza emessa in contumacia nei suoi confronti, conferisce al proprio difensore procura speciale per proporre impugnazione, è privo di legittimazione a chiedere o a far chiedere dal suo fiduciario di essere rimesso in termini per impugnare autonomamente la decisione, nonostante la mancata notifica dell’estratto contumaciale, essendosi spogliato, mediante il rilascio della delega, del proprio diritto all’impugnazione. (Annulla in parte con rinvio, App. Catania, 26/04/2016)(Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 10537/17; depositata il 3 marzo)
IMPUTATO DETENUTO LEGITTIMO IMPEDIMENTO
Mancato riconoscimento del rinvio per impedimento causato dal suo stato di detenzione, condizione portata a conoscenza della Corte d’appello procedente nel corpo dell’istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato. E’ legittimo impedimento, anche se non vi è stata espressa istanza di rinvio o comunicazione, perché risultava dagli atti (non c’è onere che grava sul detenuto) (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 10536/17; depositata il 3 marzo).
CONVALIDA DEL FERMO NON SEGUITA DA ORDINANZA CAUTELARE
Una donna uccide il proprio uomo a coltellate, il Gip convalida il fermo ma non adotta, nelle 48 ore, l’ordinanza cautelare; lo fa dopo 6 gg ; la Corte stabilisce che non c’è un termine perentorio entro cui il Giudice deve rispondere alla richiesta cautelare del P.M. quindi è vero che per quei giorni eccedenti le 48 ore la donna è stata ristretta sine titulo , ma ciò rileverà ad altri fini (disciplinari , ingiusta detenzione etc..) per adesso la (sia pur tardiva) adozione della ordinanza cautelare viene tenuta ferma . (Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 10465/17; depositata il 2 marzo)
TUTELA DELLE VITTIME DI VIOLENZA (CORTE EDU)
La Corte Di Strasburgo condanna l’Italia per la mancata tutela delle vittime di violenza domestica e di genere: una donna aveva denunciato il marito per violenza, e costui uccide il figlio e tenta di uccidere la moglie; ella non ha avuto una pronta ed immediata risposta dell’autorità (è stata assunta a s.i.t. dopo ben 7 mesi dal deposito della denuncia ) (Corte E.D.U., Sezione Prima, sent. 2 marzo 2017, Talpis c. Italia)
RICICLAGGIO (PRESTACONTO NEL PHISHING)
Le operazioni del prestaconto volte ad ostacolare la provenienza delittuosa delle somme trasferite sul conto corrente “compiacente”, a seguito di frodi informatiche realizzate nella forma del phishing, e successivamente utilizzate per prelievi di contanti, ricariche di carte di credito o ricariche telefoniche, realizzano appieno l’elemento oggettivo del delitto di riciclaggio. Le predette operazioni si collocano in una fase successiva alla consumazione del reato presupposto (allorché la frode informatica, già perfetta, ha esaurito le sue conseguenze) e producono un effetto provvisto di autonomo significato penale quale l’intralcio all’individuazione della provenienza delittuosa dei beni.(Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 10060/17; depositata il 1° marzo)
NULLITA’ PER OMESSO INTERROGATORIO CHIESTO DOPO 415 BIS C.P.P.
Un l’imputato chiede di essere sottoposto ad interrogatorio, a seguito della ricezione dell’avviso di conclusione delle indagini, lo fissano, ma né lui né il suo difensore possono andarci, come da comprovata documentazione, dopodiché rinvio a giudizio: la Corte annulla con rinvio al PM di 1° grado perché avrebbero dovuto rifissare una data per l’interrogatorio. (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 10020/17; depositata il 1° marzo)
PREVALENZA FORMULE DI PROSCIOGLIMENTO DOPO ABOLITIO CRIMINIS
Massima : <<quando nel corso del giudizio di rinvio intervenga abolitio criminis, il giudice non può procedere al proscioglimento con la formula perchè il fatto non più è previsto dalla legge come reato a norma dell’art. 129 c.p.p., comma 1, quando la originaria sentenza assolutoria per mancanza di imputabilità sia stata annullata in sede di legittimità per vizio di motivazione attinente la riferibilità materiale del fatto all’imputato, in quanto tale pronuncia impone di verificare innanzitutto la possibilità di emettere la più favorevole pronuncia assolutoria per insussistenza del fatto o per non averlo commesso>> (Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 9753/17; depositata il 28 febbraio)
PARTICOLARE TENUITÀ DEL FATTO DINANZI AL GDP
La particolare tenuità del fatto ex 131 bis è applicabile, ricorrendone i presupposti , anche al Giudice di Pace, essendo ontologicamente diversa dalla causa di esclusione della procedibilità ex art. 34 d.lgs. n. 274/2000 (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 9713/17; depositata il 28 febbraio)
SENTENZA RESA NEI CONFRONTI DELL’ASSENTE INCOLPEVOLE (elezione di domicilio presso il difensore d’ufficio)
Imputato ricorre in cassazione perché egli ha eletto domicilio presso il difensore d’ufficio in occasione della notifica del verbale di polizia giudiziaria , quindi ancor prima che venisse elevata un imputazione a suo carico : ebbene la Corte annulla con rinvio al Primo Giudice accogliendo il ricorso perché la giurisprudenza formatasi ante novella sul 175 consentiva in questi casi la restituzione nel termine e quindi << Ritiene il collegio che tale interpretazione, pur formatosi in costanza di normativa ante Novella, non può non trovare applicazione anche con riferimento alle nuove disposizioni, emanate proprio per fronteggiare le criticità segnalate nei confronti del c.d. “processo contumaciale” al fine di evitare con l’introduzione di strumenti preventivi processi a carico di contumaci inconsapevoli>> ; nella fattispecie non era stata elevata l’imputazione quindi si rientrava appieno nella tutela del contumace inconsapevole (l’imputato in dette situazioni non aveva ricevuto notifica di alcun atto del procedimento ma solo di un atto ad esso prodromico, considerato non sufficiente poiché, la effettiva conoscenza del procedimento non poteva farsi coincidere con la conoscenza di un atto posto in essere ad iniziativa della polizia giudiziaria anteriormente alla sua formale instaurazione); e quindi << Ciò detto deve rilevarsi che nel caso in esame il S. ha eletto domicilio presso il difensore d’ufficio, presso il quale sono stati notificati tutti gli atti processuali, in sede di identificazione da parte della polizia giudiziaria nell’immediatezza del controllo, operato d’iniziativa, che ha portato all’accertamento del reato e quindi anteriormente alla formale instaurazione del procedimento a suo carico. Nel momento in cui si è proceduto in assenza dell’imputato non vi era pertanto la prova dell’effettiva conoscenza del procedimento da parte del S.S.. La sentenza impugnata e la sentenza di primo grado devono pertanto essere annullate senza rinvio con trasmissione degli atti al Tribunale di Brescia con diverso giudice>>(Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 9441/17; depositata il 27 febbraio)
Ma vedasi infra a proposito della rescissione del giudicato n. 8460/17
FRODE INFORMATICA (640 ter)
2 impiegati di una banca sono condannati in primo grado (a titolo di truffa e frode informatica) per aver manipolato il sistema creditizio nel senso di aver fatto ottenere a clienti della banca loro amici prestiti senza le garanzie ; ma la Corte di appello li assolve perché hanno dichiarato tutte le circostanze , non sottacendo nulla , quindi era il controllore che doveva bloccare le pratiche perché non c’erano le garanzie . La frode informatica necessita poi di un utilizzo abusivo che non poteva esserci nella fattispecie perché gli imputati erano abilitati ad utilizzarlo. (Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 9191/17; depositata il 24 febbraio)
GRATUITO PATROCINIO (l’onorario non si prescrive in tre anni per il difensore d’ufficio)
Lo stabilisce una decisione del Tribunale di Mantova leggibile su: http://www.dirittoegiustizia.it/news/23/0000084395/Niente_prescrizione_triennale_il_Tribunale_riconosce_il_compenso_all_avvocato_d_ufficio.html?cnt=1632 (Tribunale di Mantova, sez. I, sentenza 24 febbraio 2017)
CORTE DI STRASBURGO: LA PERICOLOSITA’ GENERICA DI CUI ALLA L. 1423/56 (misure di prevenzione personali) E’ INCOMPATIBILE CON L’ART. 2 PROT 4 CEDU
Corte Edu, Grande Camera, sent. 23 febbraio 2017, de Tommaso c. Italia
NE BIS IN IDEM E DOPPIO BINARIO SANZIONATORIO (CORTE EDU)
Un detenuto rompe una finestra del carcere e viene assoggettato a sanzione disciplinare, dopodiché si inizia il procedimento penale per danneggiamento, il Tribunale dichiara NDP x Ne Bis in Idem (così come interpretato dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia , Grande Camera A e B c/ Norvegia del 15 novembre 2016 , ) ma la Procura impugna in Cassazione che gli dà ragione : <<Non sussiste la preclusione all’esercizio dell’azione penale di cui all’art. 649 cod. proc. pen., quale conseguenza della già avvenuta irrogazione, per lo stesso fatto, di una sanzione amministrativa ma formalmente “penale”, ai sensi dell’art. 7 CEDU – come interpretato dalla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo nella causa A e B c/ Norvegia del 15 novembre 2016 – allorquando le due procedure risultino complementari, in quanto dirette al soddisfacimento di finalità sociali differenti, e determinino l’inflizione di una sanzione penale “integrata”, che sia prevedibile e, in concreto, complessivamente proporzionata al disvalore del fatto. >> Cass, Sez. II, sent. 15 dicembre 2016 dep. 24 febbraio 2017, n. 9184
PECULATO
Condannato autista del sindaco che va in giro con la vettura di servizio , dichiarato inammissibile il ricorso (Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 8889/17; depositata il 23 febbraio)
CASS SS UU: IL REATO DI MALVERSAZIONE CONCORRE CON QUELLO DI TRUFFA AGGRAVATA PER IL CONSEGUIMENTO DI PUBBLICHE EROGAZIONI
Da informazione provvisoria (Cass., Sez. Un., p.u. 23 febbraio 2017, Pres. Canzio, Rel. Petruzzellis, ric. Stalla e altro
INAMMISSIBILITÀ DELL’APPELLO PER GENERICITÀ DEI MOTIVI
Un imputato appella una sentenza di condanna solo sulla pena , lamentandosi che il Tribunale, nella quantificazione della stessa, avesse posto come pena-base una condanna elevata, secondo i criteri di cui all’art. 133 c.p., ed eccessiva in considerazione delle modalità del fatto. Su tali basi, ha formulato le seguenti richieste: rideterminazione della pena in senso favorevole all’imputato; applicazione del minimo della pena; prevalenza delle attenuanti sulle contestate aggravanti; applicazione della diminuente per il rito, concessione dei benefici di legge. Stabiliscono le SS UU (rigettando il ricorso e confermando l’ordinanza di inammissibilità della Corte di Appello) che esso appello constava della mera richiesta di riduzione della pena, in quanto “eccessiva in considerazione delle modalità del fatto”, evidenziando che una richiesta così formulata risulta palesemente deficitaria sotto il profilo della motivazione, siccome del tutto priva sia di riferimenti ad elementi oggettivi di valutazione, sia di una critica dialettica rispetto alle argomentazioni svolte dal Tribunale. E formula le seguenti massime : L’appello, al pari del ricorso per cassazione, è inammissibile per difetto di specificità dei motivi quando non risultano esplicitamente enunciati e argomentati i rilievi critici rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della decisione impugnata, fermo restando che tale onere di specificità, a carico dell’impugnante, è direttamente proporzionale alla specificità con cui le predette ragioni sono state esposte nel provvedimento impugnato. (Rigetta, App. Bologna, 24/05/2016); In tema di impugnazioni, il sindacato del giudice di appello sull’ammissibilità dei motivi proposti non può estendersi – a differenza di quanto accade nel giudizio di legittimità e nell’appello civile – alla valutazione della manifesta infondatezza dei motivi stessi. (Rigetta, App. Bologna, 24/05/2016) L’appello, al pari del ricorso per cassazione, è inammissibile per difetto di specificità dei motivi, quando non risultano esplicitamente enunciati e argomentati i rilievi critici rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della sentenza impugnata. (Cass., SSUU, sent. 27 ottobre 2016 dep. 22 febbraio 2017, n. 8825.
RESCISSIONE DEL GIUDICATO ( NO SE HA ELETTO DOMICILIO)
Imputato che viene arrestato , elegge domicilio, viene liberato e poi non sa nulla della sentenza emessa nel procedimento in cui è stato assistito da difensore d’ufficio : non c’è nulla da fare perché le norme sono cambiate e non si può applicare lo stato della giurisprudenza stratificatasi sul 175 ; l’attuale contenuto dell’art. 175 c.p.p., comma 2 prevede invece, che solo l’imputato che sia stata condannato con decreto penale, il quale non abbia avuto tempestivamente effettiva conoscenza del provvedimento, sia restituito, a sua richiesta, nel termine per proporre impugnazione, salvo che vi abbia volontariamente rinunciato….. Dalla elezione di domicilio deriva, pertanto, una presunzione di conoscenza del processo… sarebbe stato, pertanto, onere dell’imputato, rispondente ad un criterio di ordinaria diligenza, attivarsi autonomamente(Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 8460/17; depositata il 21 febbraio)
Ma vedasi sopra Cass. 9441/17 a proposito di imputato che ha eletto domicilio presso difensore d’ufficio nel caso in cui faccia impugnazione (quindi sentenza non ancora passata in giudicato)
RESPONSABILITÀ MEDICA (dell’anestesista e dell’infermiere addetti al risveglio dopo l’intervento)
Imputati un medico anestesista ed un infermiere che ebbero in carico un paziente nella c.d. fase di risveglio post operatorio, a cui si rimprovera di non aver adeguatamente vigilato il paziente al termine dell’operazione chirurgica cui lo stesso era stato sottoposto, così non avvedendosi che lo stesso subiva un arresto respiratorio che comportava un successivo arresto cardio circolatorio con conseguenti lesioni gravissime derivate alla prolungata ipossia cerebrale con successivo stato di coma. Condannati in entrambi i gradi di giudizio, ma viene annullato con rinvio perché difetta la motivazione la condanna nei confronti dell’anestesista: La L. n. 189/2012, c.d. Legge Balduzzi, ha stabilito che “l’esercente la professione sanitaria che nello svolgimento della propria attività si attiene a linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica non risponde penalmente per colpa lieve”. La giurisprudenza di legittimità ha inteso estendere il significato della regole non solo alle condotte connotate da imperizia, ma pure a quelle viziate da negligenza ed imprudenza, dovendo determinare, la novella di allora, una sorta di “scudo protettivo contro istanze punitive che non trovino la loro giustificazione nella necessità di sanzionare penalmente errori gravi commessi nel processo di adeguamento del sapere codificato alle peculiarità contingenti; la sentenza di merito non ha dato conto , sulla base delle linee guida ed dei protocolli operativi citati – del diligente comportamento alternativo “corretto”, ossia quale sia stata la “deviazione ragguardevole rispetto all’agire appropriato definito dalle standardizzate regole d’azione” (cfr. sez. 4, n. 16237 del 29/01/2013), in che misura si è realizzata la divergenza tra la condotta effettivamente tenuta e quella che era da attendersi e quanto fosse rimproverabile la condotta tenuta in concreto sulla base delle specifiche condizioni dell’agente, quale fosse la motivazione della condotta, nonché se fosse sussistente la consapevolezza o meno di tenere una condotta pericolosa o negligente ovvero imperita (Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 8080/17; depositata il 20 febbraio)
Si rammenta che il nuovo 590 sexies entrato in vigore fa esplicito riferimento all’imperizia e non alla diligenza.
PERQUISIZIONE DELLA BORSA DELL’AVVOCATO
Un P.M., ritendendo che un legale detenesse nella borsa un documento costituente corpo del reato la fa perquisire subito dopo l’udienza ; nulla questio sul punto che anche la borsa beneficia delle garanzie ex 103 c.p.p. , ma nella fattispecie , il fatto che si tendesse alla ricerca del corpo del reato priva di qualsiasi arbitrarietà la perquisizione effettuata , ergo viene confermata l’assoluzione emessa nei confronti del P.M. nei due gradi di giudizio per il reato di perquisizione arbitraria ex 609 c.p. . (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 8031/17; depositata il 20 febbraio)
DISSENSO INFORMATO E TRATTAMENTO SANITARIO COATTO (Nota a Gip Trib. Tivoli)
Interessante decisione del Gip di Tivoli sul caso di una donna (testimone di Geova) affetta da grave anemia che entrata in ospedale ancora lucida aveva espresso il suo dissenso alla trasfusione , ma poi , caduta in stato incosciente , aveva ricevuto la cura dei medici, nonostante il dissenso ribadito dall’Amministratore di sostegno , medio tempore nominato : morirà comunque , ma il marito denuncia la struttura ospedaliera : il Gip archivia per il reato ex 323 c.p. ma dispone procedersi per i reati di violenza privata (art. 610 c.p.) e mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice (art. 388, comma 2 c.p.) (la decisione, ord. 11 febbraio 2017 (dep. 17 febbraio 2017), Giud. Bonagura, la si può leggere su https://www.penalecontemporaneo.it/d/5567-dissenso-informato-alle-emotrasfusioni-e-trattamento-sanitario-coatto)
SS UU NULLITA’ NOTIFICA AVVISO FISSAZIONE UDIENZA PRELIMINARE NOTIFICAZIONI (ASSOLUTA SOLO SE OMESSA O INIDONEA)
Le sezioni unite ritornano sul punto già affrontato da una sentenza del 2003 (35358/2003) , perché anche dopo di allora qualche sezione aveva argomentato sulla natura di nullità a regime intermedio e per questo sanabile , relativa a mancata notifica avviso fissazione udienza preliminare; e quindi chiariscono definitivamente che In tema di notificazione della citazione dell’imputato, la nullità assoluta e insanabile prevista dall’art. 179 cod. proc. pen. ricorre soltanto nel caso in cui la notificazione della citazione sia stata omessa o quando, essendo stata eseguita in forme diverse da quelle prescritte, risulti inidonea a determinare la conoscenza effettiva dell’atto da parte dell’imputato, mentre non ricorre nei casi in cui vi sia stata esclusivamente la violazione delle regole sulle modalità di esecuzione, alla quale consegue la applicabilità della sanatoria di cui all’art. 184 cod. proc. pen. (Nella specie, la Corte ha ritenuto la nullità assoluta nel caso di atto recapitato ad un soggetto non convivente, erroneamente indicato quale madre dell’imputato, e ad un indirizzo diverso da quello di residenza dell’imputato stesso, in mancanza di qualsiasi dato processuale da cui desumere l’effettiva conoscenza dell’atto da parte di quest’ultimo). (Annulla senza rinvio, App. Salerno, 29/05/2015)
Nel fascicolo per il dibattimento, formato ai sensi dell’art. 431 cod. proc. pen., devono essere inseriti gli atti relativi alla notifica all’imputato dell’avviso per l’udienza preliminare, al fine di agevolare i poteri d’ufficio del giudice di rilevare nullità insanabili e garantire, in tal modo, la ragionevole durata del processo. (Corte di Cassazione, sez. Unite Penali, sentenza n. 7697/17; depositata il 17 febbraio)
STUPEFACENTI (CONCORSO DELLA MADRE CHE OCCULTA LA DROGA PER PROTEGGERE IL FIGLIO)
Confermata anche in Cassazione la condanna per la donna a titolo di concorso , ma viene applicato , essendo il ricorso ammissibile , l’istituto ex 131 bis c.p. , anche se per la prima volta in cassazione (è questione che attiene alla qualificazione giuridica quindi non può essere interdetta alla Corte ai sensi dell’art. 129 cpp anche in mancanza di un apposito motivo di ricorso) (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 7606/17; depositata il 17 febbraio)
TRUFFA SU INTERNET (TEMPUS E LOCUS COMMISSI DELICTI)
Il tempo e il luogo di consumazione del reato sono quelli in cui è avvenuto l’accreditamento sulla carta di credito. (Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 7294/17; depositata il 15 febbraio).
SEGRETO DEL CULTO RELIGIOSO (INOPPONIBILITA’)
Un sacerdote e una suora omettono di rendere , in una testimonianza , particolari relativi ad una violenza sessuale : condannati per falsa testimonianza la Cassazione rigetta i ricorsi enunciando il seguente principio di diritto : <<In tema di prova testimoniale, il “segreto ministeriale”, previsto dall’art. 200 cod. proc. pen. per tutti i ministri delle confessioni religiose nonché, per i ministri di culto cattolico, anche dall’art. 4, l. 25 marzo 1985 n. 121 di ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra lo Stato italiano e la Santa Sede, non comprende solo le notizie apprese nel sacramento della confessione, ma tutte quelle acquisite nell’ambito delle attività connesse all’esercizio del ministero religioso con esclusione delle informazioni di cui si è avuta conoscenza nell’ambito dell’attività “sociale” svolta dagli ecclesiastici. (In applicazione di tale principio la Corte ha rigettato i ricorsi proposti dagli imputati, rispettivamente una suora e un sacerdote, condannati per il reato di falsa testimonianza, ritenendo escluse dal segreto ministeriale le informazioni apprese da una giovane, vittima di reiterate violenze sessuali di gruppo, che si era rivolta al sacerdote chiedendo aiuto ed era stata da questo affidata alla suora). (Rigetta, App. Reggio Calabria, 08/03/2016)>> (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 6912/17; depositata il 14 febbraio)
CASS SS UU RICORSO CUMULATIVO PARZIALMENTE INAMMISSIBILE E PRESCRIZIONE DEL REATO: PER LE SEZIONI UNITE PREVALE L’AUTONOMIA DEI SINGOLI CAPI IMPUGNATI
Rinsaldata l’importanza di capi e punti della sentenza: il giudicato parziale si svolge sui capi , non sui punti ; in caso di sentenza cumulativa relativa a più imputazioni , quindi , i singoli capi sono autonomi ad ogni effetto, pertanto con la conseguenza che per tali reati, nei cui confronti si è formato il giudicato parziale, è preclusa la possibilità di rilevare la prescrizione maturata dopo la sentenza di appello. ( Cass., SS UU, sent. 27 maggio 2016 dep. 14 febbraio 2017, n. 6903).
LISTA TESTI A MEZZO PEC (ANCORA RITROSIE) – PROVA A DISCARICO (NON CONDIZIONATA AL DEPOSITO DI UNA PROPRIA LISTA SULLA PROVA DIRETTA)
Il deposito della lista testimoniale, nel processo penale, non può essere effettuato con modalità telematiche poiché istituirebbe un onere per la cancelleria stamparlo e metterlo a disposizione di tutte le parti, non esistendo nel penale un fascicolo informatico come nel civile.
Il testimone addotto a prova contraria può essere alternativamente citato, previa autorizzazione del giudice, ovvero presentato direttamente al dibattimento, anche quando manca del tutto una propri lista sulla prova diretta . Infine nel ricorso in Cassazione bisogna argomentare sulla necessità di escutere il teste non sentito , in quanto il vizio della sentenza consistente nella mancata assunzione di una prova decisiva, di cui all’art. 606 c.p.p., comma 1, lett. d), si sostanzia in un “error in procedendo” e rileva solo quando la prova richiesta e non ammessa, confrontata con le argomentazioni in motivazione addotte a sostegno della decisione, risulti decisiva, cioè tale che, se esperita, avrebbe potuto determinare una diversa statuizione.(Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 6883/17; depositata il 14 febbraio)
FAVOREGGIAMENTO PERSONALE (TENTATIVO)
Imputata condannata nei gradi di merito porta, fuori dal carcere in cui detenuto il favorito, messaggi da recapitare a soggetti che dovevano indurre alla ritrattazione alcun testi nel processo penale a suo carico, ma venendo arrestata prima di completare la sua azione. Nel ricorso in cassazione si duoleva dell’insussistenza del tentativo di favoreggiamento personale, perché arrestata prima di trasmettere i messaggi a lei affidati ; ricorso rigettato con la seguente massima : <<È configurabile il tentativo di favoreggiamento personale quando si compiono atti idonei ed univocamente volti ad aiutare qualcuno ad eludere le investigazioni, ma l’azione non viene portata a termine per cause indipendenti dalla volontà dell’agente. (Rigetta, App. Trapani, 09/06/2015)>>(Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 6662/17; depositata il 13 febbraio)
DANNI ALLA PARTE CIVILE ONERE DI MOTIVAZIONE
Affinché sia soddisfatto l’onere di motivazione del giudice di merito relativamente agli aspetti risarcitori derivanti da reato non è necessaria l’indicazione analitica dei passaggi aritmetici che hanno condotto alla determinazione del quantum, essendo invece sufficiente l’indicazione dei fatti materiali che hanno guidato la decisione. (Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 6380/17; depositata il 10 febbraio)
CASS SS UU E REATO CONTINUATO
Il giudice, nel ricalcolare la pena non può applicare per i reati satelliti un aumento superiore rispetto a quello individuato dal Giudice della cognizione ( Cass. SS UU, sent. 24 novembre 2016 dep. 10 febbraio 2017, n. 6296 )
IL DIFENSORE DELL’INDAGATO PUO’ INVIARE NOTIFICAZIONI VIA PEC ALL’AVVOCATO DELLA PERSONA OFFESA
Poiché , ai sensi dell’art. l’art. 152 c.p.p le notificazioni richieste dalle parti private possono essere inviate a mezzo raccomandata, stante l’equiparazione tra la pec e la raccomandata così come sancita dall’art. 48 comma 2 d.lg. 7 marzo 2005, n. 82 (c.d. Codice dell’Amministrazione digitale), il difensore dell’indagato può inviare notificazioni via pec all’avvocato della persona offesa, ai fini della notifica prevista dall’art. 299 co. 4 c.p.p. (Cass. sez. II 11/1/2017 dep. 10/2/2017 n. 6320)
RESTITUZIONI IN TERMINI
Quando ancora era proponibile l’appello, gli notificano un ordinanza di sospensione del procedimento e fissazione di una nuova udienza , che in realtà era stata fatta a lui per errore perché riguardava il solo coimputato , lui ci va ma apprende che era stata emessa sentenza nei suoi confronti e il termine ormai decorso , quindi entro 10 gg (come prescrive il 175 fa richiesta di restituzione nel termine)(Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 6293/17; depositata il 9 febbraio)
RAPINA (impossessamento del cellulare per finalità di gelosia )
Toglie il telefono alla compagna prostituta per impedirle di rispondere ai clienti : il pregiudizio non è detto che debba essere di carattere economico , basta anche solo morale (Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 6265/17; depositata il 9 febbraio)
RIVELAZIONE SEGRETI D’UFFICIO (326 c.p.)
Vi incorre anche l’autista del 118 che ha fornito particolari su un triplice omicidio a un giornalista di cui era venuto (anche con foto) a conoscenza in ragione del servizio (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 5818/17; depositata l’8 febbraio)
SENTENZA DICHIARATIVA DI FALLIMENTO E’ CONDIZIONE OBIETTIVA DI PUNIBILITÀ (mutato l’orientamento )
Lo apprendiamo da un’informazione provvisoria (Cass. Sezione V penale − udienza 8 febbraio 2017 − Presidente Fumo – rel. De Marzo)
STUPEFACENTI ( 8 grammi di Marihuana non sono spaccio)
Preso con 8 grammi in tutto , non è spaccio , bene ha ricostruito il Giudice del merito che ha escluso l’ipotesi penalmente rilevante (affermando l’uso personale) sulla base delle seguenti circostanze: non è stata monitorata alcuna attività di vendita al dettaglio , non sono state sequestrate somme, sul tavolino della cameretta dove è stato rinvenuto lo stupefacente vi erano tracce di un consumo recente , non risulta la quantità di principio attivo (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 5631/17; depositata il 7 febbraio)
QUERELA DI FALSO
Gli notificano un decreto di citazione a giudizio , ma l’imputato ritiene che la firma sulla relata di notifica non era la sua ; dopo aver proposto querela di falso avverso l’atto dell’Ufficiale giudiziario, propone rimessione in termini per impugnare la sentenza di condanna , il Giudice dell’Esecuzione rigetta l’istanza , ma la Cassazione annulla con rinvio perché è stata ritualmente depositata la querela di falso che priva l’atto del Pubblico Ufficiale della sua fidefacienza (nella fattispecie alla querela era stata allegata una consulenza tecnica di parte che rilevava che la firma era apocrifa, quindi è stato assolto l’onere di allegazione che differenzia la mera denunzia di falso dalla querela di falso) (Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 5494/17; depositata il 6 febbraio)
REGISTRAZIONE AUDIO VIDEO TRA PRESENTI COL TELEFONINO (PIENAMENTE UTILIZZABILI)
Lo stesso imputato filma le proprie performance in un atto di abuso sessuale , il filmino è pienamente utilizzabile, come lo sarebbe se l’avesse girato la vittima : <<Nel particolare caso di violenza sessuale in giudizio, le video registrazioni risultano particolarmente valide, per la ricostruzione oggettiva delle violenze. Le moderne tecniche di registrazione, alla portata di tutti, per l’uso massiccio dei telefonini smart, che hanno sempre incorporati registratori vocali e video, e l’uso di app dedicate per la registrazione di chiamate e di suoni, consentono una documentazione inconfutabile ed oggettiva del contenuto di colloqui e/o di telefonate, tra il violentatore e la vittima. La ripresa video copre a 360 gradi tutto il fatto. Nel nostro caso, come sopra visto, la registrazione è stata effettuata dallo stesso ricorrente, ma la stessa potrebbe avvenire legittimamente anche da parte della vittima. Infatti le registrazioni di conversazioni – e di video – tra presenti, compiute di propria iniziativa da uno degli interlocutori, non necessitano dell’autorizzazione del giudice per le indagini preliminari, ai sensi dell’art. 267 c.p.p., in quanto non rientrano nel concetto di intercettazione in senso tecnico, ma si risolvono, come sopra visto, in una particolare forma di documentazione, non sottoposta ai limiti ed alle formalità delle intercettazioni. >>(Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 5241/17; depositata il 3 febbraio)
COMPENSO AVVOCATI (una interessante decisione del Tribunale civile di Salerno)
Gravante sul professionista che agisce in giudizio per il recupero delle competenze professionali è la prova circa l’avvenuto conferimento dell’incarico e l’ effettivo espletamento della prestazione.; i compensi professionali vanno liquidati secondo il sistema in vigore al momento dell’esaurimento della prestazione professionale ovvero della cessazione dell’incarico(Cass. 21 giugno 2016 n. 12741) (Tribunale di Salerno, sez. II Civile, sentenza n. 570/17; depositata il 2 febbraio)
AUTONOMIA DEL GIUDICATO DI COGNIZIONE SU QUELLO CAUTELARE E LOGICO SVILUPPO PREVEDIBILE NEL CONCORSO ANOMALO (116 C.P.)
Due imputati tentano di aprire la cassaforte di una stazione di servizio armati di solo piede di porco , ma , raggiunti sul posto da degli agenti , ingaggiano con loro una colluttazione , uno dei due riesce a sfilare la pistola ad un agente e preme il grilletto contro l’altro , non riuscendo a colpirlo perché era inserita la sicura automatica ; l’altro coimputato viene assolto in primo grado dall’imputazione di concorso tentato omicidio ex 116 c.p. , ma la decisione è capovolta dalla Corte di Appello che ritiene di potersi riferire anche al “giudicato cautelare” relativo ai ricorsi di legittimità intentati dal correo ; la Cassazione annulla con rinvio per difetto motivazionale perché afferma che il giudizio di cognizione sta, rispetto a quello cautelare, come un cerchio concentrico più ampio , ergo vanno affrontate anche le questioni introdotte ad es. dalle prove portate dalla difesa nel contraddittorio ; inoltre il fatto di essere armati , all’inizio dell’iter criminis, di solo piede di porco, come può considerarsi foriero di una responsabilità (anomala) a titolo di tentato omicidio con una pistola ? (Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 4889/17; depositata il 1° febbraio)
USO DI FALSO IN SCRITTURA PRIVATA
Abrogato il falso in scrittura privata non è più reato neanche l’uso di scrittura privata falsa Non è più reato ai sensi dei nuovi artt. 485 e 489 c.p.(Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 4951/16; depositata il 2 febbraio)
LEGGE PINTO : OCCORRE NOTIFICARE ENTRO 30 GG
Diamo notizia di un importante orientamento della Cassazione civile in materia di legge pinto : con il nuovo rito , una volta ricevuta la comunicazione del decreto che accoglie la domanda, occorre notificare , pena la improponibilità assoluta della domanda (sic!), entro 30 gg al Ministero. (Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 2, sentenza n. 2656/17; depositata il 1° febbraio)
DIFFAMAZIONE E FACEBOOK ( è aggravata ma non commessa con mezzo della stampa)
La diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l’uso di una bacheca “facebook” integra un’ipotesi di diffamazione aggravata ai sensi dell’art. 595, comma terzo, cod. pen., sotto il profilo dell’offesa arrecata “con qualsiasi altro mezzo di pubblicità” diverso dalla stampa, poiché la condotta in tal modo realizzata è potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato, o comunque quantitativamente apprezzabile, di persone e tuttavia non può dirsi posta in essere “col mezzo della stampa”, non essendo i social network destinati ad un’attività di informazione professionale diretta al pubblico. (Fattispecie in cui la Corte ha escluso la sussistenza anche dell’aggravante di cui all’art. 13 della legge n. 47 del 1948). (Rigetta, G.u.p. Trib. Imperia, 11/11/2015) . (Cass., Sez. V, sent. 14 novembre 2016 dep. 1 febbraio 2017, n. 4873)
RAPPORTI TRA DIRITTO INTERNO E DIRITTO DELL’UNIONE (CASO TARICCO) (art. 325 Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e 160 e 161 c.p.)
La Corte Costituzionale “prende tempo” e rinvia la questione alla Corte di Giustizia; quesito formulato peraltro in termini assai stringenti: e cioè, se la sentenza Taricco debba essere interpretata in modo da imporre la disapplicazione della disciplina vigente sulla prescrizione anche se “tale omessa applicazione sia in contrasto con i principi supremi dell’ordine costituzionale dello Stato membro o con i diritti inalienabili riconosciuti dalla Costituzione dello Stato membro”. (Corte cost., ord. 26 gennaio 2017, n. 24, Pres. Grossi, Est. Lattanzi)
NULLITA’ SENTENZA (RELATIVA) PER OMESSA SOTTOSCRIZIONE DEL’ESTENSORE
Confermato l’orientamento secondo cui se non firma anche l’estensore è nullità relativa (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 3386/17; depositata il 24 gennaio)
CASS SS UU E CAPOVOLGIMENTO DELL’ASSOLUZIONE NEL RITO ABBREVIATO (OCCORRE LA RIASSUNZIONE DELLA PROVA DICHIARATIVA)
Il servizio novità comunica che alla questione: «Se, nel caso di appello del pubblico ministero contro una sentenza di proscioglimento emessa all’esito del giudizio abbreviato per motivi attinenti alla valutazione della prova dichiarativa ritenuta decisiva, il giudice di appello che riforma la sentenza impugnata debba disporre l’esame delle persone che hanno reso tali dichiarazioni», è stata data risposta affermativa. (Cass., Sez. Un., u.p. 19 gennaio 2017, Pres. Canzio, Rel. De Crescienzo, Est: Piccialli, ric. Patalano)
ACQUISTO SU INTERNET DI BENI MAI CONSEGNATI : E’ TRUFFA (NON MERO INADEMPIMENTO CIVILISTICO)
Vuole comprare una vespa su internet , paga con bonifico , ma non riceve mai il bene; ricorre in Cassazione l’imputato dopo le condanne di merito assumendo che trattavasi di inadempimento civilistico , ma il ricorso è inammissibile perché la condotta dell’imputato, che non risulta contestata nella sua attuazione, ben può configurare la sussistenza degli artifizi e raggiri idonei ad integrare il reato di truffa essendosi concretizzata in un’azione idonea ad incidere concretamente sulla volontà contrattuale dell’imputato attraverso la rappresentazione di fatti non veri (e non altrimenti dimostrati dall’imputato) quali l’effettiva esistenza del bene posto in vendita e, addirittura, l’esistenza di trattative con soggetti terzi interessati all’acquisto del bene medesimo, così da indurlo ad agire frettolosamente e vanificando la possibilità da parte dello stesso di operare eventuali controlli. Del resto questa Corte di legittimità ha già avuto modo di chiarire che “In tema di truffa contrattuale, l’elemento che imprime al fatto dell’inadempienza il carattere di reato è costituito dal dolo iniziale, che, influendo sulla volontà negoziale di uno dei due contraenti – determinandolo alla stipulazione del contratto in virtù di artifici e raggiri e, quindi, falsandone il processo volitivo rivela nel contratto la sua intima natura di finalità ingannatoria” (Sez. 2, n. 5801 del 08/11/2013, dep. 2014, Montalti, Rv. 258203).Cass. pen. Sez. II, Sent., (ud. 21-12-2016) 23-01-2017, n. 3098
CASS SS UU E RICHIESTA DI SANZIONI SOSTITUTIVE IN APPELLO
Il servizio novità della Corte Suprema di cassazione comunica che, in esito alla pubblica udienza del 19 gennaio 2017, le Sezioni unite penali hanno affrontato la seguente questione: «Se il giudice di secondo grado possa applicare le sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi nel caso in cui nell’atto di appello non risulti formulata alcuna specifica richiesta con riguardo a tale punto».Secondo l’informazione provvisoria diffusa dalla Suprema Corte, al quesito si è data risposta negativa. Cass., Sez. Un., u.p. 19 gennaio 2017, Pres. Canzio, Rel. Lapalorcia, ric. Punzo (informazione provvisoria)
FORMALITA’ DELLA NOMINA DEL DIFENSORE
Nomina depositata alla P.G. , ma non va bene perché l’art. 96 c.p.p. impone di depositarla all’autorità procedente , che , nella fase delle indagini , è il P.M. (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 1304/17; depositata il 12 gennaio)
STUPEFACENTI , IL MINIMO DI PENA DI 8 ANNI EX ART. 73 CO. I° E’ TROPPO : TRE ORDINANZE DI RIMESSIONE A CORTE COSTITUZIONALE
La siglano Tribunale di Ferrara, Tribunale di Rovereto e Cass., sez. VI, ord. 13 dicembre 2016 dep. 12 gennaio 2017, n. 1418.
STUPEFACENTI USO PERSONALE
Quando sussistono degli indici rivelatori dell’utilizzo personale, pur a fronte di un quantitativo non modesto (ignorasi il dato ponderale) , occorre spiegare perché è stato escluso il relativo utilizzo , nella fattispecie l’imputato era di ritorno dal viaggio dell’approvvigionamento , non aveva strumenti per la preparazione delle dosi, e così la Cassazione ha annullato con rinvio la condanna . (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 1081/17; depositata l’11 gennaio)
AGGRAVANTE DELL’AVER COMMESSO IL FATTO CONTRO IL CONIUGE (577 CO. II° C.P.)
Tenta di uccidere la compagna , i Giudici di merito gli ritengono applicabile l’aggravante in parola, per la Cassazione no perché è estensione analogica in malam partem , come tale vietata: dovrebbe intervenire semmai il legislatore. (Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 808/16; depositata il 10 gennaio)
RINUNCIA ALLA SOSPENSIONE CONDIZIONALE DELLA PENA
La revoca della sospensione condizionale della pena inclusa nell’istanza di patteggiamento , se soddisfa il requisito della natura di atto personalissimo (quindi occorre la presenza dell’imputato o procura speciale al difensore) è pacificamente ammessa, poiché rientra comunque nell’accordo sulla pena . (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 644/17; depositata il 9 gennaio)
RICICLAGGIO DOPO BANCAROTTA
Se riciclaggio e ricettazione riguardano il provento del reato di bancarotta fraudolenta sono configurabili anche se la distrazioni fallimentari sono state compiute prima della dichiarazione del fallimento, laddove tali distrazioni erano ab origine qualificabili come appropriazione indebita per effetto del rapporto di progressione criminosa esistente fra le fattispecie che comporta l’assorbimento di tale ultimo delitto in quello di cui all’art. 216 L.F. quando il soggetto, a danno della quale l’agente ha realizzato la condotta appropriativa, venga dichiarato fallito. (Annulla con rinvio, G.u.p. Trib. Roma, 11/05/2016).(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 572/17, depositata il 5 gennaio)
Giurisprudenza non pacifica sul punto vedasi Cass. pen. Sez. II, 23/04/2015, n. 23052 (rv. 264040)
MOTIVAZIONE DELL’ORDINANZA CAUTELARE
Non basta che il Giudice indichi perché abbia accolto la tesi accusatoria (un solo elemento) , occorre anche la confutazione della tesi difensiva specie se suffragata da più elementi <<Adeguata motivazione obbliga non solo alla “prova” della tesi ritenuta corretta ma pure alla “riprova” ossia alla confutazione delle obiezioni – per giunta fondate su documenti giudiziari – mosse quando specificamente incidenti sugli elementi fondanti la tesi accolta>>(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 557/17; depositata il 5 gennaio)
LEGGE PINTO (termine a quo per la costituzione di parte civile)
La persona offesa che ha fretta deve agire in sede civile, perché se decide di attendere gli sviluppi del procedimento penale non può poi lamentarsi in sede di legge Pinto per ottenere l’indennizzo per la durata eccessiva del processo penale.(Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 2, sentenza n. 178/17; depositata il 5 gennaio)
NOTIFICAZIONE DELL’UDIENZA DI APPELLO AL DIFENSORE DI FIDUCIA ANZICHE AL DOMICILIO ELETTO DALL’IMPUTATO ed importanza del rapporto fiduciario (trattasi di nullità a regime intermedio che va fatta valere nel giudizio di appello se no è sanata)
Quando il difensore a cui viene effettuata la notifica per l’imputato ex art. 157 co. 8 bis , anche se erroneamente , perché non è stata tentata la notifica al domicilio eletto , non si verifica una omissione della notifica ma irregolarità trattata come nullità a regime intermedio , che , se non eccepita dal difensore di fiducia (o dal suo sostituto che era regolarmente presente in udienza) è sanata : a diverse conclusioni si approda se invece la notifica viene fatta al difensore d’ufficio posto che la qualità del rapporto intercorrente tra il difensore di ufficio e l’imputato non consente alcuna presunzione fisiologica di concreta conoscenza da parte del secondo che, viceversa, in forza del dovere deontologico del difensore di far pervenire al proprio assistito gli atti a lui diretti, connota il rapporto tra il difensore fiduciario e l’assistito.(Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 490/17; depositata il 5 gennaio)
NULLITA’ ORDINANZA CONVALIDA ARRESTO (per omessa notifica difensore ) e conseguenze sulla misura cautelare
Notificano al difensore di fiducia un udienza di convalida , che però era il giorno prima , ovvio che c’è nullità assoluta anche se è stato nominato difensore d’ufficio ex 97 co. IV°. Però ciò non spiega alcun effetto sulla validità della misura cautelare eventualmente adottata perché trattasi di due procedimenti distinti ed autonomi (Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 223/17; depositata il 3 gennaio)
RESTITUZIONE NEL TERMINE PER IMPUGNARE (il difensore sta male gli ultimi due giorni)
Affetto da lombosciatalgia acuta, avvocato non può alzarsi per depositare l’appello , ma la Cassazione conferma la decisione del Giudice , egli aveva 45 gg a disposizione e si è ridotto all’ultimo (Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 214/17; depositata il 3 gennaio)
NOTIFICAZIONI via pec
Se la cancelleria non si accorge della PEC dell’avvocato e dispone notifica in cancelleria , la stessa è affetta da nullità assoluta . (Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 14/17; depositata il 2 gennaio)
IMPEDIMENTO DEL DIFENSORE PER CONCOMITANTE IMPEGNO PROFESSIONALE
Anche nel rito camerale in appello su sentenza di rito abbreviato , se si ignora una tale richiesta (nella fattispecie il difensore aveva 4 udienze in altro Ufficio Giudiziario molto distante) , si verifica nullità per compressione diritto di difesa, soddisfatti gli altri requisiti (tempestività , prevalenza dell’atro processo , assenza di un codifensore e di un sostituto)(Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 8/17; depositata il 2 gennaio)
DISTINZIONE TRA TRUFFA ED ESTORSIONE – VALUTAZIONE DELLE DICHIARAZIONI DELLA PERSONA OFFESA COSTITUITA PARTE CIVILE
Il criterio distintivo tra il reato di truffa e quello di estorsione, quando il fatto è connotato dalla minaccia di un male, è rappresentato dalla concreta efficacia coercitiva, e non meramente manipolativa, della condotta minacciosa rispetto alla volontà della vittima, da valutarsi con verifica “ex ante”, che prescinde dalla effettiva realizzabilità del male prospettato.
Nel caso in cui la persona offesa si sia costituita parte civile, può essere opportuno procedere al riscontro di tali dichiarazioni con altri elementi (Cass. sez. U, n. 41461 del 19/07/2012, Rv. 253214).Come si evince dal tessuto motivazionale della richiamata pronuncia delle Sezioni unite, la circostanza che l’offeso si sia costituito parte civile non attenua il valore probatorio delle dichiarazioni rendendo la testimonianza omogenea a quella del dichiarante “coinvolto nel fatto”, che soggiace alla regola di valutazione indicata dall’art. 192 comma 3 cod. proc. pen, ma richiede solo un controllo di attendibilità particolarmente penetrante, finalizzato ad escludere la manipolazione dei contenuti dichiarativi in funzione dell’interesse patrimoniale vantato. (Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 5/17; depositata il 2 gennaio)
AFFIDAMENTO IN PROVA AL SERVIZIO SOCIALE (occorre considerare il comportamento successivo al reato )
Ex appartenente alle forze dell’ordine imputato e condannato che propone istanza su un fine pena di anni due mesi 3 , il Tribunale di Sorveglianza rigetta , ma non valuta analiticamente la condotta tenuta dal condannato durante la custodia cautelare in carcere, l’attività lavorativa svolta dopo la sua liberazione e il servizio di volontariato attestato dalla documentazione allegata all’istanza in esame. Per cui la Cassazione annulla con rinvio affermando che <<In questa cornice, occorre ribadire che, ai fini della concessione dell’affidamento in prova al servizio sociale, non possono assumere rilievo decisivo, in negativo, elementi quali la gravità del reato per cui è intervenuta condanna, nè può richiedersi, in positivo, la prova che il condannato abbia compiuto una completa revisione critica del proprio passato, essendo sufficiente che dai risultati dell’osservazione della personalità – dalla quale non si può concretamente prescindere – emerga che un siffatto processo critico sia stato positivamente avviato. Al contempo, per la formulazione di un giudizio prognostico favorevole, la natura e la gravità dei reati per i quali è stata irrogata la pena in espiazione costituisce il punto di partenza dell’analisi della personalità del soggetto, la cui compiuta ed esauriente valutazione non può mai prescindere – al contrario di quanto riscontrabile nell’ordinanza impugnata – dalla condotta tenuta successivamente dal condannato e dai suoi comportamenti attuali, risultando questi essenziali ai fini della ponderazione dell’esistenza di un effettivo processo di recupero sociale e della prevenzione del pericolo di recidiva, come costantemente affermato da questa Corte (cfr. Sez. 1, n. 31420 del 05/05/2015, Incarbone, cit.).>>(Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 41/17; depositata il 2 gennaio)